18 Dicembre 2021 News Commenti

20 dicembre: incontro sindacati-ministero per vincolo di mobilità

Lo scorso giovedì 16 dicembre, le sigle sindacali Flc Cgil Cisl Scuola, UIl Scuola Rua, Snals- Confsal, Federazione Gilda-Unams, Anief, erano già state convocate al ministero in occasione dell'apertura del Contratto Integrativo. A presentarsi, tuttavia, furono soltanto Cisl Scuola e Anief dal momento che tutte gli altri sindacati hanno dichiarato lo stato di mobilitazione. Il prossimo lunedì, pertanto, è previsto un nuovo appuntamento in cui si discuteranno decisioni importanti in merito al rinnovo del CCNI triennale e al vincolo di mobilità del personale docente, educativo a ATA.
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IL VINCOLO TRIENNALE: UNO SNODO INSOLUBILE

Il problema principale che si affronterà nella seduta di lunedì 20 dicembre riguarderà senz'altro la tematica, sempre in divenire, del vincolo di mobilità. C'è grande attesa, dunque, per rinnovo del CCNI per il triennio 2022/2025, che riguarderà la mobilità dell'intero personale scolastico ed educativo.
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Soprattutto, però, il focus sarà diretto sulla mobilità dei docenti: sia gli 80.000 neo-immessi in ruolo nel biennio 2020/2021 sia per tutti quanti che, a decorrere dal 2022/2023, otterranno il trasferimento, il passaggio di cattedra o il passaggio di ruolo a prescindere dalla sede richiesta nella domanda di mobilità.

Una tematica davvero scottante quella dei vincoli, i quali sono da sempre oggetto di contestazioni da parte dei dipendenti scolastici e delle forze sindacali. Anche questa volta, l'articolarsi della questione non appare cosa semplice e i sindacati, con le motivazioni delle contestazioni dello scorso 10 dicembre, hanno gettato luce soprattutto sulla necessità di includere la questione entro i termini della Contrattazione di comparto. Soltanto facendo rientrare l'intera tematica in questi confini legislativi, vi potrà essere il superamento del comma 17 novies della 159 con il quale nel 2019 veniva stabilito che i vincoli di mobilità per i neo immessi in ruolo non potesse derivare dai contratti di Comparto.

IL METODO DEL SENATO: LA CONVERGENZA POLITICA

Intanto al Senato è stato proposto un metodo al fine di rendere maggiormente semplificata la gestione della tematica. La nuova metodologia avrebbe il vantaggio di consentire la disamina di tutte le proposte avanzate dalle forze politiche in merito avanzate prima del 29 novembre. Il metodo avrà il seguente funzionamento: verranno approvate soltanto le proposte sulle quali vi sarà convergenza fra tutte le parti politiche. Ciò vuol dire che le proposte avanzate nelle prossime ore, saranno gli emendamenti soggetti a votazione presso la commissione di bilancio.

Fortunatamente, allo stato attuale risulta che un emendamento su cui vi è maggiore intesa, sia proprio quello riguardante l'abolizione del vincolo triennale di mobilità per i neo immessi in ruolo a partire dal biennio 2020/2021.

In questo modo, a partire da lunedì, potrebbe sicuramente essere risolta una grossa problematica; tuttavia ne resterà aperta un'altra altrettanto spinosa: quella relativa ai vincoli di trasferimento tanto per i neo immessi in ruolo, tanto per coloro che, a decorrere dal prossimo anno, godranno del trasferimento da una sede scolastica ad un'altra, o di passaggio di cattedra o di ruolo.

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