Aggiornamento GPS 2022: poche le indicazioni accolte dal Ministero, che tira dritto sulle sanzioni
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In un approfondimento dedicato, avevamo parlato delle richieste fatte dai sindacati al Ministero dell'Istruzione in merito all'aggiornamento GPS 2022. Alcune indicazioni sono state accolte, tanto che ancora è in dubbio la partenza delle domande dal 19 o dal 26 aprile. Su alcuni punti specifici, tuttavia, il Ministero ha deciso di confermare le proprie decisioni e andare avanti nonostante l'insoddisfazione delle associazioni sindacali. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
Aggiornamento GPS 2022: ok alla valutazione dell'intero anno in corso da contratto
Si tratta forse della modifica principale, fra quelle accolte dal Ministero dell'Istruzione. In pratica, per accedere alle GPS sostegno seconda fascia e per il punteggio assegnato, sarà possibile valutare non il servizio effettivamente prestato ma il contratto in essere. Ciò vuol dire che il docente potrà far valere il suo contratto fino al 30 giugno, o magari da inizio febbraio fino al termine delle lezioni, per intero e con il massimo del punteggio previsto. In seguito, il docente sarà però tenuto a confermare il punteggio con l'effettivo servizio svolto. C'è anche la disponibilità, da parte del Ministero, a spostare la data del 15 luglio al 20 luglio 2022. In questo modo, sarà permesso anche ai laureandi e agli specializzandi di conseguire il titolo necessario a presentare la domanda di inserimento nelle graduatorie GPS con riserva.
Sanzioni, tabelle e procedure informatizzate: il Ministero tira dritto
Nella bozza del Ministero, rimane il pugno duro che riguarda le sanzioni per chi rifiuta o abbandona la supplenza. Nello specifico, è prevista:
- la cancellazione per due anni dalle graduatorie per chi abbandona una supplenza da GaE, GPS o anche dalle graduatorie di istituto;
- la cancellazione dalla graduatoria per la scuola primaria e dell'infanzia se si rifiuta la chiamata per supplenze brevi fino a 10 giorni.
In quest'ultimo caso, rifiutare la chiamata per una supplenza porta anche alla cancellazione per tutte le graduatorie del relativo grado e da quella di sostegno.
Di queste sanzioni abbiamo già parlato, e sebbene la ratio del Ministero sia quella di limitare i tanti, troppi rifiuti da parte dei docenti, si apre la strada a ricorsi e contenziosi.
Restano in vigore anche le tabelle del biennio precedente a quello 2022-2024, nonostante la necessità di approfondimento e le molte note esplicative che vogliono evitare gli errori delle passate graduatorie.
Medesimo destino attendono anche le procedure informatizzate di reclutamento. Nonostante tutti i sindacati abbiano chiesto una revisione e un tavolo di confronto, per il Ministero va bene la modalità già sperimentata per questo anno scolastico.
Provvedimenti al limite della costituzionalità: le accuse di UIL Scuola
Come abbiamo accennato in introduzione, sono diversi i punti su cui i sindacati si ritengono tuttora insoddisfatti della linea adottata dal Ministero. In particolare, le critiche per le prossime procedure di aggiornamento GPS vengono da UIL Scuola e si concentrano su:
- data del 15 o 20 luglio per la presentazione della domanda con riserva;
- sanzioni per chi rinuncia o abbandona la supplenza;
- procedura informatica di reclutamento.
Sul primo punto, il sindacato della scuola accusa:
"Il 15 o il 20 luglio è una data che non garantirà a tutti coloro che si stanno abilitando o specializzando di sciogliere per tempo la riserva, considerando che molte sessioni di laurea in Scienze della Formazione Primaria sono già calendarizzate oltre tale data e non si sa ancora quando lo saranno quelle per il sostegno."
Il rischio, continua il sindacato, è quello di creare discriminazioni fra chi si deve abilitare o specializzare e chi si deve laureare o diplomare, rispettivamente per la prima e per la seconda fascia.
Sulla questione delle sanzioni, UIL Scuola si concentra sulla loro natura esclusivamente punitiva. In particolare, il sindacato ricorda che non è prevista la possibilità per il docente di giustificare le proprie rinunce e abbandoni. Ne consegue che, laddove lo scopo è limitare il numero di rinunciatari, la politica del Ministero tende invece a somministrare punizioni, e poco altro.
L'ultimo punto su cui UIL Scuola critica con forza Viale Trastevere è quello della procedura informatica. Al fine di evitare gli errori passati, sarebbe stato necessario:
- pubblicare in modo preventivo le disponibilità;
- prevedere più fasi di verifica;
- assegnare, infine, gli incarichi.
Mantenendo il medesimo sistema di reclutamento dell'anno in corso, spiega il sindacato:
"si assiste ancora una volta ad una politica pregiudiziale fatta di divieti e punitiva dei lavoratori. Sta diventando sempre più inutile e frustrante partecipare ad incontri che si limitano a presentare scelte già assunte pregiudizialmente e che fanno scadere il confronto con l'Amministrazione ad una semplice presentazione di norme autoritative."