Aumento dei contagi Covid e restrizioni: per Sileri la scuola non è un problema
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Come ormai appare chiaro dai dati degli ultimi giorni, si prevede un'ultima settimana del 2021 all'insegna dell'incremento dei casi di Covid in Italia. Già ieri sono stati superati i 36 mila positivi in un solo giorno, con un tasso di positività al 4,7% e quasi 150 morti.
Di fronte a dati già più allarmanti rispetto a qualche settimana fa e, soprattutto, al rischio che altre regioni possano diventare "gialle", si parla sempre più di restrizioni.
Vediamo allora qual è la situazione generale e quella relativa alle scuole.
Regioni in zona gialla e maggiori restrizioni: cosa ci aspetta dal 2022
Per dare uno sguardo più specifico alla situazione pandemica in Italia, sono quattro le regioni che rischiano di diventare "zona gialla". Il Piemonte è l'indiziato principale, ma si parla anche del Lazio, della Lombardia e della Sicilia.
Al fine di scongiurare un maggiore aumento dei contagi e un'ulteriore pressione sugli ospedali, ci sono voci che vorrebbero una stretta sui provvedimenti:
- tamponi necessari anche in ambienti che oggi non li richiedono;
- mascherine obbligatorie in tutti i luoghi all'aperto;
- un super green pass, o green pass rafforzato, sempre più utilizzato.
A preoccupare è la variante Omicron, soprattutto con i dati che provengono dal Regno Unito dove si è arrivati a oltre 106 contagi in 24 ore. L'Italia non ha numeri così gravi, ma sarà necessario procedere con le vaccinazioni, sia per quanto riguarda la terza dose sia per gli under 12.
D'altronde, come ha rimarcato il commissario dell'USL di Aosta Massimo Uberti:
A differenza delle prime ondate, questa volta ci sono anche tanti pazienti non Covid, quindi c'è anche questo problema da gestire.
Niente DaD da inizio gennaio: secondo Sileri la scuola è sicura
Anche la scuola è fra i principali indiziati per ciò che riguarda l'aumento dei contagi. Nonostante il Ministro Bianchi si sia detto fiducioso sulla sicurezza delle istituzioni scolastiche, preoccupano i contagi e i numeri sempre più alti di classi in quarantena.
Da questo punto di vista, le vacanze natalizie diventano una particolare soluzione al problema, benché temporanea. Infatti, i bambini e i ragazzi non andranno a scuola fino a inizio gennaio 2022, ma allo stesso tempo il periodo sarà pieno di pranzi e cene familiari.
Per questa ragione, si era vociferato di un rientro posticipato dalle vacanze per gli studenti di elementari, medie e superiori. Ricorso generalizzato alla DaD, nelle prime settimane di gennaio, al quale peraltro si sono opposti:
- il Ministro dell'istruzione;
- il Presidente del Consiglio;
- l'Associazione Nazionale Presidi;
- perfino il Vaticano, per il quale la chiusura delle scuole rappresenta l'extrema ratio.
In attesa della cabina di regia di oggi 23 dicembre, dove comunque pare che non si parlerà di scuola, il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri si è detto tranquillo:
Quando hai aree del Paese che passano dal giallo, all'arancione, al rosso il problema è la chiusura. E non la chiusura o il ritardo della scuola ma il blocco in una determinata area.Pare quindi scongiurato il rischio di ulteriori chiusure della scuola e di un ricorso generale alla didattica a distanza. A meno di sorprese di fine anno, quindi, gli studenti torneranno in classe a inizio gennaio, con la speranza di una situazione meno grave per tutto il Paese.