18 Marzo 2022 Docenti Commenti

Carta del docente anche ai docenti precari: novità dopo la sentenza del Consiglio di Stato

Un primo traguardo è stato raggiunto dagli insegnanti di religione cattolica con incarico annuale che, grazie al ricorso del sindacato Snadir, hanno ottenuto dal Consiglio di Stato una sentenza che li rende idonei all'assegnazione della carta del docente, finora riservata solo ed esclusivamente ai docenti di ruolo. E adesso, lo scenario appare sempre più favorevole verso tutti gli insegnanti precari, che potrebbero ottenere non solo lo stesso beneficio, ma anche tutti gli arretrati (che potrebbero ammontare fino a 2500 euro).

I commenti dello Snadir

A seguito della sentenza, lo Snadir ha dichiarato che "non vi può essere una disparità di trattamento tra personale di ruolo e non di ruolo", sottolineando come anche i docenti precari si impegnino costantemente e quotidianamente per portare a termine il proprio lavoro in modo efficace e professionale. Di conseguenza, "la lacuna del comma 121 della L. 107/2015 - continua - che aveva previsto per il solo personale di ruolo la Carta docente, deve essere colmata da un'interpretazione costituzionalmente orientata che rispetti i citati parametri costituzionali" dato che "non vi può essere una formazione a doppia trazione, tra docenti di ruolo e non di ruolo, poiché la qualità dell'insegnamento è basata, appunto, sulle pari opportunità formative e di miglioramento professionale garantite anche dalla Carta del docente".

Le rivendicazioni di Anief

Proprio sul principio comunitario basato sulla non discriminazione tra lavoratori che svolgono le stesse funzioni ha puntato il sindacato Anief che, recentemente, ha ottenuto la remissione alla Corte di Giustizia Europea grazie al tribunale di Vercelli. Secondo Anief, infatti, precludere il diritto di usufruire della carta del docente agli insegnanti precari è una violazione del suddetto diritto, pertanto bisogna agire per cambiare le carte in tavola. Inoltre, il sindacato rivendica anche il diritto dei precari di poter richiedere tutti gli arretrati, che equivalgono a 500 euro annui.

Dopo la sentenza favorevole per i precari di religione cattolica, Anief è tornato all'attacco, tanto che i suoi legali hanno dichiarato che "abbia convinto il Consiglio di Stato a cambiare orientamento e a riconoscere il bonus di 500 euro anche per tutti gli incaricati annuali di religione".

In fondo, sia il Consiglio di Stato, sia la Corte di Giustizia Europea si basano sullo stesso punto: "sia l'art. 282 del decreto legislativo n. 297/94, che i successivi contratti collettivi sanciscono espressamente che la partecipazione alle attività di formazione costituisce un diritto-dovere fondamentale di tutto il personale docente, a prescindere dalla durata del rapporto, poiché strumentale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle professionalità. Ne consegue che, a parità di obblighi formativi, non può in alcun modo considerarsi giustificata la remunerazione dell'attività formativa solo in favore del personale assunto a tempo indeterminato".

In poche parole, quanto deciso dal Consiglio di Stato non fa altro che anticipare il verdetto della Corte di Giustizia, che aprirà le porte alla rivendicazione degli arretrati da parte di tutti i precari.

Carta del docente, nata sotto il segno della polemica

Il buono di 500 € annui è stato introdotto dal governo Renzi con l'obiettivo di supportare l'acquisto di libri e materiale formativo, l'iscrizione e la frequentazione di corsi di aggiornamento e formazione e l'accesso ad attività culturali per tutti i docenti di ruolo.

Questa clausola ha fatto storcere il naso fin da subito alle migliaia di insegnanti precari che, ogni anno, vengonoassunti a tempo determinato svolgendo, però, gli stessi identici compiti dei colleghi a tempo indeterminato. Questa discriminazione si è accentuata proprio in occasione della DAD, quando la necessità di possedere dispositivi multimediali si è rivelata indispensabile sia da parte dei docenti di ruolo, sia da parte dei precari, con la differenza che ai primi è sempre stato riconosciuto un aiuto economico, mentre i secondi sono sempre stati lasciati a loro stessi.

La speranza è che la voce di Snadir, Anief, degli altri sindacati e di tutti gli insegnanti precari abbia la meglio e ottenga il riconoscimento dovuto e meritato.

Commenti

  • Franca 28/03/2022 - 07:53

    Anche per quanto riguarda le assunzioni dei docenti con 36 mesi di servizio sia il consiglio di stato che la corte di giustizia europea avevano espresso parere favorevole e nulla, ad oggi, è stato fatto!! tanti altri ricorsi inutili....

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