30 Maggio 2022 Docenti Commenti

Carta del docente riconosciuta anche ai precari: come recuperare gli anni pregressi

La Corte di Giustizia Europea si è finalmente espressa: la Carta del Docente elettronica dal valore di 500 euro annui è stata riconosciuta anche ai docenti precari. Dopo la recente sentenza con la quale il Consiglio di Stato aveva esteso il bonus anche ai precari di religione cattolica, adesso il principio di assegnazione è stato finalmente ufficializzato.

Le precedenti richieste del Tribunale di Vercelli

Prima della decisione presa dal Consiglio di Stato sui precari di religione cattolica, era stato il tribunale di Vercelli, con l'ordinanza del 16 luglio 2021, a richiedere alla Corte di Giustizia Europea di esprimere un'opinione sull'eventuale compatibilità con la normativa comunitaria della disposizione di cui all'art. 1, comma 121, della legge n. 107/2015 che esclude a priori l'assegnazione della carta da 500 euro ai docenti con contratto a tempo determinato, riconoscendola solo ed esclusivamente al personale assunto con contratto a tempo indeterminato.

L'ordinanza della Corte di Giustizia Europea a favore dei precari

Con un'ordinanza depositata il 18 maggio 2022, la Corte di Giustizia Europea ha dato ragione ai precari dando loro la possibilità di poter usufruire della carta di 500 euro da spendere in formazione e arricchimento personale.

Ovviamente, è quasi scontato che il Ministero non erogherà spontaneamente gli importi a tutti i docenti a tempo determinato, il che fa pensare che saranno davvero numerose le azioni legali volte a rivendicare il diritto alla corresponsione per tutti gli anni di servizio prestati e mai riconosciuti.

Come recuperare gli anni precedenti

Tutti i docenti che hanno prestato servizio con contratto a tempo determinato (sia con incarico annuale, sia fino al termine delle attività didattiche) negli ultimi 5 anni possono rivolgersi al giudice del lavoro per rivendicare il bonus di 500 euro per gli anni passati.

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