GPS e assunzioni straordinarie in ruolo: si riuscirà a coprire tutti i posti autorizzati dal MEF?
Quale sarà il destino delle immissioni in ruolo per l'anno scolastico 2021/22 ad appena un giorno dal primo settembre? Nonostante sia stata prevista la possibilità di effettuare assunzioni straordinarie da GPS, non mancano le cattedre vuote e si continua a fare fatica ad immettere in ruolo il nuovo organico.
Dei 113.000 posti da coprire annunciati ad inizio estate, con la prima fase ne saranno coperti circa 46.000.
Probabilmente la scelta di escludere la II fascia GPS per le assunzioni straordinarie non è stata molto azzeccata, né tantomeno lo è stata escludere il personale di prima fascia che non soddisfaceva il requisito degli anni di servizio.
Il risultato è stato che il contingente di personale da immettere in ruolo non è sufficiente a coprire il reale bisogno di docenti in cattedra e che, probabilmente, anche quest'anno non sarà possibile coprire tutte le cattedre approvate dal Ministero dell'Economia e della Finanza, con il risultato che si dovrà ricorrere all'assegnazione delle supplenze per sopperire a questa mancanza.
I sindacati non vedono di buon occhio la situazione e puntano il dito contro il Governo, accusandolo di aver fatto una scelta sbagliata che mette a rischio il destino dei candidati inseriti in GPS sia di prima che di seconda fascia, questi ultimi sono circa 500.000 per cui non esiste una soluzione valida per l'immissione in ruolo, soluzione che, ricordiamo, l'Unione Europea chiede a gran voce da anni.
Tutto questo va ad unirsi ai numerosi errori rilevati nei giorni precedenti nelle GPS, incongruenze nei punteggi, o esclusioni immotivate dalla graduatoria che hanno messo a rischio il diritto dei candidati di ricevere una nomina meritocratica.
Insomma, il funzionamento e l'efficacia della macchina del reclutamento dei docenti italiani, nonostante le premesse e soprattutto nonostante le promesse, non sembra soddisfare le aspettative. L'obiettivo "tutti in cattedra a settembre" verrà rispettato?