03 Gennaio 2022 Normative Commenti

Rientro a scuola 2022, didattica a distanza e quarantena: le ultime novità

A dispetto delle previsioni sulle vacanze di natale regione per regione, ci sono ancora diverse questioni da risolvere per quanto riguarda ilrientro a scuola nel 2022.
L'incremento dei contagi da Covid durante le festività di fine anno, infatti, ha alimentato il dibattito su chiusure, green pass e vaccini. Ma non solo.
Si è tornato a parlare in particolar modo del rientro a scuola dalle vacanze e della didattica a distanza. Vediamo allora quali sono le ultime novità in merito.

Quarantena diversificata per vaccinati e non vaccinati: la proposta delle Regioni

L'avvicinarsi della fine delle vacanze natalizie ha portato a domandarsi come dovrà agire la scuola nei confronti del rientro dei suoi alunni.
Pur con variazioni da regione a regione, le date previste oscillano fra il 7 e il 10 gennaio, ma non tengono conto dell'aumento dei contagi e alla diffusione della variante Omicron.
Se da un lato ci sono le posizioni di un Governatore come De Luca, che vorrebbe ritardare il rientro per consentire una vaccinazione di massa, dall'altro lato si fa strada un'altra ipotesi.
Piuttosto che ritardare la fine delle vacanze, la Conferenza delle Regioni ha proposto una quarantena diversa per studenti vaccinati e non vaccinati anche nella scuola primaria e secondaria di primo grado.
In maniera simile a quanto già avviene nelle superiori, infatti, per le regioni la presenza di due positivi dovrebbe portare a:

  • quarantena di 10 giorni con DaD per gli studenti non vaccinati;
  • auto-sorveglianza di 5 giorni per gli studenti vaccinati.

Dal momento che non è prevista vaccinazione per la fascia d'età da 0 a 5 anni, invece, non ci sarebbero variazioni per la scuola dell'infanzia.

In pratica, le regioni stanno chiedendo di riprendere la didattica a distanza in tutte quelle situazioni a rischio. Secondo Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni:
"si tratta di ipotesi di intervento che, sulla falsariga di quanto è stato fatto con l'ultimo decreto, alleggeriscono anche il mondo della scuola sul fronte dei protocolli, delle quarantene e dei tamponi attualmente previsti."Ipotesi alla quale, peraltro, già il Ministro dell'Istruzione Bianchi aveva risposto rimarcando come sia fondamentale tutelare la didattica in presenza.

No alla discriminazione dei bambini: il fronte dei contrari

La proposta delle regioni sulla DaD e sull'eventuale ha incontrato forti opposizioni sia dalla politica che dalle associazioni sindacali, in un atipico fronte comune.
Abbastanza nette le dichiarazioni della Sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia, Movimento 5 Stelle, secondo cui sarebbe assurdo pensare di discriminare i bambini con la DaD e la frequenza in presenza a seconda della vaccinazione.
Dello stesso avviso anche Rossano Sasso, anch'egli Sottosegretario all'Istruzione, che rimarca:
Preservare la didattica in presenza per i nostri studenti è sempre stata una priorità dell'attuale Governo. [...] La campagna di vaccinazione per i più piccoli è appena partita e inasprire i protocolli su contagi e quarantene ci esporrebbe al rischio di eccessive penalizzazioni.
Avrebbe più senso, secondo il Sottosegretario della Lega, aumentare la sicurezza delle scuole con dispositivi di ventilazione, mascherine FFP2, sistemi di tracciamento, e così via.
Una posizione simile ha assunto Maddalena Gissi, Segretaria Generale CISL Scuola, che ricorda come le lezioni miste - in presenza e a distanza allo stesso tempo - non abbiamo mai garantito la qualità dell'istruzione, soprattutto per i più piccoli. Risulta molto interessante un passaggio delle dichiarazioni di Gissi, secondo cui:
I vaccinati responsabili non si sentiranno gratificati, gli altri non saranno comunque felici per l'isolamento. [...] occorre poi considerare che i dirigenti scolastici, per motivi di privacy, non hanno la possibilità di conoscere lo status vaccinale degli alunni.

Status vaccinale degli studenti e privacy: chi può fare i tamponi?

Come avevamo rilevato già a inizio dicembre, i nuovi provvedimenti sulla quarantena e sulla DaD hanno bisogno di una efficace struttura organizzativa a supporto. Soprattutto se si considera che il personale scolastico non può conoscere, direttamente o indirettamente, lo stato vaccinale e il possesso del green pass dei suoi studenti.

In quel caso, Figliuolo aveva disposto l'impiego dell'esercito per velocizzare le procedure di screening. Ma al 23 dicembre 2021, i militari avevano eseguito i tamponi solo in 300 scuole su 8200. Non proprio un successo.
Il vero problema dei provvedimenti allo studio del Governo, attesi in un Consiglio dei Ministri previsto per il 5 gennaio, sarà quello di svolgere i test in tempi rapidi e nel rispetto della privacy degli studenti.
In mancanza di velocità ed efficacia della struttura organizzativa, infatti, i Dirigenti Scolastici non potranno fare altro che mettere tutti in quarantena e quindi in Dad, con il risultato di vanificare in un colpo solo:

  • dibattiti della politica;
  • posizioni del Ministero;
  • misure di prevenzione;
  • speranza degli studenti di poter frequentare le lezioni in sicurezza e tranquillità.

Attendiamo per i prossimi giorni delle news in merito da parte del Governo, non soltanto sull'estensione del super green pass nei luoghi di lavoro ma anche sulla scuola.

Lascia un commento

Torna su