13 Dicembre 2021 Docenti Commenti

Tragedia di Ravanusa: in ricordo del prof. Carmina, la lettera pubblicata da uno studente

Della tragedia di Ravanusa avvenuta ieri, dove una fuga di gas ha provocato il crollo di alcune palazzine, rimane il dolore per le vittime. Le indagini potranno anche permetterci di capire come e perché è avvenuta l'esplosione, ma il dolore rimane.

Fra le vittime, c'è anche Pietro Carmina, professore di storia e filosofia al Liceo Classico "Ugo Foscolo" di Canicattì, che nel 2018 era andato in pensione. Nelle ultime ore il prof. Carmina è stato ricordato da molti dei suoi ex studenti, che hanno riproposto la lettera con cui li aveva salutati tre anni fa.

Ai miei ragazzi, di ieri e di oggi. Ho appena chiuso il registro di classe. Per l'ultima volta. In attesa che la campanella liberatoria li faccia sciamare verso le vacanze, mi ritrovo a guardare i ragazzi che ho davanti. E, come in un fantasioso caleidoscopio, dietro i loro volti ne scorgo altri, tantissimi, centinaia, tutti quelli che ho incrociato in questi ultimi miei 43 anni.
Una vita dedicata all'insegnamento, la cui passione traspare dalla lettera di commiato in maniera del tutto naturale. E, insieme a essa, anche il desiderio di essere ricordato nel percorso di vita di ognuno dei suoi studenti, ai quali raccomanda:

usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha; non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi: infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non "adattatevi", impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa: voi non siete il futuro, siete il presenteOggi, il prof. Pietro Carmina è stato ricordato sia nella sua vecchia scuola, il Liceo Classico "Ugo Foscolo" di Canicattì, sia all'IIS Saetta Livatino di Ravanusa. La lettera che ha lasciato, e che è stata letta, è una riflessione profonda sul rapporto tra l'insegnante e i suoi studenti, tra il presente e il futuro, tra l'atto di guardare il mondo e quello di intervenire su di esso.
Vi prego: non siate mai indifferenti, non abbiate paura di rischiare per non sbagliare, non state tutto il santo giorno incollati a cazzeggiare con l'iphone. Leggete, invece, viaggiate, siate curiosi [...]. Ecco, il pullman è arrivato. Io mi fermo qui. A voi, buon viaggio.

Commenti

  • Cristina 02/01/2022 - 12:59

    Abbiamo perso tutti una grande persona. grazie per aver lasciato tanto.

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