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Mentre continua il toto ministri, con Valditara in vantaggio su Bernini, Patrizio Bianchi si congeda da ministro dell'Istruzione felice del suo operato. it-IT Editoriale 2022-10-21T12:32:32+02:00
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L'addio di Patrizio Bianchi al Ministero dell'Istruzione. Valditara si prepara alla nomina, ma spunta l'ipotesi Bernini

Mentre continua il toto ministri, con Valditara in vantaggio su Bernini, Patrizio Bianchi si congeda da ministro dell'Istruzione felice del suo operato.

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Titoli di coda sull'esperienza di Patrizio Bianchi come ministro dell'Istruzione. Se tutto va come deve infatti, già sabato pomeriggio sarà sciolta la riserva sulla lista dei ministri del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni.

Il nome forte per il Ministero dell'Istruzione è sempre quello del giurista Giuseppe Valditara, con Pittoni ancora in corsa. Nelle ultime ore però è spuntata l'ipotesi Annamaria Bernini, in corsa anche per la Funzione pubblica.

Patrizio Bianchi si congeda: "Felice di aver lavorato a una scuola più aperta, inclusiva e affettuosa"

Patrizio Bianchi, ministro dell'Istruzione uscente, ha affidato ai suoi canali social il suo messaggio di congedo. Un discorso caratterizzato dalla soddisfazione per il suo operato avente come risultato una scuola più aperta, inclusiva e affettuosa.

Secondo Bianchi la scuola italiana è infatti un'istituzione aperta al confronto, dove si impara ad imparare e a fronteggiare ciò che non si conosce, senza alcuna paura. Una scuola votata all'inclusione e all'integrazione, per una comunità basata sulla reciprocità e il rispetto dell'altro, nella sua individualità e nel suo essere parte di una classe.

Una scuola anche affettuosa, che specie in un periodo di difficoltà come quello pandemico, ha promosso la cultura del vivere e affrontare insieme tanto le sfide quanto le cose più belle. Un valore che non sempre è spontaneo ma che può essere acquisito proprio grazie all'azione positiva della scuola e dei docenti.

Un discorso entusiasta, che esalta il ruolo della scuola nella formazione dei giovani e nella ricerca del loro posto nel mondo, tramite l'amore per lo studio e la ricerca.

Parole al miele anche per gli insegnanti. Secondo Bianchi i docenti non sono solo coloro che trasmettono conoscenze ai ragazzi, ma anche riferimenti in un momento delicato come quello della crescita e della formazione.

Il ministro non dimentica però nemmeno gli altri professionisti della scuola: dal personale ATA ai dirigenti, tutti giocano un ruolo fondamentale nel benessere della comunità scolastica. Un mondo complicato ma di cui Bianchi si dice onorato di aver fatto parte in qualità di ministro, in virtù dei risultati raggiunti negli ultimi anni.

Valditara, Pittoni, Bernini. Chi sarà il nuovo ministro dell'Istruzione?

Nel mentre continuano le consultazioni per la nascita del nuovo governo. Oggi è il turno della delegazione del centro destra che, rappresentato da Giorgia Meloni, si presenterà unito, con l'obiettivo di chiudere questa fase preliminare e proseguire allo scioglimento della lista dei ministri.

Il nome caldo continua a essere quello di Giuseppe Valditara della Lega, con Mario Pittoni (sempre della Lega) che però non sembra essere ancora fuori dai giochi.

In virtù degli equilibri di coalizione, sempre più precari in questi giorni, è però venuto fuori il nome di Annamaria Bernini di Forza Italia, data in corsa, oltre che per la Funzione pubblica, anche proprio per l'Istruzione.

La candidatura di Bernini farebbe il paio con quella di Gloria Saccani Jotti, sempre di Forza Italia, che rappresenta il nome più papabile per il ministero dell'Università. Non resta insomma che attendere gli ultimi sviluppi: la lista definitiva dei ministri potrebbe essere infatti pronta già domani pomeriggio.

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