Come era lecito aspettarsi, non si sono fermate le polemiche sui banchi a rotelle portati in discarica a Venezia. Oltre al botta e risposta dei politici e delle istituzioni, a infiammare le posizioni è anche la questione dello spreco:
- di fondi pubblici, soprattutto per quanto riguarda l'acquisto e il non uso dei banchi;
- dei materiali, che in luogo dello smantellamento potrebbero essere riutilizzati.
A parlare stavolta è la preside del Liceo Benedetti-Tommaseo, soprattutto in risposta ad alcune critiche neanche troppo velate giunte dalla politica.
Banchi a rotelle mai acquistati né usati, chiarisce la preside del Liceo
Secondo le ultime ricostruzioni, i banchi a rotelle sarebbero stati consegnati al liceo di Venezia per un errore. Infatti, ribadisce la preside Stefania Nociti:
La nostra scuola non ha mai acquistato né attraverso Consip né mediante altre procedure i 40 banchi a rotelle. [...] esattamente il 21 luglio 2020 è stato compilato un form con cui il Benedetti-Tommaseo chiedeva 60 sedie con la ribaltina e 320 banchi tradizionali, che non sono mai stati consegnati.
Pare quindi che l'ordine originario riguardasse un altro tipo di arredo scolastico. Ma non solo, i banchi a rotelle mai ordinati sarebbero arrivati senza imballaggio, privi di scheda tecnica e senza documenti di accompagnamento.
A causare la dismissione e il conseguente trasporto in discarica, sono stati:
- da una parte, l'impossibilità di utilizzare i banchi, non richiesti e non conformi alle necessità del liceo;
- dall'altra parte, il fatto che si trovavano ammassati in biblioteca in quella che ormai era una discarica di materiali infiammabili.
Dopo aver provato a offrirli gratuitamente ad altre associazioni, la Dirigente Nociti ha dovuto optare per l'intervento di una ditta specializzata in smaltimento rifiuti.
Interrogazioni parlamentari e istruttorie: il giallo dei banchi a rotelle in discarica
I chiarimenti della preside dell'Istituto Benedetti-Tommaseo arrivano come una risposta ai dubbi di Orietta Vanin del Movimento 5 Stelle. Parlando in difesa dell'ex Ministra Azzolina, la componente della Commissione istruzione e cultura del Senato ha definito "strumentale" la polemica sui banchi a rotelle.
Inoltre, ribadisce che:
le procedure per tutte le scuole italiane erano e sono molto precise: attraverso moduli online i dirigenti scolastici hanno potuto ordinare direttamente gli arredi, decidendo la tipologia dei banchi e la loro quantità. Quindi la scelta era a totale discrezione del dirigente scolastico e del consiglio d'istituto.
Oltre a ciò, Ornella Vanin segnala anche che i banchi a rotelle hanno precise procedure di smaltimento. Procedure che, secondo quanto è successo, sarebbero state disattese.
Di fronte a quello che è ormai diventato un vero e proprio giallo, sono state avviate diverse procedure di chiarimento:
- un'interrogazione parlamentare a opera della stessa Vanin, con focus sullo spreco di fondi pubblici e arredi scolastici;
- un esposto alla Corte dei Conti da parte di Alex Bazzaro, parlamentare leghista di Venezia;
- un'istruttoria avviata proprio dalla Corte dei Conti di Venezia.
Le polemiche politiche impediscono, per loro stessa natura, di guardare al concreto dei fatti. Per avere un quadro completo di quanto avvenuto, bisognerà quindi attendere le indagini avviate dalle Istituzioni.
