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Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la Famiglia è intervenuta parlando dei provvedimenti attesi per lo scomparto scuola e su come destinare i fondi derivanti dal Pnrr. it-IT Editoriale 2022-05-24T12:31:37+02:00
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Bonetti: "Rafforzeremo la scuola con il Recovery Plan". Tutte le misure in arrivo

Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la Famiglia è intervenuta parlando dei provvedimenti attesi per lo scomparto scuola e su come destinare i fondi derivanti dal Pnrr.

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La ministra per le Pari opportunità e la Famiglia - Elena Bonetti - in merito all'iniziativa svoltasi presso l'Innovation Center di Firenze dal titolo "Italia Domani - dialoghi sul Pnrr" ha dichiarato che si intende dare priorità al comparto scuola, utilizzando i fondi derivanti dal Recovery Plan per rafforzarlo. A parere della ministra, infatti, è necessario investire tali cifre nella formazione e nell'educazione, creando nuove infrastrutture, servizi e attività integrate ma, soprattutto, la riqualificazione della classe docente. Quali sono, dunque, le riforme in arrivo che attingeranno dal Pnrr?

I provvedimenti attesi

La ministra per le Pari opportunità parla in primis dello stanziamento di 4,6 miliardi di euro da destinarsi alla creazione di nuove infrastrutture e al relativo funzionamento delle stesse, partendo dagli asili nido. Ciò in quanto "l'investimento sulla formazione e l'educazione per le nuove generazioni è prioritario". A seguire fa riferimento alla cosiddetta "formazione innovativa", cioè a circa 1 miliardo e cento da investire per colmare il gap di genere instauratosi a partire dalle competenze afferenti le materie STEM.

In particolare, Bonetti ha tenuto ad esprimersi in merito alla questione del tempo pieno nelle scuole, special modo in riferimento alle scuole primarie, apportando alcune precisazioni. A suo dire, infatti, non si può pensare di agire soltanto sul personale scolastico per garantirne un corretto funzionamento, ma si rende necessario anche creare una forte sinergia con gli enti territoriali coinvolti al fine di riuscire a garantire tutti i servizi necessari (mensa, trasporti, utenze, riscaldamenti…). Soltanto in questo modo tutti gli enti territoriali del nostro Paese saranno adeguatamente in grado di accogliere quegli investimenti necessari che si intendono destinarsi a tal scopo e che, fino agli anni passati, non si è stati in grado di assecondare per via delle numerose difficoltà organizzative che si legano al tempo pieno, come sopra riportate.

Altro punto fondamentale per la ministra riguarda la riqualificazione della classe docente. Il particolar modo Bonetti polemizza rispetto le misure che sono state prese con il D.l. n. 36: se questo dovesse essere convertito in legge, infatti, porterebbe ad un taglio di 9.600 posti da insegnante a partire dal 2026. Altresì pare non concordare rispetto alla formazione obbligatoria posta a capo degli insegnati e col discusso "premio al merito" una tantum come incentivo previsto dal 2027.

Diversamente sarebbe opportuno più che altro intervenire sui punti nevralgici che la ministra ha inteso richiamare, come pure sul contratto docenti ormai bloccato da ben quaranta mesi.

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