Sempre senza peli sulla lingua Vincenzo De Luca che, anche in occasione del rientro a scuola dopo le festività, non risparmia critiche all'operato del governo, da lui reputato insufficiente.
Secondo il presidente della regione Campania infatti il governo non avrebbe mantenuto le promesse fatte, lasciando di fatto la scuola in uno stato di scarsa sicurezza.
Pochi provvedimenti e molta propaganda. De Luca critico sui trasporti scolastici
Tanta propaganda e buone intenzioni ma poca concretezza: questo è il pensiero di De Luca, che prende in analisi le diverse aree di intervento che hanno visto protagonista il governo.
Riguardo il trasporto scolastico De Luca mette in luce come non siano state disposte le risorse aggiuntive promesse. La capienza dei mezzi è infatti stata dimezzata, con conseguenti problemi di bilancio per le aziende con il raddoppio delle corse messo in atto per provare a garantire la regolarità del servizio.
La mancata assegnazione di risorse supplementari ha dunque lasciato in difficoltà le aziende e ridotto l'efficienza di un servizio fondamentale per garantire la frequenza scolastica a tutti gli studenti italiani.
Mascherine FFP2 e tracciamento. Ancora nulla di fatto
Il governo si era pronunciato anche riguardo la fornitura di mascherine FFP2 gratuite ad alcune categorie di personale scolastico (scelta che aveva già fatto discutere [inserire link ad altro articolo su mascherine ffp2 in precedenza).
Anche in questo caso, De Luca mette in evidenza la scarsa concretezza dell'azione di governo: ancora nessuna traccia delle mascherine ffp2 e nemmeno dell'esercito il quale sarebbe dovuto coadiuvare il tracciamento scolastico.
Pare inoltre che non sia ancora stato preso nessun accordo con medici e pediatri per aumentare le possibilità di fare tamponi. Secondo De Luca il sistema di tracciamento è dunque ancora insufficiente e le dichiarazioni del ministro Bianchi lontane dalla realtà.
Le dichiarazioni di Bianchi e le priorità della scuola
Continua a mostrare fiducia il ministro dell'Istruzione, il quale è tornato sui temi qui discussi nella giornata di ieri, alla trasmissione "Che tempo che fa" condotta da Fabio Fazio su Rai 3.
Secondo Bianchi sono infatti state identificate delle aree prioritarie sulle quali sono stati compiuti interventi utili alla messa in sicurezza delle scuole.
La fornitura delle mascherine ad esempio ha interessato circa 150.000 dipendenti, prioritizzando le scuole dell'infanzia, dove i bambini non portano la mascherina sul volto, e tutti quei docenti che devono interagire con alunni che non possono indossarle per disabilità o altre situazioni problematiche.
Una soluzione comunque parziale, se si pensa che non interesserà circa il 90% del personale scolastico anche se è stato comunicato che il generale Figliuolo sta lavorando alacremente per aumentare la fornitura nei prossimi giorni, con altri 9 milioni e 400 mila di unità in arrivo.
Per agevolare coloro i quali non rientrano nel provvedimento inoltre si è provvisto a calmierare il prezzo delle mascherine FFP2 a 75 centesimi di euro.
Bianchi stesso ha inoltre ammesso che dietro lo slogan "Mascherine per tutti" si cela comunque la realtà dei fatti, che rende impossibile una fornitura indiscriminata e gratuita di mascherine per ogni singola persona facente parte del mondo della scuola
Il vaccino priorità assoluta. I numeri della scuola
De Luca ha inoltre affermato che il ritardo del governo su alcuni provvedimenti è dato dall'assoluta priorità conferita alla prosecuzione della campagna vaccinale.
Una priorità confermata dallo stesso ministro Bianchi che ha rimarcato come, al netto delle singole decisioni, non bisogna assolutamente dividersi e remare tutti insieme verso la stessa direzione, aumentando il più possibile la copertura vaccinale.
Secondo un report aggiornato a oggi 17 gennaio, i dati sono incoraggianti, con 120.279.992 dosi somministrate ai bambini tra i 5 e gli 11 anni. Ciò significa che un bambino su 4 è vaccinato con almeno una dose, mentre il 4% ha già completato il ciclo con due dosi.
Ottime notizie anche per quanto riguarda la fascia 12-19 anni, con le seguenti percentuali:
- 80% di vaccinati con la prima dose;
- 76% di vaccinati con la seconda dose;
- 12% di vaccinati con la dose booster.
"La notte è giovane". Cos'è l'iniziativa di vaccinazione notturna fascia 12-19 anni
Vengono intanto promosse in alcune regioni italiane diverse iniziative per aumentare e facilitare la copertura vaccinale.
Tra queste è da citare "La notte è giovane", un evento portato avanti dalla Regione Puglia che ha disposto l'apertura di hub vaccinali notturni per aumentare le somministrazioni giornaliere di vaccino.
L'iniziativa è stata svolta nelle giornate del 14, 15 e 16 gennaio, dalle 20 alle 24. I vaccini sono stati somministrati alla fascia di età 12-19 anni e i dati trasmessi regolarmente al Ministero della Salute.