Le dichiarazioni di Giuseppe Valditara sul caro affitti e sulle relative manifestazioni studentesche hanno scatenato un vero e proprio vespaio, ponendo ancora una volta il ministro dell'Istruzione e del Merito al centro dell'attenzione. Secondo Valditara infatti il problema del caro affitti è presente nelle città amministrate dal centro-sinistra. Un'uscita decisamente fuori luogo, specie a fronte delle difficoltà vissute dagli studenti.
Caro affitti. Studenti in tenda per protestare
Prima Milano, poi Roma, ma anche Torino, Padova, Pavia, Perugia e Bologna: gli universitari in protesta contro il caro affitti stanno occupando in tenda alcune aree di fronte gli atenei. Una protesta pacifica contro il problema del caro affitti, una vera e propria piaga che sta impattando negativamente sulla qualità della vita di tantissimi studenti.
La questione è semplice. I prezzi degli affitti delle case di molte città italiane sono saliti alle stelle, diventando di fatto inaccessibili per gli studenti universitari e per le loro famiglie. Milano è alle prese con questo problema già da tempo, ma la questione sembra interessare molte altre città italiane.
Leone Piva, coordinatore dell'associazione Sinistra Universitaria, fa notare come a Roma una camera per studenti non si trovi a meno di 500 euro al mese. Una situazione insostenibile, specie se si considera che alla Sapienza ad esempio, ci sono ben 40.000 studenti universitari fuori sede.
L'impossibilità di affittare una casa si traduce necessariamente nel pendolarismo. Una non-soluzione, sicuramente poco agevole, che costringe studenti delle città limitrofe a spostamenti stressanti e dispendiosi: da Civitavecchia a Roma ad esempio, sono tre ore per andare e tre ore per tornare. Una situazione obiettivamente inaccettabile.
Anche città più piccole non sono esenti dal caro affitti. Perugia e Pavia ad esempio sono città più piccole, di medie dimensioni e con rette universitarie più economiche rispetto a quelle degli atenei di Milano e Roma, ma con una carenza di alloggi. Le centinaia di posti letto mancanti, pongono l'attenzione sulla necessità di stanze dedicate per gli studenti: necessità che ad oggi è ben lontana dall'essere soddisfatta.
Le dichiarazioni del ministro Valditara e le reazioni dei sindaci
Il ministro dell'Istruzione e del Merito ci ha abituati sin dal suo insediamento a dichiarazioni quantomeno discutibili e anche questa volta le sue parole sono destinate a far discutere a lungo. Secondo Valditara infatti:
"Il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra. Evidenzio come nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti non sono state attivate dalle giunte comunali politiche a favore dei giovani e degli studenti per offrire loro un panorama abitativo decoroso" Quello del Ministro è un approccio polemico e poco risolutivo nei confronti di un problema che non può essere né banalizzato, né ridotto a una semplice cattiva amministrazione comunale.
Secondo Matteo Lepore, sindaco di Bologna, quella del ministro Valditara è una mancata ammissione di responsabilità, perché il diritto allo studio è una competenza condivisa tra Regioni e Stato. Più che dichiarazioni velenose servono dunque fatti e iniziative concrete. La questione del caro affitti è assolutamente reale, ma serve una risposta politica: costruzione di studentati pubblici con tariffe ragionevoli, reimmissione in circolo degli appartamenti dei privati e controlli maggiori sugli Airbnb.
Anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri sottolinea la necessità di realizzare degli studentati, affermando anche di volerli costruire nella Capitale, magari sfruttando le risorse del Pnrr, nonostante questa non sia una competenza comunale.
Più a tono la risposta del sindaco di Milano Giuseppe Sala, che con ironia afferma:
"Qui ci sono due possibilità, o quella del ministro Valditara è una battuta, peraltro riuscita male, oppure è frutto di una riflessione. Se è frutto di una riflessione profonda, credo che con questa affermazione il ministro Valditara illumini il Paese rispetto a quello che lui è. Se è una battuta, rispondo con una battuta: magari è così perché gli studenti hanno più voglia di stare nelle città di centrosinistra che non di centrodestra perché accolgono la loro complessità e le loro problematiche"
Tanti politici contro Valditara. Anna Maria Bernini contro il ministro Valditara sul caro affitti
Forte la reazione anche dei politici. Come prevedibile insorgono le opposizioni: tra i tanti pareri spiccano quelli di Irene Manzi, responsabile scuola del Pd e di Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi-Sinistra. Le due deputate fanno notare come una sostanziale parte dei fondi del PNRR sono dedicati agli alloggi per gli studenti, ma il Governo è in ritardo, riservando tra l'altro buona parte di queste cifre ai privati.
Malcontento anche però dalla destra, con la ministra dell'Università Anna Maria Bernini molto risentita nei confronti del suo collega. Bernini, nonostante la sua militanza tra le file di Forza Italia, giudica controproducenti le dichiarazioni di Valditara, che provocano una contrapposizione con le amministrazioni locali. Secondo la Ministra, bisogna cercare soluzioni attraverso il dialogo e fare fronte comune.
Soluzioni che, continua Bernini, sono da ritrovare nel Pnrr ma non solo: il Governo ha infatti già messo in Legge di Bilancio 400 milioni di euro extra Pnrr ma questo è solo un primo passo. Dai fondi del Pnrr saranno comunque realizzati 60.000 posti letto aggiuntivi (di cui 7500 già assegnati). L'auspicio è quello di una efficace collaborazione tra Stato e Regioni, ma le polemiche sembrano destinate a continuare, così come il problema degli affitti in sé.