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Fa discutere il caso di una studentessa a cui è stata negata l’iscrizione all’ultimo anno di un liceo quadriennale, per un errore materiale dell’istituzione scolastica: i dettagli nell’articolo. it-IT Editoriale 2023-08-02T10:57:46+02:00
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Caso paradossale di una studentessa modello: negata la maturità per un errore della scuola

Fa discutere il caso di una studentessa a cui è stata negata l’iscrizione all’ultimo anno di un liceo quadriennale, per un errore materiale dell’istituzione scolastica: i dettagli nell’articolo.

Gianmarco Bonomo
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Cosa succede se, per un errore dell’istituzione scolastica, una studentessa non può terminare il suo percorso scolastico come previsto all’atto dell’iscrizione? Il caso è quello di una ragazza che frequenta un liceo quadriennale, con media fra il 9 e il 10, a cui la scuola ha negato l’iscrizione all’ultimo anno.

Vediamo cosa è successo.

Negata la maturità di quattro anni a una studentessa modello: cos’è successo

La vicenda paradossale è avvenuta in una scuola del napoletano. La studentessa aveva effettuato l’iscrizione anticipata in prima elementare e, all’inizio della scuola secondaria di secondo grado, aveva optato per un percorso quadriennale. Fin qui, tutto bene: il diploma sarebbe arrivato a 16 anni invece che a 18 anni. D’altronde, con un percorso eccellente e una media compresa fra 9 e 10, non ci sarebbero stati altri problemi.

Il problema tuttavia si è verificato, con un errore dell’istituzione scolastica commesso già all’atto dell’iscrizione al percorso quadriennale. Secondo la normativa vigente, infatti, la studentessa sarebbe troppo giovane per conseguire la maturità a 16 anni.

La scuola si è accorta che l’iscrizione al liceo di quattro anni non avrebbe dovuto essere accettata e, in attesa dell’iscrizione all’ultimo anno, ha disposto il completamento degli studi in una classe quarta di un percorso quinquennale. Alla famiglia della ragazza, l’istituto ha ammesso che si tratta di un “mero errore materiale di distrazione della scuola e senza dolo della famiglia”.

Ma adesso la studentessa sarà costretta a frequentare il quarto anno, su cinque, diversamente da quanto previsto all’atto dell’iscrizione.

Provvedimento della scuola equivale a bocciatura: la lettera a Valditara

Come si può intuire, la situazione è abbastanza paradossale. A causa di un errore materiale non imputabile alla famiglia ma alla scuola, che non avrebbe dovuto accettare la prima domanda di iscrizione, adesso la studentessa dovrà ripetere argomenti e diplomarsi con un anno di ritardo.

A questo proposito, la madre della ragazza ha scritto una lettera al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Si legge nella lettera:

"Il provvedimento intrapreso dalla scuola, al fine di rimediare all’errore commesso dall’istituto a gennaio 2020, consiste in un cambio di percorso scolastico che non garantisce in alcun modo la continuità didattica, bensì si configura come una bocciatura, poiché mia figlia sarebbe costretta a ripetere argomenti già affrontati."

Si tratta di un’iscrizione d’ufficio che interrompe bruscamente il percorso scolastico della studentessa e vanifica gli sforzi compiuti, recidendo anche i legami con la classe e con i docenti. D’altronde, il liceo quadriennale prevede una didattica articolata in modo diverso rispetto alla scuola tradizionale, con un monte ore superiore e il raggiungimento dei medesimi obiettivi formativi. Solo, con un arco temporale ridotto di un anno.

Tramite la lettera, la madre della studentessa chiede al Ministro Valditara di permettere il proseguimento di un percorso svoltosi in modo sereno e corretto, peraltro con una media molto elevata. E conclude:

"Mi chiedo solo come sia possibile non rendersi conto che il provvedimento avviato sia estremamente scorretto dal punto di vista didattico, ma soprattutto, non si dia alcun peso allo stato d’animo di un’alunna che ha sempre dato il meglio di sé, nel subire una tale ingiustizia, con conseguente ed inevitabile stato di frustrazione ed angoscia."

Garantire la continuità del percorso scolastico: le parole di Petrolino

Sulla questione si è espresso anche Antonino Petrolino, Dirigente Scolastico ed esponente del sindacato dei presidi ANP. Nelle sue parole, Petrolino definisce il caso come un errore amministrativo evidente. La ragazza non aveva i requisiti anagrafici per iscriversi al liceo quadriennale, e la scuola non doveva accettare la richiesta.

Cosa che, invece, ha fatto. L'istituzione avrebbe dovuto accorgersi della situazione all’atto dell’iscrizione e non dopo tre anni, andando a danneggiare il percorso della ragazza. Sostiene Petrolino che:

"in Italia vige il principio del legittimo affidamento, che interviene quando una Pubblica Amministrazione compie un errore e convalida una posizione giuridica, di qualsiasi natura, lasciandola consolidare nel tempo. In questi casi i diritti maturati dal soggetto beneficiario non possono essere revocati, anche a seguito dell’asseverazione dell’errore"

Insomma, non si può intervenire così, a gamba tesa, a un solo anno dal completamento di un percorso di studi che fino a quel momento era stato autorizzato.

Non ci resta che attendere l’intervento del Ministro Valditara, nella speranza che sia permesso alla studentessa di continuare il percorso di studi di quattro anni, durante il quale ha dimostrato un merito e conseguito un profitto di cui non si può non tenere conto.

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Gianmarco Bonomo

Scrivo da sempre e, se contiamo anche i temi delle scuole elementari, anche da prima. Negli anni ho unito la mia passione per la scrittura a quella per i meccanismi della comunicazione, che ho tradotto nel mio lavoro di SEO Copywriter e autore in diversi campi. Mi piace approfondire le tematiche che riguardano il mondo della scuola e che vanno dai risvolti politici alla cultura, dagli approfondimenti normativi al racconto quotidiano delle novità scolastiche.

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