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Pensioni a Quota 102: per evitare il ritorno alla Legge Fornero i sindacati e il Governo sono tornati all'opera. Gli ultimi aggiornamenti it-IT Editoriale 2022-06-06T13:29:07+02:00
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Pensioni, Quota 102 volge a termine. La collaborazione di sindacati e Governo per evitare il ritorno alla Legge Fornero

Pensioni a Quota 102: per evitare il ritorno alla Legge Fornero i sindacati e il Governo sono tornati all'opera. Gli ultimi aggiornamenti

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Con la fine dell'anno terminerà anche l'esperienza di Quota 102 per quanto riguarda le pensioni. Di conseguenza, si ha davvero poco tempo a disposizione per discutere, organizzare e attuare una nuova normativa che non solo sostituisca la precedente, ma eviti al contempo un ritorno della temutissima Legge Fornero.

L'ultimo dibattito in merito tra Governo e sindacati risale a metà febbraio e tra pandemia e scoppio della guerra in Ucraina, purtroppo, le trattative hanno subìto ulteriori rallentamenti. Adesso, però, non si può più aspettare anche perché aumentano le pressioni da parte di Lega e sindacati, che tendono verso il pensionamento a 62 anni o con Quota 41.

Cos'è Quota 41

Attualmente, Quota 41 è rivolta ai lavoratori "precoci" e i requisiti per accedervi sono i seguenti:

  • almeno 12 mesi di contributi versati, ottenuti con un lavoro effettivo anche se non continuativo, prima dei 19 anni di età;
  • almeno 41 anni di contributi;
  • appartenenza a una delle 5 categorie protette (disoccupati, invalidi, caregiver, lavori gravosi, lavori usuranti).

Sia la Lega, che i sindacati vorrebbero estendere Quota 41 a tutti, ma un ostacolo non indifferente risiederebbe nella ricerca dei fondi per finanziarla. Se Quota 41 venisse davvero estesa a chiunque si andrebbe in pensione con 41-42 anni e 10 mesi di contributi, evitando tagli e riduzione delle pensioni.

Le previsioni

Al momento, il Governo non ha ufficializzato alcuna proposta, anche perché bisognerà prima far fronte al vero scoglio che impedisce una reale presa di posizione: l'attuale sistema misto.

L'esecutivo, infatti, vuole evitare a tutti i costi un impatto sui conti pubblici senza, tuttavia, appesantire la spesa delle pensioni che, già nel 2023, ammonterà a oltre il 7%. In ogni caso, l'età minima per accedere alla pensione rimane invariata e, quindi, a 67 anni sia per gli uomini, che per le donne.

Al contempo, è ancora previsto il pensionamento anticipato sulla base della contribuzione maturata che consente di andare in pensione con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

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