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Si va verso la prova orale del concorso ordinario docenti. Imminenti la pubblicazione dei calendari e delle prove scritte corrette. it-IT Editoriale 2022-03-23T15:27:48+01:00
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Concorso ordinario docenti 2022: Convocazione prova orale e visualizzazione prova scritta

Si va verso la prova orale del concorso ordinario docenti. Imminenti la pubblicazione dei calendari e delle prove scritte corrette.

Redazione Universo Scuola
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Continuano in questi giorni le prove scritte del concorso ordinario per docenti. Un calendario fittissimo che vedrà migliaia di aspiranti docenti impegnati con la prova "Semplificata" a risposta multipla.

Molte le polemiche per queste modalità di concorso. Si comincia già a pensare comunque alla prova orale, che completerà la procedura concorsuale. Ecco cosa si sa a riguardo.

Quando si potranno visualizzare le prove scritte?

Contemporaneamente all'attesa per la calendarizzazione delle prove orali, c'è una certa impazienza anche per poter visionare le prove scritte corrette.

Le notizie sono confortanti: pare infatti che presto le prove corrette saranno disponibili in PDF sulla propria area personale del portale "Istanze Online". Oltre alla semplice curiosità, è un appuntamento molto importante in ottica ricorsi.

Tra le varie lamentele fioccate negli ultimi giorni, spiccano infatti quelle riguardanti l'ambiguità delle risposte. Secondo tanti candidati infatti, alcuni quesiti presentavano alternative di risposta molto simili e fraintendibili, con casi in cui addirittura più di una risposta poteva essere considerata giusta.

Entrare nel merito non è sicuramente questione da poco, ma si parla molto di ricorsi e questo potrebbe essere un elemento valido a cui appellarsi, anche alla luce di un importante precedente.

Nel recente concorso ordinario per infanzia e primaria una domanda è stata contestata da molti partecipanti, in quanto erano due le opzioni di risposta esatte. Il Ministero, riconosciuto l'errore, ha assegnato i due punti a entrambe le alternative, facendo passare molti punteggi da 68 a 70, soglia della sufficienza.

Quando sarà la prova orale del concorso ordinario?

Purtroppo non è ancora possibile sapere, o anche solo prevedere, con esattezza quando i candidati potranno svolgere la prova orale del concorso.

L'organizzazione della prova non è infatti a livello nazionale - come nel caso dello scritto - ma dipendente dalle singole commissioni. Non essendo previsto un esonero di servizio per i commissari, le singole commissioni si organizzano tenendo conto delle esigenze di servizio di ognuna delle persone coinvolte.

La calendarizzazione dipenderà inoltre anche dal numero dei candidati che supereranno la prova scritta per ogni classe di concorso, dato al momento sconosciuto.

L'unica indicazione certa, oltre alle modalità di predisposizione delle tracce previste dall'art.7, comma2 del DM 9 novembre 2021, n.326, è che l'obiettivo del ministero è completare le graduatorie per le immissioni in ruolo in tempo per l'a.s 2022/2023.

Un proposito apprezzabile ma che al momento non sembra per niente scontato, considerando anche la necessità di alcune classi di concorso di svolgere una prova pratica che in alcuni casi richiede una giornata extra.

Come funziona la convocazione per la prova orale?

Più chiarezza sulle modalità di convocazione: questa sarà recapitata per posta elettronica dall' USR competente. Nella mail saranno indicati il voto della prova scritta, la sede, la data e l'ora dello svolgimento della prova orale.
Il preavviso dovrà essere di almeno 20 giorni, mentre tra l'estrazione della traccia avverrà 24 ore prima della prova stessa. Sarà compito dell'Usr pubblicare anche le comunicazioni riguardanti la possibilità di delegare le procedure di estrazione.

Cosa succede dopo la prova orale: valutazione titoli, abilitazione e immissione in ruolo

Una volta terminata la prova orale, la commissione dovrà valutare i titoli secondo la nuova tabella B allegata al dm n.326 del 9 novembre 2021.

La graduatoria finale verrà dunque stilata tenendo conto del voto delle singole prove più il punteggio dei titoli. Questa terrà conto solo del numero di candidati che corrispondono ai posti messi a bando dalla regione per la classe di concorso di riferimento.

I vincitori avranno quindi diritto all'immissione in ruolo. Questa comincerà dall'anno scolastico corrispondente alla pubblicazione della graduatoria. La procedura andrà avanti fino ad esaurimento dei candidati.

Coloro i quali non vinceranno, ma supereranno comunque le prove conseguiranno invece l'abilitazione per la classe di concorso in questione, senza però collocarsi all'interno dei posti a disposizione. Qualora esistano classi di concorso corrispondenti, l'abilitazione varrà anche per quelle.

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