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Si è parlato anche di scuola, istruzione e ricerca nel corso del XVI simposio COTEC svoltosi a Palermo: per il Presidente Mattarella è fondamentale investire in formazione e ricerca per uno sviluppo sostenibile. it-IT Editoriale 2023-06-29T13:20:21+02:00
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Fondamentale investire in formazione e ricerca: le parole di Mattarella al simposio COTEC di Palermo

Si è parlato anche di scuola, istruzione e ricerca nel corso del XVI simposio COTEC svoltosi a Palermo: per il Presidente Mattarella è fondamentale investire in formazione e ricerca per uno sviluppo sostenibile.

Gianmarco Bonomo
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Si è di recente svolto a Palermo il XVI Simposio della Fondazione COTEC, al quale hanno partecipato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Re di Spagna Felipe VI e il Presidente della Repubblica di Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa. Fra i diversi argomenti toccati nel corso dell’evento, grande risalto ha assunto il tema della formazione e della ricerca, per il quale sono necessari investimenti urgenti.

Finanza sostenibile e innovazione: gli obiettivi del simposio COTEC a Palermo

Il summit internazionale tenutosi a Palermo non ha visto soltanto la partecipazione dei Capi di Stato di Italia, Spagna e Portogallo.

All’evento, che ha avuto come tema “L’innovazione nella finanza sostenibile”, erano presenti anche il Commissario Europeo per l’Economia Paolo Gentiloni e la Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, nonché altri rappresentanti delle realtà che compongono la Fondazione COTEC.

I leader delle imprese e delle istituzioni si sono riuniti a Palermo, nel XVI simposio,

per individuare azioni comuni circa la problematica degli investimenti in sostenibilità ambientale e sociale, per offrire il loro punto di vista su come possa la finanza, anche attraverso strumenti innovativi, concorrere al raggiungimento dei 17 obiettivi stabiliti da Agenda 2030 e dall’Accordo di Parigi sul clima

Lo stesso Presidente Mattarella ha riconosciuto come siano sotto gli occhi di tutti le conseguenze del cambiamento climatico nella vita delle popolazioni, soprattutto nelle aree più fragili del mondo.

Alla necessità di porre riparo alle disuguaglianze, causa delle condizioni di disperazione e abbandono, si aggiunge l’esigenza pressante di fornire risposte attendibili e durature.

Fondamentale investire in istruzione e ricerca: le parole di Sergio Mattarella

A questo proposito, proprio il Capo dello Stato ha definito gli investimenti in formazione e ricerca come necessari per la nostra società. L’Italia è chiamata a fare la sua parte, ha continuato il Presidente Mattarella, tanto nell’istruzione quanto nella ricerca e nel sostegno dell’attività imprenditoriale:

L’impegno è quello di una transizione verso un nuovo assetto, verso una crescita sostenibile, a confronto con la trasformazione climatica e con la sostenibilità sociale. Una transizione che riguarda anche i Paesi emergenti e quelli in via di sviluppo.

Strumento chiave per riuscire in questo tentativo è dotarsi di una governance adeguata. Le sfide riguardano infatti l’ambiente e la salute, l’istruzione e la ricerca, la lotta alla povertà e la tutela dei diritti fondamentali. D’altronde, nel suo intervento Sergio Mattarella non si limita a parlare di sostenibilità ambientale ma anche, e soprattutto, di sostenibilità sociale.

Sinergia fra scuola e lavoro, ma anche investire nei talenti: una road map per il futuro

Allo stesso modo, è necessario promuovere il trasferimento di tecnologia e la libera circolazione di talenti così da rilanciare la crescita in relazione allo sviluppo sostenibile. Ed è proprio a partire dall’istruzione e dai primi gradi scolastici che si può realizzare l’obiettivo. Soltanto con la formazione dei giovanissimi è possibile contribuire agli obiettivi globali riguardanti una prosperità su scala globale.

Come si può vedere, le parole del Presidente della Repubblica non sono un semplice proposito ma un vero e proprio monito sul medio e lungo periodo. Insomma, ci pare di poter riconoscere come sia necessaria una vera sinergia fra scuola e mondo del lavoro, che non si limiti a roboanti annunci e a discutibili alternanze.

Al tema si riferisce peraltro anche il Re di Spagna Felipe VI, che sottolinea:

La reputazione di un Paese, dei nostri Paesi, dipende in larga misura dalla capacità di attrarre e trattenere talenti, e dalla capacità di innovare. Per questo motivo, se saremo più innovativi, raggiungeremo un maggior prestigio e una migliore posizione sulla scena internazionale.

Talenti e innovazione costituiscono la scommessa su cui Stati come l’Italia, e non solo, hanno il bisogno di puntare. Un investimento che non sia soltanto a parole ma si traduca in azioni concrete ed efficaci che, nel promuovere la formazione dei giovani, facciano il bene di tutti.

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Gianmarco Bonomo

Scrivo da sempre e, se contiamo anche i temi delle scuole elementari, anche da prima. Negli anni ho unito la mia passione per la scrittura a quella per i meccanismi della comunicazione, che ho tradotto nel mio lavoro di SEO Copywriter e autore in diversi campi. Mi piace approfondire le tematiche che riguardano il mondo della scuola e che vanno dai risvolti politici alla cultura, dagli approfondimenti normativi al racconto quotidiano delle novità scolastiche.

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