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Nuovo Governo alle porte: tanti i temi da affrontare e i problemi ai quali trovare una soluzione. Tra questi, il contratto scuola. it-IT Editoriale 2022-09-08T14:46:19+02:00
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Covid, PNRR, caro bollette: tutti gli oneri del nuovo Governo, compreso il contratto scuola

Nuovo Governo alle porte: tanti i temi da affrontare e i problemi ai quali trovare una soluzione. Tra questi, il contratto scuola.

Redazione Universo Scuola
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Mancano due settimane alle elezioni politiche, che si terranno come già noto il 25 settembre 2022 e che daranno vita a un nuovo Parlamento e a un nuovo Governo. Quest'ultimo, nello specifico, dovrà occuparsi di temi scottanti, che imperano sull'Italia (così come nel resto d'Europa) al punto da non poter essere più scansati o sottovalutati: servono decisioni e interventi precisi, che aiutino i cittadini a risollevarsi e a trovare una via di salvezza da questo periodo storico difficile.

PNRR

Le scadenze del PNRR sono ormai alle porte e l'Italia dovrà raggiungere gli obiettivi previsti dalla seconda tranche dei fondi europei per poter ottenere la terza, anche se già adesso alcuni partiti hanno ipotizzato di rimettere in discussione gli accordi del piano.

Inoltre, il Parlamento dovrà approvare la Legge di Bilancio entro il 31 dicembre 2022, abbozzando un ipotetico percorso da seguire, anche finanziariamente, e scegliendo se ricorrere a uno scostamento di bilancio.

Covid

Stanno arrivando i vaccini aggiornati che, secondo gli esperti, dovrebbero contrastare le ultime varianti messe in circolazione dal Covid-19. Di conseguenza, nelle prossime settimane si punterà a un'intensificazione della campagna vaccinale, anche se il centrodestra sembra essere più orientato a una maggiore permissività caratterizzata dalla riduzione di regole e obblighi. Al contrario, centrosinistra e Terzo polo puntano sulla cautela, esattamente come fatto finora dall'attuale Governo in carica.

Caro-energia

Il Governo uscente lascia al suo successore la definizione del Decreto Aiuti Ter che, stando alle indicazioni attuali, potrebbe non essere sufficiente per sostenere famiglie e imprese a fronteggiare i rincari energetici causati dalla guerra in Ucraina e dal blocco russo. Il nuovo Governo, quindi, sarà sicuramente costretto a intervenire nuovamente, cercando nuovi fondi.

Pensioni

Il 31 dicembre scadrà anche la validità di Quota 102 che, se non verrà rimpiazzata da un'altra misura, lascerà il posto alla già nota Legge Fornero. In merito a questo, i partiti hanno opinioni contrastanti: la Lega e i sindacati sono a favore di Quota 41, Fratelli d'Italia sostiene una flessibilità in uscita con ricambio generazionale, mentre PD e Terzo polo suggeriscono il pensionamento a 63 anni ma con vincolo al metodo retributivo.

Contratto scuola

Le trattative sul rinnovo del contratto scuola verranno definite e chiuse dal nuovo Governo. La Legge di Bilancio che sarà posta al varo dovrà prevedere almeno 25 miliardi e i costi da sostenere per il rinnovo contrattuale di tutto il personale scolastico. Secondo le statistiche, si arriverà a circa 50 euro netti.

Per il personale docente è previsto un aumento di circa 123 euro lordi/mese per 13 mesi, nei quali sono compresi i 21 euro provenienti dal MOF per contrattazione integrativa e, quindi, non verranno concessi a tutti gli insegnanti.

Al personale ATA, invece, spetterà un aumento di 75 euro + 9,79 euro per ordinamento professionale + 3,91 euro dal MOF per contrattazione integrativa, per un totale di 90 euro circa.

Il dibattito sul contratto scuola prevede tempistiche assai lunghe, che potrebbero richiedere settimane, se non mesi. Intanto, è già stato stilato un calendario dei prossimi incontri:

  • 27 settembre, ricerca;
  • 27 settembre, università;
  • 4 ottobre, AFAM.

Il 4 settembre, invece, è già avvenuto quello per il personale ATA della scuola.

Gli incontri si incentrano sul tema della classificazione e della revisione dei profili professionali del personale nei vari settori. I tempi previsti, in ogni caso, danno per certo il passaggio della questione al nuovo Governo che, però, non sarà sicuramente e pienamente operativo prima della fine di ottobre.

Inoltre, in contemporanea si darà il via anche alla sessione di bilancio che impegnerà giorno e notte ministri e forze politiche sui vari problemi da affrontare ed elencati precedentemente.

L'Aran ha proposto di inserire nel contratto le regole per il procedimento disciplinare dei docenti, ma i sindacati non hanno apprezzato l'idea che a gestirli debbano essere gestiti dai dirigenti scolastici: "Su questo punto - ha detto Flc-Cgil - già nelle trattative per il rinnovo del precedente CCNL non si trovò un accordo, poiché non si riteneva la misura proposta, che affidava al dirigente scolastico il potere disciplinare sui docenti, in grado di garantire adeguatamente la libertà di insegnamento, che è costituzionalmente tutelata".Nel caso in cui non dovesse trovarsi un accordo in merito, rimarranno in vigore le regole attuali che, come già accennato, lasciano al dirigente scolastico il potere disciplinare nei confronti del personale docente e ATA (anche se con qualche limitazione).

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