Universoscuola
Manifestazioni studentesche dal 12 al 19 novembre contro le decisioni del Governo in ambito scuola: si chiedono risposte su precariato e salute mentale it-IT Editoriale 2021-11-12T15:14:43+01:00
News

Covid e studenti, parte la settimana delle proteste: dal 12 al 19 novembre si scende in piazza

Manifestazioni studentesche dal 12 al 19 novembre contro le decisioni del Governo in ambito scuola: si chiedono risposte su precariato e salute mentale

Redazione Universo Scuola
  • Share
  • Facebook
  • Whatsapp
  • Twitter
  • Telegram
  • Linkedin

Le conseguenze della pandemia sull'istruzione sono il motivo che spingono quest'anno gli studenti a protestare contro il Governo: "Ci considerate zero" e "Risposte mai arrivate" sono gli slogan principali delle manifestazioni che si terranno dal 12 al 19 novembre 2021.

I motivi della contestazione

Saranno ben 40 le piazze che verranno occupate venerdì 19 novembre in tutta Italia: le principali saranno Roma, Genova, Palermo e Firenze. Gli studenti faranno sentire la loro voce contro le ultime decisioni prese (o non prese) dal Governo in merito alla scuola, alle università e all'istruzione in generale. "Abbiamo atteso fin troppo risposte mai arrivate dal Governo e dal Ministero, ora abbiamo deciso di farci sentire" ha dichiarato Tommaso Biancuzzi, coordinatore della Rete degli Studenti Medi. E aggiunge: "Finora siamo stati considerati zero: oggi vogliamo essere quello zero da cui ricostruire da capo la scuola e la società".

Gli studenti vogliono smuovere le acque anche sullo stato di precarietà al quale sono, purtroppo, condannati non solo dal punto di vista economico e lavorativo, ma anche e soprattutto mentale: la convivenza con il Covid, infatti, ha notevolmente influito sullo stress di bambini e ragazzi a tal punto da richiedere la presenza di uno psicologo all'interno degli istituti scolastici per dar loro un supporto efficace e duraturo.

Psicologo a scuola: la richiesta della Lega

È stata proprio la Lega a presentare in Senato un ddl, accompagnato da una mozione, con l'intento di introdurre "un nuovo rapporto tra famiglie, scuola e ragazzi che consolidi una cultura ed una educazione alla non-violenza ed al rispetto altrui" attraverso la presenza di uno psicologo a disposizione di studenti, docenti, personale scolastico e famiglie.

Le due senatrici Antonella Faggi e Maria Gabriella Saponara sono in prima linea nella richiesta di uno psicologo professionista nelle scuole secondarie, in modo da "individuare e depotenziare in tempo quelle situazioni di violenza che potrebbero scatenarsi". Entrambe, infatti, sostengono quanto ci sia "bisogno di un ascolto di maggiore qualità per i nostri figli e nipoti, così da costruire per loro una società più sostenibile: la Lega c'è, pronta a raccogliere necessità e indicazioni di famiglie e ragazzi".

Nel frattempo, gli studenti non demordono e questa prima settimana di proteste potrebbe essere la prima di una lunga serie.

Articoli correlati:

Redazione Universo Scuola

Siamo un gruppo di appassionati ed esperti nel campo dell'istruzione e del copywriting, uniti dalla missione di fornire al personale scolastico informazioni, guide e approfondimenti di alta qualità. Il nostro obiettivo è diventare il punto di riferimento professionale per docenti, personale ATA e dirigenti, aiutandoli a crescere e a eccellere nel loro ruolo.

Condividi l'articolo
  • Share
  • Facebook
  • Whatsapp
  • Twitter
  • Telegram
  • Linkedin

Newsletter

Resta aggiornato

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti sulle notizie migliori nella tua email

Formazione e tirocinio

Cosa posso insegnare

Articoli più letti