Le modifiche al Decreto Aiuti quater sono state approvate in Senato. Queste riguardano le "Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica" e dovranno essere approvate entro una settimana dalla Camera. Tra le modifiche in questione, quella al cosiddetto "Organico Covid", che ha avuto un ruolo fondamentale nell'ambito dell'istruzione durante il periodo pandemico: nessun rinnovo previsto e fondi reinvestiti altrove.
Il decreto aiuti quater non rinnova l'organico Covid: come vengono reinvestiti i fondi
150 milioni di euro: è questa la cifra che il decreto aiuti quater prende dal fondo previsto inizialmente per l'organico Covid. Il mancato rinnovo del personale, libera dunque un'importante somma che sarà riservata ad altri interventi. In particolare, l'intento è quello di pagare i contratti di supplenza breve e saltuaria dei lavoratori della scuola. Una mossa importante per quei lavoratori precari troppo volte costretti a grandi sacrifici, ma che espone la scuola a una frequente mancanza di personale dato il sensibile rialzo dei contagi.
Questo provvedimento va a sommarsi a quanto già sottoscritto il 10 novembre 2022 tra ministero dell'Istruzione e sindacati tramite Accordo politico. L'art.14 comma 3 di suddetto provvedimento prevede infatti altri 100 milioni di euro stanziati dai fondi del 2022 per integrare risorse contrattuali per il triennio 2019-2021.
Le risorse in questione saranno utilizzate per incrementare la componente fissa della retribuzione accessoria sia del personale docente, che di quello Ata: per i primi sono previsti 85,8 milioni di euro, mentre per i secondi 14,2 milioni di euro, per un totale di 100 milioni. Questa cifra sarà oggetto della fase contrattuale già in corso con l'Aran.
Sparisce l'organico Covid ma aumentano contagi e decessi: i dati della fondazione Gimbe
Il mancato rinnovo dell'organico Covid coincide tuttavia con una recrudescenza della malattia. Come riportato dai dati forniti dal monitoraggio indipendente a cura della Fondazione Gimbe, nel periodo che va dal 30 dicembre 2022 al 5 gennaio 2023, i contagi sono aumentati dell'11,4% rispetto alla settimana precedente.
Crescono anche i decessi: l'aumento è del 9,8% e da circa un mese sono più di 100 al giorno. In definitiva, si parla di 135.977 contagi rispetto ai precedenti 122.099 e di 775 decessi, rispetto a 706, con una media per questi ultimi di 111 al giorno.
Sono 14 le regioni dove i contagi aumentano: si passa dal +1,4% registrato in Veneto al +44,4% della Puglia. In sette regioni invece i contagi sono in calo: dal-0,4% del Piemonte fino al consistente -45% della Valle D'Aosta. A livello provinciale sono 67 le province dove i casi aumentano (+62,6% a Bari), mentre in 40 i casi diminuiscono (-45% ad Aosta).
Va inoltre considerato che, dato il periodo festivo, sono aumentati i tamponi totali svolti: si parla di un +6%, con un passaggio da 807.118 tamponi della settimana tra il 23 e il 29 dicembre a 855.823 della settimana tra il 30 dicembre e il 5 gennaio.
Fa comunque ben sperare che in nessuna provincia l'incidenza di contagio superi i 500 casi ogni 100.000 abitanti, anche se aumentano leggermente i ricoveri in terapia intensiva (da 33 a 36).
Rimangono comunque le perplessità riguardo l'eliminazione dell'organico Covid in un momento che, seppur non paragonabile ai picchi del recente passato, rischia di mettere a dura prova la scuola, viste le ripetute assenze del personale a causa dei contagi.
Cos'altro prevede il Decreto Aiuti quater
Il Decreto Aiuti quater non riguarda solo il mondo della scuola con l'abolizione dell'organico Covid. Sono infatti diversi i provvedimenti e gli ambiti interessati alle misure del decreto.
Viene innanzitutto confermato l'incremento da 600 a 3000 euro della somma massima erogabile dai datori di lavoro per rimborsare il pagamento delle bollette di luce, acqua e gas. Altri 100 milioni vengono stanziati per fare fronte all'aumento dei costi dell'energia elettrica per:
- Enti del terzo settore iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore;
- Organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale attive nei processi di trasmigrazione;
- Organizzazioni senza scopo di lucro di utilità sociale;
- Fondazioni, associazioni e aziende che offrono servizi alla persona;
- Enti religiosi riconosciuti civilmente.
Questi fondi vengono ritrovati grazie anche alla riduzione del Fondo Bonus Trasporti che passa da 190 a 140 milioni di euro.
