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Valditara contro la dispersione scolastica. Tra le proposte ridurre le classi a dieci alunni e valorizzare formazione e retribuzione degli insegnanti. it-IT Editoriale 2023-01-27T11:54:21+01:00
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Dispersione scolastica. Dieci alunni per classe, insegnanti più formati e meglio pagati. Le proposte di Valditara

Valditara contro la dispersione scolastica. Tra le proposte ridurre le classi a dieci alunni e valorizzare formazione e retribuzione degli insegnanti.

Redazione Universo Scuola
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Senza dubbio la dispersione scolastica è uno dei problemi più gravi tra quelli che affliggono la scuola italiana. Ridurre il tasso di abbandono è infatti una delle priorità del governo Meloni e il ministro dell'Istruzione e del Merito ha proposto alcune soluzioni. Valditara vuole una scuola con classi più piccole e insegnanti più pagati e formati meglio per affrontare i bisogni dei ragazzi di oggi.

Dispersione scolastica alle stelle in Italia. Le proposte di Valditara

I numeri della dispersione scolastica in Italia sono terribili. Il Belpaese è infatti lo Stato europeo con il terzo più alto tasso di dispersione scolastica. Per questo Valditara ha annunciato l'avvio di una fase sperimentale che coinvolgerà 150 scuole tra le più critiche. Le misure comprenderanno una riduzione degli alunni per classe, con massimo dieci studenti, e una formazione specifica per gli insegnanti, che saranno contestualmente meglio pagati.

Il ministro Valditara ha affrontato il tema durante il suo intervento al forum di @PwC_Italia "L'immaginario sulla scienza e le competenze del futuro". Questo il nucleo del suo discorso:
"Penso a quanto realizzato nelle banlieue in Francia, mi incontrerò presto con il ministro francese per sperimentare anche da noi classi da 10 alunni invece che 20-25 nei contesti più difficili. All'Ocse ho portato la proposta di creare una banca dati sulle migliori pratiche nella lotta alla dispersione scolastica. Mentre ho appena istituito una commissione di esperti sul bullismo che è una delle cause dell'abbandono, per trovare soluzioni"Le intenzioni del Ministro sono supportate dall'inserimento di 150 milioni di euro in legge di bilancio. Il fondo sarà destinato agli insegnanti coinvolti inattività di orientamento e contrasto alla dispersione scolastica.

Tra queste misure vi saranno percorsi personalizzati, così da valorizzare le individualità e le attitudini degli studenti più a rischio abbandono. Grande spazio dunque a mentoring e orientamento, sulla scia delle linee guida sull'orientamento previste dal PNRR.

È previsto anche il potenziamento delle competenze di base e della motivazione. Le famiglie saranno coinvolte nel percorso di contrasto dell'abbandono scolastico. Infine, l'introduzione del docente tutor, porterà a scuola una figura con una formazione particolare, per supportare i ragazzi più in difficoltà e valorizzare le eccellenze.

Zingaretti e Gramellini criticano l'operato del Ministro

Al Governo viene chiesta concretezza e tempestività. Nicola Zingaretti, deputato del Partito Democratico della Commissione Cultura ha infatti criticato l'immobilismo dell'esecutivo sul tema della dispersione scolastica e la mancanza di una visione di insieme.

Secondo Zingaretti il tasso di dispersione scolastica al 12,7% dovrebbe spingere il Ministero dell'Istruzione e il Governo tutto, a riflettere sulle grandi diseguaglianze che incidono sulla formazione dei ragazzi italiani.

La dispersione scolastica è ad esempio fortemente influenzata dalla disoccupazione: basti pensare ad esempio che 1 ragazzo su 5 con genitori disoccupati, o impiegati in un lavoro non qualificato in Italia, finisce per abbandonare gli studi. Questo fenomeno ha ovviamente fortissime differenze territoriali e non va affrontato esclusivamente dentro le classi.

Appare dunque contraddittorio, secondo Zingaretti, porre tutta quest'attenzione sul concetto di merito quando tantissimi ragazzi sono costretti a lasciare la scuola e a rinunciare alla propria possibilità di emancipazione.

Critico anche lo scrittore Massimo Gramellini, che sottolinea come la riforma più urgente della scuola è quella che non è mai stata fatta, ovvero quella che garantisca ai docenti più preparazione, retribuzione e prestigio, così da permettergli di svolgere al meglio la loro missione educativa.

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