Sicurezza Alimentare Scolastica: divieto di introdurre alimenti casalinghi a scuola
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Come tutti sappiamo, la scuola non è solo un luogo in cui studiare ma per gli studenti di tutte le età, bambini o ragazzi che siano, rappresenta un luogo di socializzazione e di condivisione che favorisce lo sviluppo di legami interpersonali.
Una specie di seconda famiglia con la quale, in passato, si festeggiavano ricorrenze come i compleanni, con dolci e torte fatte in casa dalle mamme.
Ripeto: in Passato.
Oggi più che sulla genuinità di un prodotto casalingo, ci si sofferma sulla sua salubrità e nel farlo ci si rifà alle normative che regolano la sicurezza alimentare a scuola. Scopriamone di più.
Normativa cibo nelle scuole: vietato portare cibi fatti in casa
Negli ultimi anni l'Italia ha dovuto uniformarsi alla normativa europea, il Regolamento UE n. 852/2004 relativo all'igiene sui prodotti alimentari, chiamato anche "legislazione alimentare".
Per tale ragione è tassativamente vietato introdurre a scuola dolci o alimenti fatti in casa e non confezionati, almeno non se l'intento è la consumazione collettiva.
Chiariamo che questo non significa che nessun bambino potrà portare in classe la merenda preparata dalle mamme, ad essere vietata è esclusivamente la condivisione di essa con i compagni.
Anche se questo ha fatto storcere il muso a numerosissimi amanti del cibo sano e genuino e del KM 0, è innegabile che questo divieto nasce dall'esigenza di tutelare la salute dei bambini.
La normativa europea ha decretato che, siccome le cucine casalinghe non sono soggette ad un vero e proprio piano di autocontrollo alimentare, non si avrà mai la certezza che un dolce o un qualsiasi alimento preparato in casa sia stato realizzato prestando l'attenzione, necessaria per legge, alla sanificazione degli ambienti dai germi e dai batteri che potrebbero essere causa di contaminazione.
Tale normativa è stata pensata ed emanata anche in funzione di un altro fattore determinante: l'aumento delle intolleranze e delle allergie alimentari, tra cui la celiachia ad esempio.
Un bambino che ingerisce un alimento che contiene un particolare allergene a cui lui è intollerante potrebbe manifestare attacchi allergici sotto forma di shock anafilattico, difficoltà respiratorie, e nei casi peggiori purtroppo può condurre anche alla morte.
Per questa ragione nelle scuole italiane è severamente, e secondo noi di Universo Scuola anche giustamente, proibita l'introduzione di cibo artigianale a scuola per utilizzo collettivo, e in generale di alimenti di cui non si può risalire alla provenienza o alle proprietà degli ingredienti presenti, le modalità di conservazione e altri fattori determinanti per la sicurezza alimentare.
Commenti
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Silvia Marinelli
22/10/2020 - 20:46
Le maestre possono dare ai bimbi caramelle? le mamme possono portare a scuola caramelle da dare ai bimbi? vorrei capire se cibi che non rientrano nel piano alimentare della mensa possono entrare a scuola ed essere somministrati ai bimbi grazie
RispondiRedazione Universo Scuola 26/10/2020 - 16:50Salve, ai sensi della normativa, a scuola è proibita l'introduzione di cibo artigianale a scuola per utilizzo collettivo e di alimenti di cui non si può risalire alla provenienza o alle proprietà degli ingredienti presenti, le modalità di conservazione e altri fattori determinanti per la sicurezza alimentare. le caramelle rientrano nella categorie di cibi confezionati, di conseguenza, dovrebbe essere possibile distribuirle ai bambini
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Silvia Mari
05/12/2019 - 10:32
Ciò privilegia il cibo spazzatura. evviva le merendine. quelle si che fanno bene. soprattutto la plastica che le confeziona. ormai siamo al delirio
RispondiRedazione Universo Scuola 09/12/2019 - 17:52Attenzione, il divieto fa riferimento ad alimenti fatti in casa e non confezionati destinati alla consumazione collettiva, nessuno vieta ad un genitore di preparare la sana merenda casalinga al figlio. tuttavia, a livello europeo, la preparazione/manipolazione/somministrazione di alimenti al pubblico è soggetta a norme ben precise che richiedono che gli alimenti in questione abbiano certe caratteristiche (un'etichettatura che indichi gli ingredienti e gli eventuali allergeni presenti per esempio). il mio modesto parere è che questo provvedimento è stato emanato per sostenere le multinazionali delle merendine, la plastica o il junk food in generale bensì per tutelare, seppur in modo restrittivo e rigido, la salute degli alunni e di garantire la tracciabilità degli alimenti che la scuola si prende la responsabilità di somministrare loro.
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Cinzia
02/04/2019 - 18:57
Se per festeggiare si portano prodotti confezionati da negozio è possibile introdurli a scuola??
RispondiRedazione Universo Scuola 04/04/2019 - 12:51In teoria se rispettano tutte le norme haccp si
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Cristiana Origo
11/03/2019 - 23:44
Il regolamento 852/2004 si riferisce al sistema haccp pertanto non solo il cibo casalingo non può essere introdotto oppure anche la somministrazione di cibi e bevande da parte di docenti non in possesso di attestato haccp?
RispondiRedazione Universo Scuola 12/03/2019 - 09:30Il regolamento prevede che la somministrazione di alimenti al pubblico (alunni in questo caso) venga effettuata da personale dovutamente formato sulla materia dell'haccp e di conseguenza in possesso di conoscenze e competenze tali da permettergli di evitare o ridurre al minimo tutti gli eventuali rischi del caso.