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Frassinetti propone di rimettere i voti a scuola primaria. Studenti troppo coccolati. I docenti devono tornare a poter giudicare senza ansia. La proposta. it-IT Editoriale 2023-07-07T14:36:38+02:00
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Frassinetti: “Tornare ai voti numerici alla scuola primaria”. La proposta della sottosegretaria all’Istruzione

Frassinetti propone di rimettere i voti a scuola primaria. Studenti troppo coccolati. I docenti devono tornare a poter giudicare senza ansia. La proposta.

Simone Esposito
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La sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti propone di reintrodurre i voti numerici alla scuola primaria. Nonostante si parli sempre più di una scuola senza voti e di una pedagogia che rompa con il passato, Frassinetti propone quindi un ritorno al passato. Secondo la sottosegretaria, questo sarebbe un modo per valorizzare i docenti, la cui professionalità è sempre più minata dagli atti di violenza degli studenti e dalle intromissioni dei genitori

 

Studenti troppo coccolati. Tornare ai voti numerici 

Paola Frassinetti è intervenuta a Fenix “Lo chiameremo futuro”, evento targato Gioventù Nazionale, organizzato a Roma da Fratelli d’Italia. La sua proposta di introdurre nuovamente il voto numerico alle primarie è già sul tavolo del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Il ritorno del voto donerebbe nuova autorevolezza ai docenti. Secondo Frassinetti infatti si è giunti al paradosso secondo il quale un professore non può più dare voti agli studenti per non generare in essi ansia ed evitare episodi di violenza o bullismo, come accaduto di recente a Rovigo o Abbiategrasso.

Secondo la visione di Frassinetti, la scuola non può garantire il suo ruolo educante se, per fronteggiare il disagio degli studenti, deve rinunciare al voto per evitare che insorga l’ansia. I ragazzi non vanno trattati come soggetti problematici da inserire in un contesto fatto da “Buonismo e coccole”.

La ritrovata autorevolezza del docente, che si manifesterebbe con il ritorno della valutazione numerica alla scuola primaria, scongiurerebbe anche che l’esito degli studi sia determinato dal “Portafoglio dei genitori”. Una misura che, in definitiva, esalterebbe il concetto di merito più volte rimarcato dal ministro Valditara e che renderebbe nuovamente la scuola un ascensore sociale, come da sempre è nel DNA della destra.

Un ritorno al passato

La valutazione numerica alle scuole elementari segnerebbe un netto ritorno al passato. Con l’abrogazione dell’articolo 1 comma 2 bis del DL/2020 si tornerebbe infatti ai tempi dell’ex ministra dell’Istruzione Maria Stella Gelmini nel 2008. Si ricorda a questo proposito che le valutazioni con giudizio erano invece state introdotte dalla ministra Lucia Azzolina nel 2020.

La linea di pensiero della sottosegretaria Frassinetti appare dunque in controtendenza, sia con lo stato attuale delle cose che con il recente dibattito sulla scuola: inclusività e maggiore considerazione dell’aspetto emotivo degli studenti, hanno infatti assunto un’importanza sempre maggiore negli ultimi anni.

Bisogna inoltre considerare con attenzione quanto realmente il problema della votazione possa davvero influire sull’aumento di episodi di violenza e bullismo. Alla base di essi sottendono infatti molte altre cause legate non solo al contesto scolastico-pedagogico, ma anche a quello socio-economico.

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