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Il nuovo governo presieduto da Giorgia Meloni presenta le nuove misure anti-Covid. Discontinuità con il precedente governo. Cosa succederà a scuola? it-IT Editoriale 2022-11-02T13:02:06+01:00
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Governo Meloni: nuove misure anti-Covid. Cosa può cambiare a scuola.

Il nuovo governo presieduto da Giorgia Meloni presenta le nuove misure anti-Covid. Discontinuità con il precedente governo. Cosa succederà a scuola?

Redazione Universo Scuola
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Durante il primo Consiglio dei ministri del nuovo governo di destra presieduto da Giorgia Meloni, sono state discusse le nuove norme anti-Covid. La volontà del premier è chiara: segnare una netta discontinuità con l'operato del governo precedente.

I cambiamenti principali riguardano il reintegro del personale sanitario sospeso per non avere adempiuto al precedente obbligo vaccinale. Quest'ultima norma non sarà inoltre più obbligatoria per chi lavora nelle strutture sanitarie.

Prevenzione anti-covid: cosa cambia con il governo Meloni

La reintegrazione del personale sanitario precedentemente non vaccinato e la conseguente sospensione dell'obbligo vaccinale negli ospedali e in tutte le strutture sanitarie è per Giorgia Meloni un provvedimento necessario a fronteggiare il problema della carenza organico: saranno infatti circa 4mila i professionisti che torneranno al lavoro.

La bozza di decreto legge va infatti a modificare la legge n.44 del 2021 che prevedeva l'obbligo vaccinale per operatori sanitari, sociosanitari e socioassistenziali, farmacisti e para farmacisti, nel pubblico e nel privato. L'obbligo era inizialmente previsto fino al 31 dicembre 2022.

Il primo ministro ha inoltre comunicato che la rottura con le norme del precedente governo è legata alla natura ideologica dei loro provvedimenti: Meloni ha infatti affermato che le nuove disposizioni si basano su un'evidenza scientifica, grazie alle competenze del nuovo Ministro dell'Istruzione. L'Italia sarebbe inoltre stata uno dei paesi con le norme più restrittive ma contemporaneamente con i tassi di letalità e mortalità tra i più alti. Da qui l'esigenza di cambiare le carte per il futuro.

Rimane invece l'obbligo di mascherina all'interno degli ospedali, grazie alla proroga della corrispettiva norma. Fa invece discutere la sanatoria delle multe per gli over-50 che non si erano vaccinati in precedenza.

Cambia anche l'aspetto comunicativo: il bollettino Covid sarà infatti non più giornaliero, ma settimanale, con la pubblicazione prevista ogni venerdì. Si attende ancora invece di capire che ne sarà del Green Pass. La certificazione verde rimane infatti ancora valida per chi entra nelle strutture sanitarie fino al 31 dicembre 2022, data dell'ultima scadenza, ma il nuovo governo non si è ancora pronunciato riguardo alle intenzioni future.

Scuola, lavoro e isolamento: cosa cambia con il governo Meloni

I cambiamenti per la scuola si collegano alle norme che vanno a disciplinare i comportamenti anti-Covid da tenere sul posto di lavoro, oltre che alle regole sull'isolamento. Partendo da quest'ultimo, il ministro della Salute Schillaci ha dichiarato che si sta lavorando alla riduzione dell'isolamento domiciliare di cinque giorni. Nel sottolineare come ogni decisione sarà presa nel pieno interesse dei pazienti, Schillaci ha precisato che l'eventuale cambiamento del provvedimento dipenderà dall'esito delle riunioni scientifiche con l'ISS, l'Aifa e tutti gli esperti che partecipano al dibattito.

Un'ipotesi è che l'isolamento possa scendere a soli tre giorni: un soggetto positivo a Omicron ad esempio è contagioso due giorni prima dei sintomi e tre giorni dopo gli stessi. I cinque giorni previsti scattano però a partire dal tampone; quindi, avrebbe senso diminuire il periodo di due giorni per andare incontro al paziente. Ovviamente rimane fondamentale il buonsenso di tutti: in presenza di sintomi è meglio rimanere a casa e salvaguardare sé stessi e gli altri.

Sul posto di lavoro rimarrà invece tutto com'è, almeno fino al 4 novembre, giorno durante il quale è prevista una ridiscussione delle norme: niente obbligo di mascherina dunque (abolito il 30 giugno dal precedente governo), ma un utilizzo dei dispositivi di sicurezza legato solo a particolari condizioni di rischio.

L'obiettivo per la scuola è analogamente quello di garantire a studenti e professionisti dell'istruzione lo svolgimento regolare dell'attività didattica senza ricorrere alla protezione delle mascherine, in linea con quanto sta già accadendo negli uffici e sui mezzi pubblici.

La lotta al Covid negli istituti scolatici sarà inoltre supportata dalla ventilazione meccanica nelle aule. Anche da questo punto di vista, si attendono novità, dato che il nuovo esecutivo sta lavorando su un piano d'azione.

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