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Approda oggi alla Camera dei Deputati il disegno di legge sullo Ius Scholae: cosa prevede il testo, fra le divisioni della maggioranza di Governo e le polemiche a destra. it-IT Editoriale 2022-06-29T12:04:42+02:00
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Ius Scholae oggi alla Camera: la maggioranza si spacca, fra polemiche e ostruzionismo della destra

Approda oggi alla Camera dei Deputati il disegno di legge sullo Ius Scholae: cosa prevede il testo, fra le divisioni della maggioranza di Governo e le polemiche a destra.

Redazione Universo Scuola
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Dopo l'approvazione in commissione Affari Costituzionali, la legge sulla cittadinanza che tutti conosciamo come Ius Scholae approda oggi 29 giugno alla Camera dei Deputati. Durante l'esame in commissione, la maggioranza che sostiene il Governo Draghi si è divisa. Da una parte stanno Partito Democratico, M5S, Liberi e Uguali e Italia Viva, ovvero il centro e il centrosinistra. Dall'altra parte, invece, Lega e Fratelli D'Italia con un'ulteriore divisione anche in Forza Italia. Cos'è che rende questo disegno di legge così controverso e qual è l'iter che dovrà affrontare in Parlamento?

Importanza dell'istruzione scolastica: cosa prevede lo Ius Scholae?

La proposta dello Ius Scholae segue al fallimento dello Ius Soli e vuol aggiungersi alla normativa attualmente vigente dello Ius Sanguinis. Chiariamo in modo sintetico i tre termini:

  • Ius Sanguinis consente l'acquisizione della cittadinanza da parte di un soggetto soltanto se uno dei due genitori è già in possesso della cittadinanza;
  • Ius Soli, disegno di legge che permetteva l'acquisizione della cittadinanza ai nati sul territorio italiano, che poi è stato affossato in Parlamento;
  • Ius Scholae, una proposta che vuole riconoscere il ruolo della scuola nel processo di ottenimento della cittadinanza.

Nello specifico, la proposta che oggi approda alla Camera dei Deputati prevede la possibilità di chiedere la cittadinanza dopo aver frequentato almeno 5 anni di scuola. A essere interessati dalla legge sono quasi un milione e mezzo di ragazzi sotto i 18 anni nati in Italia o arrivati entro il compimento dei 12 anni.

Ius Scholae valorizza il ruolo della scuola: le parole del relatore M5S

Si arriva finalmente alla discussione in aula, sostiene il presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera Giuseppe Brescia (M5S), che è anche il relatore della legge.
Secondo il deputato:
"Lo Ius Scholae è una risposta pragmatica e semplice a una richiesta di cambiamento diffusa. Non toglie nulla a nessuno, ma aggiunge e crea le condizioni per una società più inclusiva e giusta. Valorizza il ruolo della scuola e dei nostri insegnanti e tiene insieme diritti e doveri."ì
Da questo punto di vista, il disegno di legge può iniziare a ripagare un debito con migliaia di ragazzi - continua Brescia - che si sentono italiani ma non lo sono per lo Stato.

Particolare apprezzamento per la proposta ha manifestato l'assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Barbara Funari. In una città che ha oltre il 13% di minori che attendono la cittadinanza, lo Ius Scholae rappresenta un deciso e dovuto passo avanti.

Cercheremo di bloccare o ritardare il provvedimento: la posizione della Lega

Che il centrodestra fosse contro il provvedimento - dopo le fake news sullo Ius Soli e le continue polemiche sullo Ius Scholae - era preventivabile.

Nella seduta della commissione Affari Costituzionali, Lega e Fratelli D'Italia hanno votato contro, mentre Forza Italia si è divisa: Annagrazia Calabria contro, Renata Polverini a Favore.

Ma già la discussione in commissione aveva visto una continua pratica di ostruzionismo. Si era parlato molto degli emendamenti che volevano introdurre un esame su sagre locali e canzoni popolari per poter ottenere la cittadinanza.

Igor Iezzi della Lega ammette:
"Abbiamo fatto slittare di un mese e mezzo lo Ius Scholae, cercheremo di ritardarlo ancora se proprio non riusciamo a bloccarloD'altronde, con Giorgia Meloni che definisce il DDL come uno Ius Soli mascherato, il margine per il dialogo non è particolarmente ampio.

Allo stesso tempo, la discussione alla Camera dei Deputati si inscrive in un periodo instabile per il Governo, dove le agende dei partiti si mescolano con la campagna elettorale e con la crisi che il M5S sta attraversando dal voto alle amministrative.

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