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La Russa propone una mini-naja per imparare l'amore per la patria e il senso civico. In cambio un vantaggio nel campo dell'istruzione. L'idea fa discutere. it-IT Editoriale 2022-12-12T12:05:41+01:00
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La Russa propone una mini-naja: servizio militare volontario di 40 giorni in cambio di punti per la maturità o alla laurea

La Russa propone una mini-naja per imparare l'amore per la patria e il senso civico. In cambio un vantaggio nel campo dell'istruzione. L'idea fa discutere.

Redazione Universo Scuola
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Nuova idea della destra: il presidente del Senato La Russa propone una mini-naja di 40 giorni. Il suo scopo? Trasmettere ai giovani il senso di amore per la patria e fare emergere il loro senso civico. I giovani che aderiranno, su base volontaria, alla proposta potrebbero vedersi premiati con un bonus nel campo dell'istruzione o del lavoro: si parla infatti di incentivi come punti per la maturità, per la laurea o addirittura nei concorsi pubblici. La proposta fa discutere: è questa l'Italia del merito voluta dal ministro Valditara?

Mini-naja da 40 giorni: in cosa consiste la proposta del presidente La Russa

L'idea della mini-naja proposta da La Russa non è niente di nuovo: già nel 2010, come ministro della difesa del Governo Berlusconi, aveva infatti istituito "Allenati per la vita", in accordo con l'allora ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.

Il progetto prevedeva una formazione teorica in classe, da svolgere durante l'ora di "Cittadinanza e costituzione" seguita da una pratica sul campo. I giovani avrebbero gareggiato in squadre, sfidandosi e seguendo lezioni di arrampicata, nuoto, tiro con l'arco e pistola (ad aria compressa) e imparando nozioni di primo soccorso.

Anche Matteo Salvini non ha mai nascosto la sua nostalgia per i cari vecchi tempi in cui i giovani apprendevano la disciplina tramite il servizio militare: un anno in caserma per imparare disciplina e rispetto per le regole, per una società migliore.

Ecco dunque che La Russa torna alla carica. Un mini-servizio militare di 40 giorni, ma con numeri che possano garantire un'ampia partecipazione, tra gli Alpini o presso altri corpi dell'esercito. Lo spirito dell'iniziativa è quello di temprare la disciplina dei giovani, farli innamorare della patria e far sì che la aiutino in maniera concreta.

La mini-naja desiderata da La Russa incarna pienamente la società immaginata dalla destra, dove l'ordine viene da una rigida educazione militare basata su gerarchia e disciplina. Un'idea che però stride con quella scuola "Affettuosa", basata su dialogo e inclusività di cui si è tanto parlato negli ultimi anni.

Una proposta che appare onestamente fuori tempo, che rimette in campo uno Stato educatore attraverso la disciplina militare. Davvero l'unico modo per imparare il senso civico è tornare alla rigida educazione militaresca? Che risposte potrebbe dare una cosa del genere alle grandi sfide della contemporaneità?

Mini-naja e merito: quali vantaggi per gli studenti?

Di fatto, esiste già adesso la possibilità di servire l'esercito per un breve periodo. La proposta di La Russa andrebbe però a estendere il periodo di addestramento da 21 a 40 giorni (durata dell'originale addestramento militare). La mini-naja che il presidente del Senato vorrebbe introdurre andrebbe incontro alle esigenze delle forze armate, ma avrebbe dei benefici concreti anche per gli studenti, da spendere nella loro carriera formativa e professionale.

La Russa pensa a incentivi quali punti bonus per la maturità o per la laurea, ma anche un punteggio aggiuntivo in caso di concorsi pubblici. I benefit dovrebbero passare chiaramente in secondo piano rispetto alla sincera voglia dei giovani di aiutare la patria, ma sarebbe davvero così?

Dopo tanto parlare da parte del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, viene però da pensare se è davvero questa l'idea di merito tanto sbandierata. È davvero auspicabile una situazione in cui 40 giorni di servizio militare si possono tradurre in vantaggi tangibili per gli studenti, in base ad un'attività non adatta a tutti?

La sinistra non ci sta: un passo indietro e un colpo alla cultura

Come prevedibile, l'opposizione è insorta contro la proposta di La Russa. Daniela Ruffino di Azione è andata subito al cuore del problema:
"Grave che si voglia incentivare la mini-naja concedendo crediti scolastici per il diploma di maturità o addirittura per la laurea. Un medico o un ingegnere mediocri diventeranno più bravi con i crediti maturati in 40 giorni di naja? E il ministero dell'Istruzione e del merito davvero può sostenere che il merito di uno studente si accresce facendo la mini-naja?" Ilenia Malavasi del PD mette invece in luce la totale noncuranza del governo, in sede di legge di Bilancio, verso cultura, scuola e istruzione. Fa specie vedere come si punti a eliminare il bonus cultura 18 app e poi si pensi contemporaneamente a valorizzare i giovani con un servizio militare volontario, ma con benefit.

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