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Nuove misure per l'istruzione, arrivano le dichiarazioni del ministro Bianchi: i commenti e le critiche su carta del docente, diritto di ricongiungimento, ATA e covid it-IT Editoriale 2021-11-08T13:09:08+01:00
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Legge di Bilancio 2022, il ministro Bianchi annuncia misure importanti per la scuola

Nuove misure per l'istruzione, arrivano le dichiarazioni del ministro Bianchi: i commenti e le critiche su carta del docente, diritto di ricongiungimento, ATA e covid

Redazione Universo Scuola
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Il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi ha annunciato l'introduzione di diverse e importanti misure destinate all'istruzione: "In Consiglio dei Ministri - scrive su un post pubblicato sul proprio profilo Facebook - abbiamo approvato importanti misure che riguardano anche il mondo dell'istruzione".

Dall'educazione motoria alla primaria ai fondi economici

Il primo traguardo raggiunto, secondo Bianchi, riguarda l'introduzione dell'educazione motoria nella scuola primaria, ritenuta dallo stesso "un passo avanti importantissimo, atteso da tempo". E aggiunge: "Con questa misura mettiamo al centro il benessere psico-fisico di bambine e bambini e il loro diritto a una crescita sana".

Successivamente, il ministro si focalizza sugli incentivi economici destinati alle strutture e al corpo docenti:
"Abbiamo costituito - prosegue il ministro - un fondo strutturale che, a partire dal 2022, stanzia, a regime, 260 milioni per la valorizzazione della professione docente. Vale a dire che solo nei prossimi cinque anni avremo 1 miliardo e 300 milioni da investire nella professionalità dei nostri insegnanti. Abbiamo prolungato, fino al termine delle lezioni, i contratti dei docenti in più previsti per l'emergenza, che costituiscono un'importante risorsa".Ma non solo, dato che uno degli obiettivi principali prevede la rivalutazione degli istituti partendo dai nidi e dalle scuole per l'infanzia: "Ci saranno 40 milioni aggiuntivi per il fondo di funzionamento delle scuole, mentre il fondo unico per l'edilizia scolastica è stato aumentato di 200 milioni. Prevediamo oltre 1 miliardo per il funzionamento di nidi e scuole dell 'infanzia, risorse molto attese anche dai Comuni. Il nostro impegno va avanti. Al Ministero stiamo lavorando rapidamente all'attuazione del Pnrr. Abbiamo risorse e riforme importanti in campo. La scuola resta al centro".

I commenti alle dichiarazioni di Bianchi

Il post del ministro dell'istruzione non è di certo passato inosservato, anzi, ha scatenato una serie di commenti che hanno toccato gli argomenti più variegati. Innanzitutto, gli è stato ricordato come da diversi anni migliaia di docenti siano bloccati fuori provincia o fuori regione di residenza, nonostante il diritto di ricongiungimento; in merito si è espressa Margherita Stimolo, del Coordinamento Nazionale Docenti Abilitati: "I vincoli rimangono, Ministro, e per i vincolati dal 2020 in poi niente mobilità annuale. Per di più anche il vincolo per i neotrasferiti anche su scelta sintetica. Questo è il suo modo di rispettare il benessere psicofisico dei suoi docenti?".
Da parte sua, anche il personale ATA ha voluto esprimere la propria opinione. Tra i commenti spicca il seguente:"Se i docenti covid sono importanti, gli ATA sono supereroi? Non sarebbe il caso di prorogare anche i loro contratti vista l'urgenza di collaboratori e la necessità di tecnici e amministrativi, dato che da quando esistono i posti covid in molte regioni non si parla più di posti in deroga? O forse c'è il rischio concreto di tornare almeno in parte alla DAD e pensate di non avere bisogno di personale ATA aggiuntivo?".
Ampiamente criticata anche l'idea di una possibile abolizione della Carta del Docente a partire da settembre 2022: "Ministro, come al solito ci state prendendo in giro. Perché ci togliete la Carta Docente? In un momento come questo in cui i docenti hanno fatto di tutto per riuscire a formare le nuove generazioni anche con la DAD vista la pandemia in atto e lei ed i suoi amici, cosa fate? Invece di premiarci ci togliete la carta del docente. Bel ringraziamento. Complimenti per il solito teatrino e i soliti tagli alla scuola!".
Non si è fatta attendere neanche la risposta dell'Organizzazione libera degli insegnanti laureati in SFP: "Ottimo soprattutto perché Scienze della Formazione Primaria dà già l'abilitazione in tal senso. Ma perché informarsi su questo corso di laurea se si possono sperperare i soldi degli italiani per cose non necessarie. E meno male che criticava i banchi a rotelle…".
Forse più una frecciatina, che una vera e propria risposta. Ma anche in questo caso, solo il tempo riuscirà a dare tutte le delucidazioni del caso.

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