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Procedono a rilento i lavori per l'approvazione della legge di bilancio 2023: fra gli emendamenti da esaminare, anche le modifiche al Bonus 18 App e all'edilizia scolastica. it-IT Editoriale 2022-12-20T11:49:49+01:00
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Legge di bilancio 2023 in Aula: emendamenti su Bonus 18 App, Scuola di Alta Formazione ed edilizia scolastica

Procedono a rilento i lavori per l'approvazione della legge di bilancio 2023: fra gli emendamenti da esaminare, anche le modifiche al Bonus 18 App e all'edilizia scolastica.

Redazione Universo Scuola
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Tempi ancora più stretti per l'approvazione della legge di bilancio con le novità che riguardano anche il settore istruzione. L'esame degli emendamenti in Commissione bilancio della Camera procede a rilento ed è ancora lontana una mediazione fra maggioranza e opposizione.

Nel caos di questi ultimi giorni di dicembre, emergono però alcune proposte sulla scuola che andrebbero a modificare le poche novità previste dalla legge di bilancio.

Ancora 800 emendamenti da esaminare: in ritardo i lavori sulla legge di bilancio

Iniziata nel pomeriggio di lunedì 19 dicembre, la riunione della Commissione bilancio della Camera ha portato ben poche novità. Si tratta di una situazione abbastanza complicata, dal momento che l'inizio del passaggio in Parlamento è previsto per mercoledì 21 dicembre.

Le poche certezze che arrivano dall'aula parlano di:

  • 420 emendamenti accantonati;
  • 10 emendamenti ritirati;
  • 100 emendamenti dell'opposizione respinti al voto;
  • 800 emendamenti ancora da esaminare, fra quelli presentati dalla maggioranza e quelli che non sono stati ancora depositati.

Inoltre, sembra essere diminuito il fondo destinato alle proposte di revisione da parte del Parlamento, che adesso è di circa 200 milioni di euro.

Il nuovo bonus per i diciottenni: al vaglio il raddoppio per chi esce con 100 alla maturità

Nonostante i ritardi dei lavori in Commissione bilancio, ci sono alcune novità sulla questione del bonus dei diciottenni. Dapprima si pensava che il Governo Meloni volesse cancellare il Bonus 18, poi che volesse modificarlo in base al reddito, decisione criticata dal mondo della cultura e dell'editoria.

Le ultime notizie in tal senso parlano di una rimodulazione del nuovo bonus cultura, a partire dal nome: non più 18 App ma CartaG.

La nuova formulazione è contenuta in un emendamento presentato dalla maggioranza e prevede l'erogazione del bonus ai neo diciottenni che hanno uno dei seguenti requisiti:

  • ISEE familiare fino a 35 mila euro;
  • aver conseguito il voto massimo, 100, all'esame di maturità.

Inoltre, dovrà essere valutata la sussistenza delle coperture per raddoppiare il bonus CartaG da 500 euro per tutti i neo diciottenni che rientrano in entrambi i requisiti, quello dell'ISEE e quello del merito.

Se approvata, la modifica al Bonus 18 App porterà anche a una definizione dei settori culturali di applicazione e alle sanzioni per gli esercenti che si prestassero a eventuali truffe.

Scuola di Alta Formazione ed edilizia scolastica: gli emendamenti della maggioranza

Bocciati i 100 emendamenti presentati dall'opposizione al voto in Commissione, sembra che la scuola sia oggetto di due emendamenti presentati dalla maggioranza di governo.

Il primo è un emendamento all'art. 98 della legge di bilancio e riguarda la Scuola di Alta Formazione. L'obiettivo in questo caso è quello di conseguire gli obiettivi fissati del PNRR e quindi definire le tempistiche di adozione dei decreti attuativi riguardanti la Scuola di Alta Formazione. Inoltre, la modifica vuole rafforzare i percorsi di orientamento e renderli un elemento strutturale della riforma.

Il secondo emendamento intende modificare l'art. 138 della legge di bilancio sull'edilizia scolastica. Le novità riguardano una semplificazione amministrativa e un'accelerazione attuativa per gli enti locali.

Nello specifico, si prevede per gli enti locali beneficiari l'uso delle economie di gara derivanti dai ribassi d'asta per interventi di edilizia scolastica che sono già stati autorizzati ma sono confluiti fra i progetti del PNRR.

Al contrario di quanto avevamo auspicato, non sono al momento ammesse proposte di emendamento riguardanti l'organico covid, il dimensionamento e la mobilità.

Da mercoledì si vota alla Camera la legge di bilancio, settimana prossima al Senato

Pur mantenendo una dialettica sulle proposte e sulle modifiche alla legge di bilancio, le dinamiche parlamentari tradiscono una certa tensione per i tempi stretti di approvazione della manovra 2023. Da una parte, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani si concentra sul contrasto al caro energia:
"Questa è la manovra delle bollette. Con realismo abbiamo investito 21 miliardi per famiglie e imprese, due terzi di tutto quello che abbiamo a disposizione. Sul resto possiamo discutere e anche modificare l'approccio iniziale, purché non dimentichiamo che il tema fondamentale è il caro energia"Dall'altra parte, però, le opposizioni non ci stanno e non intendono fare sconti al Governo Meloni sulla base delle tempistiche ormai risicate. Il deputato di Azione-Italia Viva Luigi Marattin accusa:
"Nessun emendamento è stato approvato. È la prima volta nella storia della Repubblica che si arriva al 20 dicembre senza emendamenti approvati, con 420 emendamenti accantonati. Mai una situazione del genere. Dal governo grande arroganza e approssimazione"Sebbene si possa riscontrare una vena di critica ideologica nelle sue parole, l'Onorevole Marattin potrebbe non avere tutti i torti. La Commissione bilancio dovrebbe infatti dare il mandato al relatore entro le 14 di martedì 20 dicembre, in modo da avviare l'esame del testo emendato per mercoledì 21 dicembre alle 13 e votazione generale dalle 16 in poi. Si può dare per scontato il ricorso al voto di fiducia, mezzo parlamentare per accelerare i tempi e garantire l'approvazione del testo.

Se questi sono i tempi attesi, si presume il passaggio al Senato fra il 27 e il 29 dicembre, giusto in tempo per la fine dell'anno.

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