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Nuovo CCNL scuola, finalmente le riunioni collegiali a distanza: normativa e precedenti

Il nuovo CCNL scuola prevede la possibilità di svolgere a distanza le riunioni degli organi collegiali, ma con alcuni limiti: vediamo la normativa vigente, i precedenti e lo stato attuale della scuola.

Gianmarco Bonomo
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Il nuovo CCNL scuola prevede alcune novità che vanno oltre la semplice questione economica degli aumenti di retribuzione per il personale scolastico.

Oltre alla carriera alias dei dipendenti scolastici e alla nuova disciplina sulle assenze per le visite mediche del personale ATA, i cambiamenti riguardano anche le riunioni degli organi collegiali. Queste ultime potranno svolgersi anche a distanza, ma con alcuni limiti.

Riunioni degli organi collegiali a distanza: cosa dice il nuovo CCNL

A prevedere la possibilità di svolgere a distanza le riunioni collegiali è l’articolo 44 del nuovo contratto scuola. Al comma 6 dell’articolo, dedicato alle attività funzionali all’insegnamento, si legge infatti che

Con Regolamento d’Istituto è possibile prevedere lo svolgimento a distanza delle due ore di programmazione didattica collegiale prevista per i docenti della scuola primaria dall’art. 43 (Attività dei docenti), comma 5, e di alcune delle attività di cui al comma 3, lett. a) e b) del presente articolo che non rivestano carattere deliberativo

Al netto delle attività di programmazione didattica collegiale prevista per i docenti della scuola primaria, il dato principale è un altro. Non si possono infatti svolgere riunioni a distanza degli organi collegiali per attività che rivestono carattere deliberativo.

Per queste ultime interviene la seconda parte del comma 6, secondo cui sarà necessario attendere i criteri definiti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per poter svolgere in videoconferenza riunioni a carattere deliberativo. Si legge che:

con il medesimo strumento è possibile estendere lo svolgimento a distanza alle attività di cui al comma 3, lett. a) e b) che rivestono carattere deliberativo sulla base dei criteri definiti dal MIM, previo confronto di cui all’art. 30, comma 9, lett. a).

In pratica, i criteri saranno definiti dal Ministero, ma non prima di un confronto con i sindacati.

Attività degli organi collegiali da svolgere a distanza: quali sono?

Vediamo adesso quali sono le attività per le quali già l’ipotesi di CCNL scuola 2019-2021 prevede lo svolgimento a distanza delle riunioni collegiali. La prima che viene menzionata riguarda gli insegnanti della scuola primaria. Al comma 5 dell’articolo 43 si legge infatti:

Alle 22 ore settimanali di insegnamento stabilite per gli insegnanti della scuola primaria, vanno aggiunte 2 ore da dedicare, anche in modo flessibile e su base plurisettimanale, esclusivamente alla programmazione didattica da attuarsi in incontri collegiali dei docenti interessati, in tempi non coincidenti con l'orario delle lezioni.

Al comma 3 dell’articolo 44, invece, il nuovo contratto scuola parla delle attività funzionali all’insegnamento e, nello specifico, delle attività collegiali. Fanno parte di questo insieme le riunioni del collegio docenti, compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini e sull’andamento delle attività educative. Inoltre, l’insieme comprende anche attività collegiali quali i consigli di classe, interclasse, intersezione, inclusi i gruppi di lavoro operativo per l’inclusione.

Come abbiamo ricordato, sarà il Ministero dell’Istruzione e del Merito a stabilire i criteri per svolgere a distanza anche le riunioni degli organi collegiali con carattere deliberativo.

Riunioni collegiali a distanza: dal Testo Unico ai Decreti Covid, i precedenti

Di per sé, la nuova normativa recepisce alcune delle norme in vigore durante lo stato di emergenza per la pandemia. Già il DL n. 18/2020 stabiliva che

le sedute degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono svolgersi in videoconferenza, anche ove tale modalità non sia stata prevista negli atti regolamentari interni di cui all’articolo 40 del testo unico di cui al D.Lgs. n. 297/1994

Secondo il decreto di inizio pandemia, già il testo unico prevedeva la possibilità per le singole istituzioni scolastiche di regolamentare l’attività dei propri organi collegiali. Ciò vuol dire che già prima della pandemia era possibile svolgere le riunioni in videoconferenza, se previsto dal regolamento interno. Il decreto del 2020 estendeva poi la possibilità anche a tutte quelle istituzioni scolastiche che non avevano regole ad hoc.

Il nuovo CCNL scuola 2019-2021 recepisce quindi questa situazione e regola le attività per le quali è possibile prevedere lo svolgimento in videoconferenza. D’altronde, con la fine della pandemia e dello stato di emergenza, era necessario procedere a una nuova regolamentazione anche in questo senso.

Le scuole hanno già regolamenti per le riunioni a distanza

E proprio il rimando al precedente si nota nelle reazioni di alcuni Dirigenti Scolastici alla novità prevista dal contratto scuola.

Molti presidi sostengono che, già dal 2020, le riunioni venivano organizzate a distanza e anzi si è continuato anche a emergenza conclusa. A oggi, molte scuole si sono già dotate di un regolamento apposito, come sarà previsto peraltro dal nuovo CCNL, mentre altre si sono limitate alle riunioni non deliberative. Per esempio, il regolamento dell’Istituto Nautico di Genova e Camogli stabilisce:

Considerate le esperienze conseguenti la pandemia entro la quale si sono sperimentate le riunioni a distanza, [...] il Collegio dei Docenti stabilisce di delegare al Dirigente scolastico la decisione di organizzare le riunioni collegiali interamente in presenza, parzialmente in presenza (con forme di rotazione tra i presenti) o interamente a distanza a seconda di motivate condizioni

Per quanto riguarda le riunioni collegiali a carattere deliberativo, sono invece maggiori i dubbi, soprattutto nei casi in cui è previsto un voto segreto. In questo caso, sarà necessario attendere il confronto fra sindacati e MIM, con le conseguenti istruzioni operative.

Al momento, l’ipotesi di CCNL interviene su una materia in modo da fare un po’ di chiarezza nel vasto panorama scolastico dove le istituzioni, spesso lasciate a se stesse, si sono già organizzate per sopperire ai limiti e alle lungaggini della politica.

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Gianmarco Bonomo

Scrivo da sempre e, se contiamo anche i temi delle scuole elementari, anche da prima. Negli anni ho unito la mia passione per la scrittura a quella per i meccanismi della comunicazione, che ho tradotto nel mio lavoro di SEO Copywriter e autore in diversi campi. Mi piace approfondire le tematiche che riguardano il mondo della scuola e che vanno dai risvolti politici alla cultura, dagli approfondimenti normativi al racconto quotidiano delle novità scolastiche.

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