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Il punto della situazione sul Nuovo PEI. Come funziona la normativa per l’inclusione degli alunni con disabilità nelle classi italiane. Tutte le novità e le linee guida. it-IT Editoriale 2023-02-02T14:47:33+01:00
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Nuovo PEI e inclusione scolastica: tutte le novità per gli alunni con disabilità. Quali sono le linee guida

Il punto della situazione sul Nuovo PEI. Come funziona la normativa per l’inclusione degli alunni con disabilità nelle classi italiane. Tutte le novità e le linee guida.

Redazione Universo Scuola
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Il Nuovo PEI è un documento fondamentale per quanto riguarda la disciplina dell'inclusione scolastica. Il modello ha ricevuto alcune modifiche con il D.lgs 66/2017, che ha inoltre introdotto cambiamenti relativi ad altri aspetti del processo di inclusione.
Di seguito si può leggere una breve panoramica sul Nuovo PEI e sulle principali linee guida relative alle modalità di inclusione nelle classi di scuola, di ogni ordine e grado, di studenti con disabilità.

Riforma e nuovo PEI. Le linee guida per l'inclusione scolastica

Il decreto legislativo n. 66/2017, successivamente modificato dal D.lgs. n. 96/2019, ha visto, da parte del Ministero dell'Istruzione l'introduzione di una serie di nuove "Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107"

Il decreto è stato a sua volta integrato da un nuovo DM, il n.182/2020 che ha adottato il modello di nazionale di PEI (uno per ogni ordine e grado scolastico) e stabilito quali modalità seguire per assegnare le misure di sostegno agli alunni con disabilità.

Le linee guide per l'inclusione nelle scuole sono contenute nell'articolo 5, comma 6, del D.lgs. 66/2017. Esse definiscono:

  • I criteri, i contenuti e le modalità con cui redigere la certificazione delle disabilità in età evolutiva così da favorire l'inclusione scolastica. Questi procedimenti tengono conto della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD) e della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) dell'OMS;
  • Sempre in riferimento all'ICF dell'OMS, i criteri, i contenuti e le modalità con cui redigere il Profilo di funzionamento.

Si ricorda inoltre che il documento contenente le suddette linee guida è liberamente consultabile a questo link.

Nuovo Pei. Cosa cambia

Il Nuovo Pei presenta dunque degli aspetti introdotti con il D.lgs. 66/2017, al fine di garantire quanto espresso nelle linee guida, nonché una certa uniformità interpretativa e operativa su tutto il territorio nazionale.
Queste le principali novità:

  • Rivista la composizione della commissione medica per l'accertamento di disabilità in età evolutiva;
  • Nuovo momento accertativo e nuova modalità valutativa;
  • Ricorso al modello biopsicosociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF);
  • Predisposizione di una nuova documentazione a cura di INPS e Aziende sanitarie;
  • Redazione dei nuovi documenti tramite l'utilizzo di supporti informatici ai fini di uniformità e coerenza;
  • Riferimento alle due classificazioni internazionali dell'OMS;
  • Attenzione alla coesione tra la descrizione del funzionamento e le misure di sostegno individuali poi individuate nel PEI.

Commissione, accertamento e valutazione

Più nel dettaglio, la commissione è così composta:

  • Medico legale (in funzione di presidente);
  • Specialista in pediatria/neuropsichiatra infantile in coppia con uno specialista nella patologia specifica del soggetto;
  • Assistente specialistico/operatore sociale/psicologo in servizio presso strutture pubbliche quali ASL o INPS se è lo stesso istituto a compiere l'accertamento. Viceversa, sarà presente un medico INPS.
  • Il proprio medico di fiducia;
  • Un sanitario in rappresentanza di enti quali l' Associazione nazionale dei mutilati ed invalidi civili, l'Unione italiana ciechi, l'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza ai sordomuti e l'Associazione nazionale delle famiglie dei fanciulli ed adulti subnormali.

Il momento accertativo, ai fini dell'inclusione scolastica, di un individuo affetto da disabilità in età evolutiva va richiesto dai genitori. Non si sostituisce, ma integra la regolare valutazione diagnostica relativa all'invalidità o alla condizione di handicap (anche in caso di svantaggio sociale).

Riguarda tutti gli alunni dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di I grado, ma anche gli studenti della secondaria di II grado riconosciuti in situazione di handicap secondo l'art.3 commi 1 e 3 della legge 104/92. È necessaria per raccordare la condizione di handicap ai concreti "Accomodamenti ragionevoli", i quali vengono determinati analizzando l'interazione tra l'individuo e i suoi limiti e potenzialità e valutando la specificità del contesto reale (in termini di facilitatori o barriere).

La valutazione segue il modello biopsicosociale dell'ICF che in sintesi fornisce la cornice per fornire una descrizione e una definizione dell'interazione tra una persona con problemi di salute e il contesto, comprendente fattori ambientali e personali. Questo modello è inteso come il comune denominatore di tre processi sequenziali:

  1. Descrizione del funzionamento individuale;
  2. Accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva per garantire la migliore inclusione scolastica;
  3. Redazione del PEI

La documentazione

La redazione della documentazione relativa al Nuovo Pei è dicompetenza di Asp INPS. I documenti necessari sono tre:

  • Certificato medico diagnostico funzionale. Viene redatto dal SSN-ASL e accompagna l'accertamento della condizione di disabilità evolutiva ai fini dell'inclusione scolastica;
  • Verbale di accertamento della condizione scolastica, anche questo redatto dal SSN-ASL;
  • Profilo di funzionamento, redato da SSN- Unità di valutazione multidisciplinare, necessario a predisporre il PEI e il progetto individuale.

Secondo la riforma, i documenti sono prodotti tramite supporti informatici. Questo garantisce uniformità di forme e contenuto su tutto il territorio nazionale. Come detto in precedenza, tutto il processo di redazione dei documenti tiene sempre conto delle classificazioni ICD e ICF dell'OMS, in modo da rendere ogni singolo aspetto coerente con l'articolazione delle misure di sostegno e con la descrizione del funzionamento dello studente.

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