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Il parere del Consiglio di Stato sul nuovo Regolamento per le GPS non lascia adito a dubbi: molte le critiche e i punti da rivedere prima della pubblicazione. it-IT Editoriale 2022-05-04T16:45:47+02:00
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Nuovo regolamento GPS: il parere del Consiglio di Stato e le diverse critiche al testo

Il parere del Consiglio di Stato sul nuovo Regolamento per le GPS non lascia adito a dubbi: molte le critiche e i punti da rivedere prima della pubblicazione.

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A più di due mesi dal parere del CSPI, arriva anche il parere del Consiglio di Stato sul nuovo regolamento per l'aggiornamento delle GPS. Come previsto dal Ministero, infatti, le Graduatorie Provinciali per le Supplenze verranno aggiornate con ordinanza per gli A.S. 2022/2023 e 2023/2024, mentre dal 2025 entrerà in vigore il nuovo regolamento.

Dalla lettura del Consiglio di Stato, tuttavia, emergono diverse criticità che vale la pena analizzare più nello specifico.

Regolamento complesso e fitto di norme prescrittive: il parere del Consiglio di Stato

Sin dalla loro istituzione nel 2020, le GPS hanno risentito del contesto emergenziale della pandemia. Se una definizione tramite ordinanza ministeriale era allora un passo giustificato, c'è adesso l'esigenza di definire con un regolamento le procedure di aggiornamento delle GPS.

Anche per quest'anno, come abbiamo visto in diversi approfondimenti, l'aggiornamento delle graduatorie provinciali avverrà tramite un'ordinanza ministeriale.
Il Consiglio di Stato, a tale proposito, si chiede
"quale sia l'utilità "attuale e concreta di un Regolamento che non potrà entrare in vigore prima del 2025. Quindi, tenuto conto dell'estrema mutevolezza del quadro di riferimento, sarebbe più utile attendere una stabilizzazione del contesto per un successivo, più razionale, ritorno alla fonte regolamentare ordinaria."Insomma: se l'attuale situazione richiede un'ordinanza ministeriale, non ha senso pubblicare anche un regolamento che probabilmente dovrà poi subire cambiamenti, in vista della sua attuazione dal 2025.

Anche perché, rileva sempre il Consiglio di Stato, l'intento di snellire le procedure di conferimento delle supplenze mal si coniuga al fitto tessuto di regole prescrittive che formano l'attuale regolamento.

Ulteriore punto critico del nuovo testo, inoltre, è il demandare aspetti fondamentali ad altri provvedimenti esterni al Regolamento, come:

  • tabelle di valutazione dei titoli di accesso alle graduatorie;
  • titoli per l'attribuzione delle supplenze da graduatorie di istituto per l'insegnamento dell'inglese;
  • regolamentazione degli elenchi aggiuntivi alle GPS.

Per il Consiglio di Stato, almeno le tabelle di valutazione dei titoli dovrebbero far parte del Regolamento, così da garantire maggiori certezze al personale coinvolto.

Validità dell'anno in corso e valutazione del punteggio: le altre indicazioni del Consiglio di Stato

Effettiva "utilità" per un'entrata in vigore nel 2025, struttura fitta e prescrittiva, assenza delle tabelle di valutazione dei titoli: sono queste le tre critiche principali mosse dal Consiglio di Stato al nuovo Regolamento GPS.
Stando tuttavia alla bozza del testo, il Consiglio di Stato invita l'amministrazione a un'attenta riflessione su alcuni punti ugualmente importanti:

  • possibili conseguenze di una cancellazione della seconda fascia GPS da scuola primaria e scuola dell'infanzia;
  • tre annualità maturate sul sostegno per accedere alla seconda fascia sostegno, senza poter far valere l'anno in corso;
  • chiarimenti sulla possibilità dei candidati di conoscere, al momento della domanda, le sedi per le quali ci saranno disponibilità;
  • chiarimenti sulla possibilità di controllare o verificare il punteggio assegnato prima, e non dopo, l'approvazione delle graduatorie.

Il parere del Consiglio di Stato e le critiche dei sindacati

In tutti i casi che abbiamo appena visto, si tratta di osservazioni puntuali che entrano nel merito della questione dell'aggiornamento GPS. Sul nuovo Regolamento si è detto tanto, soprattutto nelle ultime settimane, e sindacati come FLC CGIL hanno appoggiato le critiche mosse dal Consiglio di Stato.

Nelle parole della Federazione dei Lavoratori della Cultura, le osservazioni fin qui espresse:
"sono tutte condivisibili e riprendono in tantissimi aspetti le stesse richieste che abbiamo fatto come sindacato. Questo dovrebbe spingere l'amministrazione a riflettere sui temi posti e a promuovere un nuovo confronto molto più approfondito e accurato sulle questioni sollevate.

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