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Ecco i cambiamenti e le modalità per il pensionamento dei lavoratori scolastici dopo l’ultimo Decreto Ministeriale e l’abolizione di quota 100. it-IT Editoriale 2021-10-04T12:51:53+02:00
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Pensioni scuola 2022: cosa cambia dopo il decreto del 1° Ottobre 2021. Scadenze, modalità e requisiti

Ecco i cambiamenti e le modalità per il pensionamento dei lavoratori scolastici dopo l’ultimo Decreto Ministeriale e l’abolizione di quota 100.

Redazione Universo Scuola
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Con il Decreto Ministeriale 294 del 1° Ottobre 2021 il Ministro dell'Istruzione ha fatto chiarezza su modalità e scadenze che andranno a regolare le richieste di pensionamento da parte di docenti, personale ATA e dirigenti scolastici.

L'abolizione di Quota 100, che smetterà di esistere ufficialmente a partire dal 1° gennaio 2022, cambia ulteriormente lo scenario per il personale scolastico, in attesa di capire quelli che saranno i provvedimenti governativi e le nuove eventuali misure previdenziali proposte.

È bene ricordare ad ogni modo che tutti i lavoratori che hanno già conseguito i requisiti necessari a rientrare tra gli aventi diritto al pensionamento tramite Quota 100, o che li conseguiranno entro la data limite del 31 dicembre 2021, potranno comunque usufruire della misura previdenziale nel corso del 2022. Questo accade secondo il principio della cristallizzazione del diritto, che garantisce ai contribuenti l'accesso ad una misura pensionistica anche dopo l'abolizione della stessa, a patto che i requisiti vengano raggiunti durante il periodo in cui essa era ancora in vigore.

Alla luce di tutti questi cambiamenti, ecco come richiedere il pensionamento per l'anno 2022.

Entro quando fare richiesta

Nel Decreto del 1°ottobre 2021 la data ultima per inviare la domanda di cessazione del servizio è stata fissata al 31 ottobre 2021. Questa scadenza riguarda il personale a tempo indeterminato docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola che vuole presentare domanda di cessazione per raggiungimento del massimo di servizio, di dimissioni volontarie, di trattenimento in servizio per il raggiungimento del minimo contributivo, con effetti dal 1°settembre 2022.

Rappresenta un'eccezione a quanto appena scritto la categoria dei dirigenti scolastici, che vede il proprio termine spostato in avanti, più precisamente al 28 febbraio 2022.

Sempre da decreto si precisa che queste date valgono anche come termine, ciascuna per le rispettive categorie di lavoratori, per presentare una eventuale domanda di revoca di una richiesta di cessazione di servizio, di dimissioni volontarie o di trattenimento in servizio precedentemente inviata.

Il 31 ottobre 2021 è anche la scadenza per coloro che volessero trasformare il proprio rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale così da richiedere la pensione anticipata.

Come fare richiesta

Tenendo bene a mente le date di scadenza appena elencate, è possibile presentare la propria richiesta di cessazione di servizio utilizzando il servizio POLIS- Istanze Online messo a disposizione dal Ministero dell'Istruzione.

Sono presenti due differenti tipi di Istanze:

  1. Con la prima istanza è possibile avviare una procedura di cessazione ordinaria.
  2. Con la seconda istanza è possibile invece richiedere il pensionamento tramite Quota 100 qualora in possesso dei requisiti richiesti

Si ricorda che qualora si avesse diritto alla pensione di vecchiaia d'ufficio non è necessario presentare domanda di pensionamento. Anche in questo caso va comunque regolarmente presentata la domanda di pensionamento all'INPS, per assicurarsi la liquidazione della pensione al 1° Settembre 2022.

Quali sono i requisiti

I requisiti necessari per andare in pensione nel 2022 cambiano a seconda della modalità pensionistica che spetta al lavoratore. Vediamo di seguito tutte le varianti e i rispettivi requisiti da rispettare.

Pensione di vecchiaia

Ai sensi dell' Art. 24, commi 6 e 7 della Legge n.214/2011 si può richiedere la pensione di vecchiaia avendo almeno 20 anni di contributi e i seguenti requisiti anagrafici:

  • Sia uomini che donne, 67 anni al 31 agosto 2022 (D'ufficio, senza domanda di cessazione servizio)
  • Sia uomini che donne, 67 anni al 31 dicembre 2022 (A domanda)

Per quanto riguarda coloro che svolgono un lavoro gravoso (attualmente docenti di scuola primaria e collaboratori scolastici) secondo l' Art. 1, commi da 147 a 153 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, una volta raggiunti i 30 anni di contributi, i requisiti sono invece i seguenti:

  • Sia uomini che donne, 66 anni e 7 mesi al 31 Agosto 2022 (D'ufficio, senza domanda di cessazione servizio)
  • Sia uomini che donne, 66 anni e 7 mesi al 31 Agosto 2022 (A domanda)

Pensione anticipata

Ai sensi dell'articolo 15 Decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4 convertito con modificazioni dalla L. 28 marzo 2019, n. 26 possono richiedere la pensione anticipata:

  • Le donne in possesso di un'anzianità contributiva minima di 41 anni e 10 mesi di al 31 dicembre 2022;
  • Gli uomini in possesso di un'anzianità contributiva minima di 42 anni e 10 mesi al 31 dicembre 2022.

Opzione donna

Ai sensi dell'art. 1 comma 9 della L. n. 243/2004, come declinata nella legge 26 del 2019 e 178/2020 art. 1 c.336 si può usufruire dell'opzione donna se:

  • Sono stato compiuti 58 anni entro il 31 dicembre 2020
  • Si è in possesso di un'anzianità contributiva minima di 35 anni al 31 dicembre 2020

Questa opzione pensionistica potrebbe andare incontro a variazioni legate alla Legge di bilancio 2022, di conseguenza i requisiti potrebbero cambiare.

Quota 100

Quota 100 non viene considerata come cessazione ordinaria. Ai sensi della L.26/2019 si può fare richiesta se:

  • Sono stati compiuti 62 al 31 dicembre 2021;
  • Si è in possesso di un'anzianità contributiva minima di 38 anni al 31 dicembre 2021.

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