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Varato il nuovo protocollo per la quarantena delle classi e del personale scolastico in caso di positività al virus: tempistiche dei tamponi e isolamento più lungo per i non vaccinati. it-IT Editoriale 2022-08-01T13:23:15+02:00
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Quarantena differenziata tra vaccinati e non vaccinati: varato il nuovo protocollo

Varato il nuovo protocollo per la quarantena delle classi e del personale scolastico in caso di positività al virus: tempistiche dei tamponi e isolamento più lungo per i non vaccinati.

Redazione Universo Scuola
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Durante un incontro del tavolo tecnico presenziato da membri del Ministero dell'Istruzione, del Ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità, è finalmente stato varato il documento riguardante le nuove indicazioni per la quarantena nelle scuole. La bozza, dal titolo "Indicazioni per l'individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da Sars Cov-2 in ambito scolastico", conferma alcune delle anticipazioni dei giorni scorsi sul protocollo da seguire. Vediamo in dettaglio cosa dice.

Quarantena diversificata e tamponi: cosa dice il nuovo protocollo

Secondo le nuove indicazioni e nel caso la ASL non possa intervenire, nei casi di positività al virus il Dirigente Scolastico e il Referente Covid dovranno:

  • verificare i contatti scolastici del contagiato;
  • nel caso abbiano avuto contatti nelle 48 ore precedenti ai primi sintomi, comunicare a studenti, genitori (per studenti minorenni) e insegnanti le disposizioni da seguire, compresa l'esecuzione di un tampone;
  • comunicare alla ASL le misure prese.

Per quanto riguarda il tampone, ne sono previsti due a distanza di cinque giorni l'uno dall'altro. Il numero dei casi rilevati sarà fondamentale per stabilire se la classe andrà in quarantena o no.

Un caso di positività al virus

Le disposizioni della nuova bozza prescrivono quindi un tampone da effettuare il prima possibile per i contatti di uno studente o un docente positivo. Con un risultato negativo, rientrano in classe e ne effettuano un altro dopo cinque giorni.

Ci sono qui le prime differenze fra vaccinati e non vaccinati, ma riguardano soltanto i docenti. Con uno studente positivo, infatti, gli insegnanti vaccinati possono fare il tampone ed eventualmente rientrare immediatamente in classe. Gli insegnanti non vaccinati devono:

  • fare il tampone il prima possibile;
  • andare in quarantena per 10 giorni, anche con risultato negativo;
  • fare un secondo tampone dopo i dieci giorni e, in caso, rientrare.

Quarantena per i non vaccinati con due positivi

Se in una classe si riscontrano due positivi al Covid, la distinzione fra vaccinati e non vaccinati riguarda adesso anche gli studenti. Chi ha ricevuto la somministrazione e chi è guarito dal Covid negli ultimi sei mesi effettua i due tamponi a zero e cinque giorni. I non vaccinati, invece, faranno il primo tampone e andranno in quarantena per 10 giorni, al termine dei quali faranno un secondo tampone. Stessa procedura anche per i docenti, come abbiamo visto nel paragrafo precedente.

Quando si ricorre alla DaD?

In quest'ultimo caso, si va direttamente in quarantena a prescindere dall'aver fatto o meno il vaccino. L'unica differenza qui riguarda la durata della quarantena, prescritta in:

  • 7 giorni per i vaccinati;
  • 10 giorni per i non vaccinati.

Ci sarà un tampone al termine dell'isolamento, durante il quale si prevede il ricorso alla DaD.

Il caso delle scuole primarie

Tempistiche simili per la quarantena delle classi di scuola primaria. Dal momento che gli under 12 non possono vaccinarsi, con uno o più contagiati la classe va in isolamento per 10 giorni, con un tampone all'inizio e alla fine del periodo.
Gli educatori invece seguono le indicazioni che abbiamo visto per gli insegnanti: 7 giorni di quarantena per i vaccinati, 10 per i non vaccinati. In entrambi i casi, dovrà seguire un tampone che attesti la negatività al Covid.

Meno DaD per le scuole italiane

L'obiettivo del nuovo protocollo, come si è potuto vedere, è quello di ridurre il ricorso didattica a distanza nelle scuole italiane. Si tratta di un sistema flessibile che permette, soprattutto per personale e studenti vaccinati, di riprendere quanto prima le lezioni in presenza.

Qui tuttavia c'è uno dei nodi principali della vicenda: la scuola non può, direttamente o indirettamente, informarsi sullo stato vaccinale dei propri studenti. A fare le rilevazioni del caso non potranno quindi essere né il Dirigente Scolastico né il Referente Covid.

Sarà invece compito del DdP, il Dipartimento di Prevenzione, in ottemperanza alla circolare ministeriale n. 36254 dell'11 agosto 2021. In questo modo, i dati verranno trattati dai soggetti deputati e nel rispetto di quanto stabilito dal Garante della Privacy.
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