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Durante il Question Time del 28 giugno, il ministro Valditara ha affrontato il tema della condotta a scuola. Tra le idee, i lavori socialmente utili. it-IT Editoriale 2023-06-30T12:43:09+02:00
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Question Time Valditara: riforma voto in condotta. No sospensione. Idea lavori socialmente utili.

Durante il Question Time del 28 giugno, il ministro Valditara ha affrontato il tema della condotta a scuola. Tra le idee, i lavori socialmente utili.

Simone Esposito
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Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è stato coinvolto in un Question Time alla Camera. L’incontro era stato organizzato a seguito dell’indignazione per il voto in condotta dato agli studenti che avevano sparato, con una pistola giocattolo, alla loro insegnante e condiviso la scena sui social. Il fatto era avvenuto in una scuola di Rovigo.

Valditara, durante l’incontro del 28 giugno, ha quindi illustrato le sue idee sul voto in condotta e su possibili nuove misure da adottare per ridare autorità alla scuola e gestire casi di bullismo e violenza.

Il caso di Rovigo. Riflettere sul valore del voto in condotta

Per Valditara l’episodio di Rovigo non può essere minimizzato. Deve piuttosto essere un’occasione di riflessione sullo stato della scuola italiana. Bisogna dare nuovo valore al voto in condotta, che non può essere alto di fronte ad accadimenti così gravi. Serve innanzitutto che vi sia un’adeguata osservanza delle disposizioni normative in merito.

L’obiettivo deve essere quello di rimettere gli insegnanti al centro del progetto, senza che il loro lavoro (più volte definito dal ministro “Il più bello del mondo”) sia minato da continui rischi. È necessario dunque mettere a punto nuove strategie e prendere provvedimenti adeguati a combattere violenza e bullismo.

La risposta del ministro Valditara a Rossano Sasso

Durante il Question Time del 28 giugno, Rossano Sasso della Lega aveva domandato al ministro Valditara cosa intendesse fare di preciso per tutelare l’autorevolezza del corpo docente e quali fossero le iniziative sul voto in condotta.

Secondo il Ministro, la risposta a questi atti di violenza non deve passare dalla sospensione. Tenere i ragazzi lontani dalla scuola farebbe infatti più danni che altro. Serve più impegno e più studio per responsabilizzare gli studenti protagonisti di episodi come quello di Rovigo.

L’idea del ministro Valditara è dunque quella di attività di cittadinanza sociale, ovvero dei lavori socialmente utili. Non dunque una semplice punizione, ma un momento di crescita che possa insegnare ai ragazzi le basi del vivere civile, in concomitanza con quanto gli insegnanti provano a trasmettere ogni giorno a scuola. Non è da escludere inoltre che possano esserci in futuro ulteriori iniziative in merito alla riforma del voto in condotta.

Abbassati i voti in condotta degli studenti responsabili del ferimento della docente a Rovigo

Nel frattempo, dopo l’intervento personale del ministro Valditara, gli studenti responsabili dell’accaduto di Rovigo hanno avuto abbassato il loro voto in condotta. Il consiglio di classe, riunitosi il 27 giugno, ha infatti passato da 9 a 7 il voto in condotta dello studente che aveva sparato e da 8 a 6 i voti degli altri studenti, colpevoli di aver portato la pistola e aver ripreso e condiviso il momento sui social.

Lo studente che ha sparato ha inoltre seguito un percorso di recupero con il supporto della psicologa scolastica. Il ragazzo che ha portato la pistola non ha superato l’anno, mentre tutti gli altri sono stati comunque promossi. Va infine segnalato che nessuno degli studenti, a quanto dichiarato, ha contattato la professoressa per scusarsi.

L’assegnazione di voti in condotta così alti rimane comunque una brutta pagina di scuola, come sottolineato più volte dal ministro Valditara, trovatosi a dover chiedere personalmente al dirigente scolastico di riconsiderare la valutazione finale. Dato il preoccupante aumento di episodi simili, una riforma del voto in condotta e una maggiore attenzione al controllo del bullismo, appaiono dunque quantomai necessarie.

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