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Il Direttore Scientifico della Società italiana di malattie infettive interviene al programma l'Agorà sul tema della "Riapertura a Natale". Dall'esperto arrivano previsioni anche per la scuola. it-IT Editoriale 2020-12-01T09:52:51+01:00
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Riapertura Scuole Prima di Natale, Andreoni mette in guardia: Se lasciamo riprendere il virus, a gennaio pagheremo uno scotto gravissimo

Il Direttore Scientifico della Società italiana di malattie infettive interviene al programma l'Agorà sul tema della "Riapertura a Natale". Dall'esperto arrivano previsioni anche per la scuola.

Redazione Universo Scuola
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Nelle ultime ore sono stati molti i dibattiti sul tema riapertura scuole che hanno visto opinioni contrastanti scontrarsi più o meno aspramente. Da un lato il Ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, parla di riapertura affiancata e sostenuta dai rappresentanti dell'OMS e UNESCO incontrati in video conferenza il 19 novembre scorso. Dall'altro ci sono le Regioni che temono un aumento dei contagi.

Per quanto riguarda i pareri più scientifici abbiamo spesso sentito il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Agostino Miozzo, schierarsi dalla parte di Azzolina, affermando che la riapertura delle scuole ha un rischio minore di lasciare i ragazzi in giro nei centri commerciali.

Un altro parere rilevante arriva dal Direttore Scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive, Massimo Andreoni, che di recente è stato intervistato su Raitre al programma "Agorà".

Andreoni sottolinea che è meglio non abbassare la guardia, ricordando che la "leggerezza" dimostrata ad agosto ci ha portato alla situazione attuale con 5000 morti negli ultimi mesi. Ecco cosa aggiunge poi, richiamando l'attenzione sulle festività natalize:
A luglio avevamo poche decine di casi al giorno, a Natale bene che vada ne avremo tra i 5 mila e i 10 mila al giorno: se lasciamo riprendere il virus, a gennaio pagheremo uno scotto gravissimo in termini di ricoveri e di mortalità. A Natale facciamo festa dunque ma con grande attenzione
Il Direttore Scientifico della SIMIT si esprime anche sulla scuola raccomandando, anche qui, massima attenzione.
Si può anche riaprire la scuola - dice l'esperto - ma bisogna porre un'attenzione immediata su quello che accade, perché non si possono aspettare 20.000 casi di infezione da coronavirus al giorno per iniziare a fare delle chiusure. Se vediamo che le scuole, e probabilmente questo ahimè accadrà, ridetermineranno una ripresa dei casi, evidentemente dovremo essere pronti a richiudere. Quindi, se si vuole provare a riaprire l'attività didattica in presenza anche per gli studenti che ora frequentano a distanza, si può anche provare, ma con attenzione grande e maggiore rispetto ai mesi passati.

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