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Proclamato uno sciopero nazionale generale per oggi 2 dicembre 2022: tutte le richieste dei sindacati di base, anche riguardanti la scuola, e i possibili disagi. it-IT Editoriale 2022-12-02T12:40:37+01:00
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Sciopero generale nazionale del 2 dicembre: anche la scuola interessata dalla mobilitazione sindacale

Proclamato uno sciopero nazionale generale per oggi 2 dicembre 2022: tutte le richieste dei sindacati di base, anche riguardanti la scuola, e i possibili disagi.

Redazione Universo Scuola
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Diverse organizzazioni sindacali di base, fra cui Cobas, hanno proclamato per oggi 2 dicembre uno sciopero generale. Le ragioni che hanno portato alla mobilitazione, con diverse modifiche ai servizi, sono molte e toccano in parte anche il mondo scolastico.

Sciopero generale del 2 dicembre: settori interessati e sindacati promotori

Lo sciopero nazionale generale del 2 dicembre riguarda settori quali i trasporti, il mondo scolastico, la sanità e la logistica. In particolare, non saranno garantiti il trasporto pubblico locale né quello nazionale, con probabili disagi per chi dovrà viaggiare con treno, aereo, taxi, bus, tram e metropolitane.

Fra le organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo stato di agitazione figurano Cobas, Al-Cobas, Cib-Unicobas, Cobas Sardegna, Conf. Cobas e Si-Cobas. Ma hanno aderito allo sciopero anche diversi sindacati di base: SGC, LMO, SOA, ADL Varese, CUB, SGB, USB, USI-CIT e l'Unione Sindacale Italiana.

Nella giornata del 2 dicembre si terranno manifestazioni regionali o provinciali in diverse città italiane. A Roma, il punto d'incontro è davanti alla sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito alle 10, nonché alla sede del Ministero del Lavoro alle 9.30. Altre città in cui sono previste mobilitazioni sono:

  • Torino, Milano, Padova, Trieste, Genova, La Spezia nel nord Italia;
  • Bologna, Firenze, Pisa, Grosseto, Ancona, Terni nel centro Italia;
  • Napoli, Bari, Taranto, Catania, Palermo, Cagliari nel sud Italia e nelle isole.

Salario minimo, energie rinnovabili e stop alle armi in Ucraina: cosa chiedono i sindacati

Come si legge nel manifesto dello sciopero pubblicato sul sito ufficiale Cobas, le ragioni dello stato di agitazione sono diverse e colpiscono tutti i settori della vita pubblica e privata.
In particolare, i sindacati di base chiedono:

  • il rinnovo dei contratti con aumento dei salari e adeguamento automatico al costo della vita;
  • un salario minimo di 12 euro orari;
  • la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi e dell'energia;
  • la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario;
  • l'aumento delle risorse a favore della lotta alle discriminazioni nei confronti delle donne;
  • lo stralcio dell'autonomia differenziata, soprattutto in merito alla scuola e alla sanità.

Oltre a questi punti, i sindacati promotori dello sciopero chiedono anche una nuova politica energetica a favore delle fonti rinnovabili e il rifiuto della guerra e dell'economia di guerra. Sono ovviamente comprese in quest'ultimo punto l'aumento delle spese militari e l'invio di armi in Ucraina.

Infine, le organizzazioni sindacali chiedono la difesa del diritto di sciopero e il riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell'agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro.

Assunzione dei precari e pensioni a quota 95: anche la scuola nello sciopero del 2 dicembre

Come abbiamo accennato in introduzione, lo sciopero generale del 2 dicembre coinvolge anche il mondo scolastico. Nello specifico, il personale docente, educativo e ATA delle scuole di ogni ordine e grado. Di conseguenza, non sarà garantita la didattica dai nidi alle scuole dell'infanzia, dalla primaria alla secondaria di primo grado e fino alle superiori.

Da questo punto di vista, e per quanto riguarda il settore istruzione, i sindacati richiedono:

  • la soppressione delle prove INVALSI;
  • l'assunzione dei precari su tutti i posti vacanti;
  • le pensioni a quota 95;
  • la cancellazione dell'alternanza scuola-lavoro, ossia dei PCTO, e di tutti gli stage gestiti dai centri di formazione professionale;
  • il ripristino nella scuola secondaria delle ore tagliate di Lettere, Storia, Geografia e Scienze, nonché di quelle dedicate al bilinguismo e delle ore in laboratorio tagliate dall'ex ministro Gelmini.

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