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Boom di domande per la partecipazione al TFA sostegno VIII ciclo: da due a tre volte il numero dei posti messi a disposizione dai bandi. Le ragioni, con uno sguardo al numero degli iscritti. it-IT Editoriale 2023-07-11T15:49:17+02:00
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TFA sostegno VIII ciclo, boom di iscritti. A Cagliari prove preselettive da rifare per errori tecnici nelle domande

Boom di domande per la partecipazione al TFA sostegno VIII ciclo: da due a tre volte il numero dei posti messi a disposizione dai bandi. Le ragioni, con uno sguardo al numero degli iscritti.

Gianmarco Bonomo
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Dal 4 al 7 luglio 2023 si sono svolte, presso le università italiane, le prove preselettive per accedere al TFA sostegno VIII ciclo. Nell’attesa delle altre prove che i candidati dovranno affrontare per diventare docenti di sostegno, è già possibile fare qualche considerazione sui numeri.

Con qualche sorpresa e, soprattutto, qualche intoppo.

TFA sostegno VIII ciclo: domande da due a tre volte superiori rispetto ai posti disponibili

Il dato che colpisce più di tutti, infatti, è quello relativo alle partecipazioni, ossia agli aspiranti che hanno fatto richiesta per i 28.986 posti disponibili negli atenei. Sono tantissimi i candidati, se consideriamo i posti a disposizione. Nel Sud Italia ci sono state in media più del doppio delle domande rispetto alle disponibilità. Per fare alcuni esempi:

  • l’Università di Catania aveva messo a disposizione 1000 posti, ma gli iscritti sono stati più di 2000;
  • l’Università di Messina aveva 1400 posti disponibili, a fronte di oltre 3200 iscritti alle prove preselettive;
  • infine, nell’Università del Salento si sono presentate oltre 1900 persone per 600 posti a disposizione.

Dati simili anche nel Nord Italia, dove la Bicocca di Milano aveva comunicato un numero di 420 posti disponibili, a fronte di quasi 1500 adesioni. Invece, per i 100 posti messi a disposizione dall’Università di Trento si sono presentate quasi 300 persone. Il caso più indicativo della tendenza è però quello dell’Università di Palermo. L’ateneo del capoluogo siciliano aveva comunicato un totale di 1400 posti disponibili per il corso di specializzazione sul sostegno, ma sono arrivate quasi 7500 domande.

Perché così tanti iscritti al TFA sostegno VIII ciclo: il peso delle motivazioni pratiche

Come ormai noto, negli ultimi anni la politica ha adottato un atteggiamento ambivalente nei confronti del sostegno. Da una parte, si è riconosciuta la necessità di un numero maggiore di docenti di sostegno ma, dall’altra, ogni anno i posti coperti risultano sempre inferiori rispetto al reale fabbisogno della scuola italiana. Con il conseguente ricorso a supplenti senza titolo.

Detto questo, dopo aver visto alcuni dati concreti non si può non notare come siano tantissimi gli aspiranti per la specializzazione sul sostegno.

Ora, si tratta di una scelta decisamente importante, perché porta a lavorare insieme a bambini e ragazzi che presentano disabilità di vario tipo. Le competenze e le conoscenze acquisite devono integrarsi alla perfezione con il sistema classe.

Il numero così elevato di candidati al TFA sostegno VIII ciclo risponde tuttavia anche ad altre esigenze per così dire “pratiche”. Spesso infatti è più difficile trovare un posto nella propria classe di concorso, mentre i posti di sostegno sono tanti, soprattutto in Nord Italia, proprio per la necessità riscontrata nel corso degli ultimi anni.

Inoltre, ottenere la specializzazione sul sostegno ha anche altri vantaggi pratici, come:

  • possibilità di partecipare ai concorsi dedicati;
  • utilità del titolo per mobilità, utilizzazione e assegnazione provvisoria.

Insomma, specializzarsi sul sostegno diventa un obiettivo allettante per chi entra nel mondo dell’insegnamento. Nella speranza che qualsiasi ragione pratica non sia mai prioritaria nei confronti delle  reali necessità dei bambini e dei ragazzi con disabilità.

Prova preselettiva del TFA sostegno da rifare a Cagliari: cosa è successo

Al di là dei numeri degli iscritti al TFA sostegno VIII ciclo e delle ragioni dietro la scelta di specializzarsi nel sostegno, si è parlato delle prove preselettive anche per altri motivi. All’Università di Cagliari, infatti, il test preselettivo dovrà essere rifatto, perché le 60 domande a risposta chiusa avevano tutte come risposta la A, ossia la prima alternativa. Secondo le dichiarazioni dell’ateneo sardo, si tratterebbe di un errore tecnico già in via di risoluzione, da cui la decisione di annullare il test e organizzarlo nuovamente.

Questa la comunicazione in merito:

si comunica che, a causa di problemi tecnici nella prova preselettiva, la prova scritta prevista per il giorno 11 luglio 2023 alle ore 15:00 non potrà essere svolta. Nello scusarci per l’inconveniente, si anticipa che verranno fornite ulteriori comunicazioni in merito quanto prima

Ora si attende la nuova data per la preselettiva dell’Università di Cagliari. A occuparsi dei quesiti sarà la stessa società esterna che ha redatto il primo test.

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Gianmarco Bonomo

Scrivo da sempre e, se contiamo anche i temi delle scuole elementari, anche da prima. Negli anni ho unito la mia passione per la scrittura a quella per i meccanismi della comunicazione, che ho tradotto nel mio lavoro di SEO Copywriter e autore in diversi campi. Mi piace approfondire le tematiche che riguardano il mondo della scuola e che vanno dai risvolti politici alla cultura, dagli approfondimenti normativi al racconto quotidiano delle novità scolastiche.

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