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Il ministro Valditara ha fortemente criticato i cosiddetti diplomifici, promettendo controlli più stringenti sulle scuole paritarie. it-IT Editoriale 2023-08-01T12:34:07+02:00
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Valditara contro i “Diplomifici”. News anche su concorsi e riforma istituti tecnici-professionali.

Il ministro Valditara ha fortemente criticato i cosiddetti diplomifici, promettendo controlli più stringenti sulle scuole paritarie.

Simone Esposito
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Con un tweet del 31 luglio 2023, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara si è scagliato apertamente contro i “Diplomifici”, ovvero quelle scuole paritarie accusate di fornire diplomi con troppa facilità.

Durante la stessa giornata il ministro ha inoltre rilasciato un’intervista a Italia Oggi. Diversi gli argomenti toccati, tra cui anche il bando dei prossimi concorsi per insegnanti e la tanto attesa riforma degli istituti tecnici e professionali.

Scuola paritarie accusate di essere diplomifici. A breve concorso per nuovi ispettori

In coincidenza con l’esame di Stato, si è molto parlato del boom dei cosiddetti diplomifici. L’intenzione del Ministro è quella di vederci più chiaro ed è per questo che ieri Valditara ha annunciato l’inizio di un’indagine ispettiva.

I dati puntano tutti verso la stessa direzione, con tanti istituti che registrano un’impennata nelle iscrizioni a ridosso dell’esame di maturità. In alcuni casi si parla addirittura di un aumento del 166%.

Il ministro Valditara vuole quindi potenziare l’organico, bandendo un concorso per reclutare 146 nuovi ispettori e dando loro maggiori strumenti per verificare che le scuole siano effettivamente in possesso dei requisiti per la parità. Lì dove questo non si dovesse verificare, le scuole non figurerebbero più nell’elenco di quelle riconosciute come paritarie.

Allo stesso tempo, obiettivo del Ministro è anche l’inserimento in Legge di Bilancio di nuove risorse per incrementare il numero dei dirigenti tecnici. La questione delle scuole paritarie è inoltre affrontata nel Piano Semplificazioni, che prevede l’introduzione di un provvedimento che velocizzerà l’erogazione dei contributi statali alle scuole paritarie che si distinguono per un servizio di qualità.

Riforma degli istituti tecnici: migliore formazione e opportunità di lavoro

La riforma degli istituti tecnici e professionali sarà una misura importante nell’ottica della lotta alla dispersione scolastica. Il Governo si sta mostrando molto attento al fenomeno, specie a seguito degli ultimi risultati delle prove Invalsi, con il piano “Agenda Sud” pronto a partire per aiutare le scuole del Mezzogiorno (le più colpite dalla dispersione).

Per quanto riguarda gli istituti tecnici e professionali, l’intenzione di Valditara è quella di sperimentare, a partire dall’anno scolastico 2024/25, un modello 4+2 per mettere in piedi un percorso di filiera tra istruzione tecnico-professionale e Its.

La volontà del Ministro è quella di migliorare la formazione professionale degli studenti e offrirgli al contempo una  maggiore opportunità di sviluppare i propri talenti e impiegarli per lavorare. La sperimentazione è stata concordata dopo un’elaborazione condivisa tra regioni, sindacati e mondo produttivo.

È stata in parte criticata dalla Sinistra, con l’accusa di piegare la scuola alle logiche delle imprese. Diversa la visione del ministro Valditara, che vede in provvedimenti simili un modo per avvicinare la scuola al mondo del lavoro e ai bisogni della società.

Nuovi concorsi scuola: attesa l’approvazione da parte dell’Europa

Qualche novità anche riguardo le procedure concorsuali già annunciate. Secondo quanto detto dal Ministro infatti l macchina dei concorsi è in moto: i bandi sono stati autorizzati e i regolamenti di concorso sono condivisi con Bruxelles. Si attende dunque il via libera per avviare i concorsi, che dovrebbero svolgersi in autunno. Si ricorda che il Concorso straordinario ter richiede, per i posti comuni, almeno uno dei seguenti requisiti:

  • Laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione;
  • Diploma per ITP della tabella B del DPR 19/2016 (o abilitazione). Il requisito è valido fino al 31 dicembre 2024;
  • Laurea di accesso alla classe di concorso + 3 anni di servizio negli ultimi cinque, svolti nella scuola statale, di cui uno specifico per la classe di concorso;
  • Laurea di accesso alla classe di concorso + 24 CFU.

Per i posti di sostegno basta invece il titolo di specializzazione relativo al grado di scuola richiesto. Possibile anche l’iscrizione con riserva, in attesa che il titolo venga riconosciuto. 

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