
Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è tornato a parlare di stipendi durante il 5° congresso nazionale della FLC CGIL, svoltosi ieri, martedì 14 febbraio. Il Ministro, intervenendo con un videoemssaggio ha ribadito la sua posizione, affermando di essere stato frainteso in passato. Di seguito, attingendo dal comunicato pubblicato dal sindacato, riassumeremo i punti salienti dell'intervento del ministro
Valditara ha sottolineato l'importanza di ripristinare l'autorevolezza sociale del personale scolastico, partendo da stipendi più decorosi e da una maggiore consapevolezza culturale sull'importanza dell'istruzione. Ha inoltre affermato che questi sono obiettivi che caratterizzano da sempre l'azione sindacale.
Il Ministro ha poi espresso il suo rammarico per l'errata comprensione delle sue posizioni e ha ribadito la centralità della questione dell'equità dei salari, sia a livello nazionale sia con riguardo alla loro adeguatezza per affrontare specifiche condizioni di disagio, senza alcuna differenza tra le varie aree del Paese.
Valditara ha specificato di non aver mai messo in discussione il contratto nazionale, né parlato di gabbie salariali o di contrapposizioni tra Nord e Sud. Ha invece posto la questione dell'equità e della lotta al bisogno come obiettivi primari.
Il Ministro ha dunque espresso la sua volontà di lavorare per un miglioramento delle condizioni di lavoro e delle retribuzioni del personale scolastico, che contribuiscono a migliorare l'intero sistema educativo del Paese.
A conclusione del comunicato, il sindacato scolastico FLC CGIL si dichiara disponibile a collaborare con il ministero, ribadendo la propria volontà di continuare a perseguire con decisione i propri obiettivi, ovvero:
- ottenere giuste e dignitose retribuzioni per il settore;
- potenziare il CCNL e garantire, di conseguenza, i diritti di tutto il personale scolastico.
"Riteniamo importante - conclude il sindacato- chiudere al più presto la parte normativa del contratto 2019-2021 e investire, da subito, nel prossimo contratto del comparto Istruzione e Ricerca."