La valutazione degli studenti spetta esclusivamente al docente. I professori sono quindi gli unici responsabili dei voti assegnati agli studenti in base ai risultati delle verifiche scritte e orali nelle rispettive discipline.
Tra le funzioni del dirigente scolastico non è dunque previsto alcun ruolo attivo nel processo di valutazione degli studenti. L'unico momento dove è previsto un intervento del dirigente in questo ambito, è durante il Consiglio di classe.
Come funziona la valutazione degli studenti: la normativa
L'art.1 ,comma 2, del DPR 122/2009 sancisce che ogni studente ha diritto a essere valutato in maniera trasparente e tempestiva. Ciò significa in altri termini che il docente, e lui soltanto, ha il dovere di comunicare in tempo reale il voto allo studente interrogato. Nel caso di un compito scritto è ragionevole che la comunicazione del voto avvenga entro 10-15 giorni. Proprio in virtù della trasparenza, la comunicazione del voto deve avvenire pubblicamente, ovvero di fronte a tutti gli studenti della classe.
Il concetto di trasparenza si rifà inoltre alle griglie di valutazione che devono essere già predisposte prima della verifica stessa e rese pubbliche agli studenti. Le griglie vengono preparate in fase di programmazione e si riferiscono sia alle verifiche orali che a quelle scritte.
Da un punto di vista normativo inoltre, la valutazione esprime l'autonomia professionale del docente, sia da un punto di vista individuale che collegiale. Qualsiasi tipo di ingerenza da parte del dirigente scolastico è a tutti gli effetti da considerareun illecito. Il preside non può né modificare un voto, né fare pressioni affinché ciò avvenga.
Il dirigente può tuttavia intervenire per garantire la trasparenza e la tempestività di cui sopra. L'inadempienza del docente non è però un motivo per il quale il dirigente scolastico può sostituirsi ad esso nel processo di valutazione.
Il ruolo del dirigente scolastico nella valutazione studenti in sede di Consiglio di classe
Un caso a parte è rappresentato, parzialmente, dal Consiglio di classe. In questo frangente, il docente propone per la sua disciplina un voto, che deve essere approvato all'unanimità. In caso di disaccordo, il Consiglio può proporre un voto alternativo (Voto di consiglio).
Durante questa procedura eccezionale è prevista la possibilità di intervento del dirigente scolastico, che può partecipare alla modifica del voto. Qualora il Consiglio si dividesse a metà, prevarrebbe la metà contenente la votazione suggerita dal dirigente scolastico. Questo caso non è in nessun modo considerabile un'ingerenza, ma è anzi espressione della normativa relativa alla questione della votazione degli studenti.