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Per il ministro Bianchi bisogna trasformare le biblioteche in luoghi dove stimolare i ragazzi alla lettura e insegnare educazione civica it-IT Editoriale 2021-11-10T17:08:38+01:00
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Biblioteche scolastiche come luoghi di democrazia. L'idea del ministro Bianchi per promuovere l'educazione civica

Per il ministro Bianchi bisogna trasformare le biblioteche in luoghi dove stimolare i ragazzi alla lettura e insegnare educazione civica

Redazione Universo Scuola
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Nell'ottica dell'insegnamento dell'educazione civica, con 33 ore annuali trasversali tra le varie discipline, potrebbero assumere un ruolo centrale le biblioteche scolastiche, intese come spazio di confronto dove abituare i ragazzi all'esercizio della democrazia.

#IoLeggoPerché. L'iniziativa e il parere del ministro

Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi si è soffermato sul ruolo potenziale delle biblioteche in occasione del video promozionale registrato per supportare l'iniziativa #IoLeggoPerché.

Progetto di promozione della lettura, #IoLeggoPerché è organizzata dall'Associazione Italiana Editori con il sostegno del Ministero per la Cultura in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione.

Al centro del progetto c'è la donazione di libri alle biblioteche scolastiche da parte di volontari, editori, librai, docenti e altri studenti. L'iniziativa ha generato un ottimo riscontro, portando sugli scaffali delle biblioteche delle scuole di tutta Italia più di un milione di libri.

Proprio le biblioteche scolastiche sono per il ministro Bianchi un patrimonio inestimabile a disposizione delle scuole in quanto frequentandole i ragazzi possono sviluppare la passione per la lettura, scoprendo nuovi mondi e arricchendo la loro cultura.

Gli interventi sulle strutture scolastiche devono dunque tenere conto dello stato di salute delle biblioteche che spesso sono state riconvertite in aule per ottimizzare gli spazi in pandemia.

Continuando nel suo discorso il ministro ipotizza la possibilità che le biblioteche non siano solo un luogo dove prendere e lasciare libri, ma anche un punto d'incontro dove discutere di libri e far confrontare i ragazzi su differenti tematiche.

Uno scenario suggestivo, che trasformerebbe le biblioteche in veri e proprio agorà, forum di discussione per promuovere momenti di educazione civica i quali saranno condivisi tra tutte le discipline insegnate.

La settimana delle donazioni

Le modalità per aderire all'iniziativa #IoLeggoPerché donando dei libri sono molto semplici. La settimana dal 20 al 28 novembre basterà infatti comprare dei libri all'interno delle librerie partner; i libri saranno divisi in base al grado scolastico (infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado).

Al termine di questo periodo di raccolta, anche gli editori contribuiranno donando un numero di libri pari alla donazione nazionale complessiva, con un limite imposto a 100.000 volumi. Questi saranno suddivisi tra le varie scuole che ne faranno richiesta tramite il portale dell'iniziativa.

Infine, per rendere ancora più sicuri gli acquisti e non rischiare assembramenti, molte librerie metteranno a disposizione un servizio di acquisto online. Queste librerie verranno prontamente segnalate su internet per facilitare l'acquisto ai partecipanti.

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