Con la Circolare n. 116/2022, l'INPS ha fornito le istruzioni applicative e contabili per il bonus 150 euro introdotto con il Decreto Aiuti Ter.
L'indennità una tantum verrà erogata nella competenza del mese di novembre 2022 per il tramite del datore di lavoro. Non tutti i lavoratori saranno interessati da questo provvedimento assistenziale.
Vediamo quali sono le categorie di dipendenti scolastici in possesso dei requisiti idonei per ricevere il bonus 150 euro.
Bonus 150 euro per i dipendenti della scuola: incluso il personale a tempo parziale
Si legge nel DL n. 144/2022 - il cosiddetto Decreto Aiuti Ter all'interno del quale si istituisce il bonus 150 euro - che l'indennità spetta:
"ai lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli con rapporto di lavoro domestico, aventi una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l'importo di 1538 euro, e che non siano titolari dei trattamenti di cui all'articolo 19"Nella sua circolare del 17 ottobre 2022, l'INPS chiarisce che l'erogazione del bonus 150 euro va applicata a tutti i lavoratori dipendenti purché sia rispettato il requisito della retribuzione mensile. In pratica, non potranno riceverlo i lavoratori che nella competenza del mese di novembre 2022 avranno una retribuzione imponibile superiore a 1538 euro.
Dal momento che l'unico limite riguarda lo stipendio di novembre, sono compresi nel bonus 150 euro anche:
- i dipendenti della scuola;
- il personale scolastico a tempo parziale, senza variazioni nell'entità dell'indennità.
Il bonus verrà riconosciuto in automatico ma, come precisa l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale,
"spetta ai lavoratori dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro."
Lavoratori a tempo determinato e supplenti: a chi spetta il bonus 150 euro
Come anticipato nel paragrafo precedente, il bonus 150 euro spetta ai dipendenti che rispettano due requisiti:
- retribuzione imponibile di novembre 2022 non superiore a 1538 euro;
- non essere titolari dei trattamenti di cui all'articolo 19 del Decreto Aiuti Ter.
Quest'ultimo infatti prevede l'erogazione dell'indennità anche ai lavoratori a tempo determinato che hanno svolto una prestazione per almeno 50 giornate con un reddito - derivante da tale rapporto - non superiore a 20 mila euro per l'anno 2021.
L'articolo 19 è quindi incompatibile con l'articolo 18 - riguardante i lavoratori dipendenti - perché prevede il pagamento del bonus 150 euro anche ai lavoratori a tempo determinato che abbiano maturato determinati requisiti nel corso del 2021.
Stando a questa lettura, dovrebbero rientrare anche i precari della scuola, come già abbiamo visto per il precedente bonus 200 euro.
Infine, valido anche per i pensionati il limite riguardante il reddito personale assoggettabile ad IRPEF. Potranno ricevere l'indennità da 150 euro soltanto coloro che nel 2021 non hanno superato i 20 mila euro.
Per qualsiasi altra informazione sulle categorie interessate dal bonus previsto nel Decreto Aiuti Ter, rimandiamo all'approfondimento relativo.