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Anche l'ANP e l'ANDIS si uniscono alle voci fortemente critiche verso il Ministro Bianchi e il modo in cui sta gestendo l'emergenza pandemica nelle scuole. it-IT Editoriale 2022-01-19T17:37:46+01:00
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Botta e risposta fra Bianchi e i sindacati dei Presidi: disastro evitato grazie al personale scolastico

Anche l'ANP e l'ANDIS si uniscono alle voci fortemente critiche verso il Ministro Bianchi e il modo in cui sta gestendo l'emergenza pandemica nelle scuole.

Redazione Universo Scuola
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Il rientro a scuola dalle vacanze ha evidenziato tutta una serie di problemi strutturali che - complice l'incremento dei casi di Covid - ora diventano sempre più presenti.
Abbiamo già visto come i Dirigenti Scolastici facciano fatica a gestire l'emergenza Covid, fra studenti e docenti in quarantena. Inoltre, già alcuni sindacati come ANCODIS e FederIstruzione non hanno lesinato critiche verso l'operato del Ministero.
Dal canto suo, Bianchi prosegue per la linea delle riaperture e concede pochi spiragli per una seria discussione in merito. Adesso, si uniscono alla polemica anche l'ANP e l'ANDIS.

La metà delle classi sono in DaD: la denuncia dell'ANP

Studenti in quarantena e didattica a distanza sono il focus di Antonello Giannelli, presidente dell'ANP. Che i numeri siano in crescita, è una tendenza a cui si assiste ormai da inizio anno, ma per Giannelli la stima:
"è del 50% di classi in DaD. Aspettiamo ora la pubblicazione di dati ufficiali. [...] La ripresa della scuola c'è stata e il sistema ha tenuto, ma non avevamo dubbi su questo: questo sta avvenendo grazie all'impegno dei presidi e dei docenti e di tutto il personale." Secondo l'Associazione Nazionale Presidi, inoltre, è vero che non si può parlare di catastrofi, in merito alla scuola. Tuttavia, non si può non riconoscere che c'è una grande difficoltà gestionale, con un enorme carico di lavoro per i Dirigenti Scolastici e i Referenti Covid.

Non si è fatta attendere la risposta del Ministro Bianchi, che apprezza l'interesse dell'ANP ma ribadisce che "i dati li diamo noi e li daremo quanto prima".

Disastro evitato soltanto grazie ai Presidi e ai loro collaboratori, accusa l'ANDIS

Anche il presidente dell'ANDIS, Paolino Marotta, critica il Ministro Bianchi per il modo in cui sta gestendo l'ambito scolastico nelle prime settimane di gennaio. Da una parte, infatti, non c'è ancora alcuna comunicazione ufficiale sui dati delle classi in quarantena. Dall'altra parte, invece, l'esultanza del Ministro sul disastro evitato alla riapertura delle scuole non tiene conto dell'immane sforzo fatto dal personale scolastico.
Nelle parole di Marotta, soltanto nell'ultima settimana
"i dirigenti e i loro collaboratori hanno dovuto lavorare senza tregua, anche in orario serale e festivo, per individuare e tracciare i contagi, sostituire i docenti assenti, reperire i supplenti, attivare la didattica mista, interloquire con le strutture sanitarie, gestire le comunicazioni con le famiglie. Un impegno immane, non riconosciuto, che ha prodotto nelle scuole un disagio non più tollerabile." I presidi dell'Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici sostengono di non poter continuare e, soprattutto, di non poter limitare il loro impegno esclusivamente alle questioni di natura sanitaria. Servirebbe, per iniziare, almeno uno snellimento delle procedure di gestione dell'emergenza Covid a scuola. Su questa ipotesi, Patrizio Bianchi si è mostrato possibilista, affermando che il Ministero dell'Istruzione sta ascoltando tutti e trovando un modo per semplificare la gestione dell'emergenza, nel rispetto della sicurezza a scuola.
Al momento, tuttavia, non è stato convocato alcun tavolo di lavoro con i sindacati, ma potremo saperne di più nei prossimi giorni. Elezione del Presidente della Repubblica permettendo.

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