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Si discute sul disegno di legge contro la violenza nei confronti dei docenti. Per la Lega si tratta di misure necessarie, ma è polemica con sindacati della scuola, associazioni dei genitori e docenti. it-IT Editoriale 2023-06-09T14:52:07+02:00
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DDL contro la violenza sui docenti: per la Lega giusto inasprire le pene, ma è scontro con sindacati e genitori

Si discute sul disegno di legge contro la violenza nei confronti dei docenti. Per la Lega si tratta di misure necessarie, ma è polemica con sindacati della scuola, associazioni dei genitori e docenti.

Redazione Universo Scuola
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È allo studio della Camera dei Deputati un disegno di legge che ha lo scopo di inasprire le sanzioni per chi commette atti di violenza nei confronti del personale scolastico. In fase di valutazione, si sono svolte delle audizioni che hanno permesso a rappresentanti dei genitori, degli studenti e dei sindacati di fornire contributi mirati sul tema. Se però l'obiettivo era quello di affrontare in modo condiviso la questione, si sono delineate due letture completamente differenti.

Osservatorio nazionale senza pedagogisti: le accuse al DDL contro la violenza sui docenti

Il disegno di legge contro le violenze sul personale scolastico prevede una stretta sui reati di violenza, minaccia e oltraggio. La violenza sui docenti, questione di cui si è parlato tanto nelle ultime settimane, diventa quindi un'aggravante.
Inoltre, però, la proposta in esame alla Camera istituisce anche:

  • la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico;
  • un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico.

Sul disegno di legge si è espresso il sindacato FLC CGIL, definendolo estraneo alla natura dell'istituzione scolastica proprio per il suo approccio punitivo.
Se anche può andare bene l'istituzione di una giornata nazionale, già sull'Osservatorio emergono i primi dubbi, dal momento che
"esclude le associazioni professionali e il mondo dei pedagogisti e sembra più per la tutela dell'ordine pubblico che per la rimozione di un diffuso disagio giovanile e la promozione del benessere scolastico"

Pene più severe contro la violenza sui docenti: per FLC CGIL una legge punitiva

Per non parlare poi delle maggiori pene per chi commette violenza nei confronti del personale scolastico. La logica del disegno di legge è punitiva e fallisce nell'inquadrare correttamente il fenomeno delle violenze nella sua complessità. Per FLC CGIL, pur tenendo in considerazione le responsabilità di carattere penale, le scuole vanno aiutate nel ripristino dei rapporti in seno alla comunità scolastica:
"Crediamo che per restituire autorevolezza alla scuola serve un suo nuovo posizionamento sociale, serve volontà politica, investimenti per recuperare la missione costituzionale dell'istruzione, ma queste scelte vanno fatte in modo concreto"
Insomma, il discorso del sindacato è chiaro. Nell'ottica di un miglioramento della scuola, è infinitamente più facile inasprire le pene piuttosto che affrontare nel concreto i problemi di una comunità scolastica. Per quest'ultimo obiettivo, servirebbero investimenti a lungo termine e una chiara visione del futuro. Per il primo, invece, basta approvare un disegno di legge, appunto.

Contro la violenza sul personale scolastico: le scuole riparative

Le proposte della FLC CGIL sul modo con cui affrontare la questione della violenza nei confronti del personale scolastico sono in linea con il concetto di scuola riparativa. Ne abbiamo parlato in un recente approfondimento dedicato al Manifesto per le scuole riparative. Si tratta, in sostanza, di iniziative che alcune scuole hanno già messo in atto e che prediligono la comprensione reciproca, l'ascolto e la riparazione come metodo di risoluzione dei conflitti all'interno delle comunità scolastiche.

Da una parte, è vero che ci sia il bisogno di garantire la tutela della sicurezza del personale scolastico. Dall'altra parte, tuttavia, inasprire le pene e adottare un approccio punitivo serve soltanto a mettere più polvere sotto al tappeto. Al contrario, la giustizia riparativa può svolgere un ruolo importante nel promuovere una cultura del rispetto che aiuti a gestire i casi di violenza nelle scuole.

Più che punizione, prevenzione.

Anche le associazioni dei genitori contro la legge sulla violenza contro i docenti

Una lettura simile ha dato anche il Coordinamento Genitori Democratici, per i quali il nuovo disegno di legge non fa altro che affaticare ulteriormente la scuola introducendo nuove norme punitive. Piuttosto che inasprire le pene, sarebbe meglio dedicare tempo e risorse a progetti sull'educazione affettiva e sulla sensibilizzazione alle differenze. Progetti che, peraltro, potrebbero riguardare anche i genitori degli studenti.

"E il CIDI rincara:
non è una strada praticabile né utile quella di aumentare le pene per chi usa violenza contro i docenti. Già la normativa che punisce chi colpisce i rappresentanti dello Stato, e quindi anche i docenti, esiste e non va inasprita
Secondo il Centro d'Iniziativa Democratica degli Insegnanti, quindi, è necessario un approccio preventivo che porti ad agire alla radice del problema.

Chi tocca un insegnante tocca lo Stato: le parole di Sasso a difesa della legge

Non la pensa così Rossano Sasso, responsabile istruzione della Lega e relatore della proposta di legge. Secondo Sasso, il disegno di legge non vuole avere logiche punitive ma, anzi, vuole rispondere ai tantissimi casi di docenti aggrediti tanto da studenti quanto da genitori.
Il deputato della Lega chiarisce:
Chi tocca un insegnante tocca lo Stato, questo vogliamo far capire. Nessuno vuole vendetta nei confronti di un ragazzo. Perché la scuola deve essere un ambiente sicuro e salubre che educa alla gentilezza e al rispetto.Il problema è che un ambiente non è sicuro soltanto perché esistono punizioni più severe. Al contrario, è sicuro anche e soprattutto favorendo la prevenzione, così da investire nel futuro. Ma sarebbe un progetto molto più complesso che mal si presta ai roboanti annunci della politica.

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