In questi giorni sta facendo parlare di sé un particolare virus intestinale, il norovirus, che ha colpito 170 persone, tra alunni e docenti, nell'istituto Marconi della scuola elementare in provincia di Bologna. Per fare chiarezza su questa nuova infezione, il Corriere della Sera ha intervistato Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl di Bologna.
Come spiega l'esperto, il norovirus è un virus a RNA a singolo filamento estremamente contagioso che si trasmette sia per via aerea che per via orofecale. La via principale di trasmissione è infatti fecalo-orale e le feci possono conservare il virus anche per due settimane. Gli alimenti e l'acqua contaminata sono tra i principali motori degli eventi epidemici, che colpiscono prevalentemente ambienti circoscritti come navi da crociera, case di cura e, nel nostro caso, le scuole.
I sintomi del norovirus sono molto simili a quelli delle classiche forme di gastroenterite, ma la caratteristica fondamentale è che si presenta soprattutto con il vomito, meno frequentemente con diarrea, ancor meno con febbre e mal di testa. La malattia persiste per 2-3 giorni, ha una forte diffusione, un elevato tasso d'attacco, infatti essa contagia fino all'80% delle persone che sono state esposte, ma in termini clinici è rapida. Nonostante ciò, nei 163 casi di bambini e 5 adulti di Castenaso non è stato necessario alcun ricovero.
Per prevenire il norovirus, spiega l'esperto è importante lavarsi le mani e sanificare bene i luoghi più contaminati come i bagni o i banchi. In caso di sintomi, è consigliabile stare a casa finché non si sono completamente risolti.
Si tratta di una prassi, peraltro, già familiare che è stata applicata nel recente passato per arginare il contagio e la diffusione del Covid-19. Tuttavia, la facilità con cui si sta diffondendo il norovirus pone l'accento su un altro aspetto rilevante: le regole anti-covid più basilari, come il lavaggio frequente delle mani e l'igienizzazione degli ambienti, sono state abbandonate.
Lo stesso Pandolfi si era espresso a riguardo dichiarando:
"Ritengo che il Covid sia largamente sottostimato, circa il 40% dei casi non viene notificato però chiaramente in questo momento il Coronavirus non dà effetti importanti sulla salute e neanche grossi porblemi in ospedale. Se pensiamo che l'anno scorso abbiamo avuto picchi nel mese di gennaio di 4.850 casi al giorno a Bologna, è evidente che ora ci troviamo in una fase diversa. Per quanto riguarda l'influenza invece ora è in condizione di bassa intensità. Ma si prevede dal 20 febbraio l'arrivo di un nuovo vortice freddo e io vedo il rischio che in marzo ci sia un nuovo picco influenzale".
Il norovirus e la sua recente diffusione nelle scuole
Scopri cos'è il norovirus, il nuovo virus intestinale che si sta diffondendo anche nelle scuole. Cosa si può fare per prevenirlo?