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Le novità in merito al reclutamento dei docenti fanno discutere, specialmente quelle riguardo l'educazione fisica alla primaria. it-IT Editoriale 2021-11-16T15:27:24+01:00
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Novità reclutamento insegnanti. Via i 24 cfu, educazione fisica alla primaria ai laureati in scienze motorie. Protestano i maestri con laurea quinquennale

Le novità in merito al reclutamento dei docenti fanno discutere, specialmente quelle riguardo l'educazione fisica alla primaria.

Redazione Universo Scuola
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Tengono banco le novità riguardanti il sistema di reclutamento dei docenti. L'intenzione del ministro Bianchi è quella di snellire la formazione e l'immissione in ruolo dei nuovi docenti, tramite concorsi annuali e percorsi abilitanti più professionalizzanti. Particolarmente discusso è inoltre il cambiamento che andrà ad investire i requisiti per l'abilitazione all'insegnamento di educazione fisica alla scuola primaria.

Addio ai vecchi 24 CFU. Il nuovo schema da 60 CFU

Il cambiamento più significativo è probabilmente quello che vede l'abolizione dei 24 CFU nelle discipline psicologiche, antropologiche, pedagogiche e della metodologia didattica.
Nonostante la loro introduzione fosse piuttosto recente, sono stati infatti definiti un meccanismo desueto, poco adatto sia formare l'aspirante docente che a verificarne l'effettiva preparazione in fase di test.
Il vecchio sistema va dunque in pensione: al suo posto sarà necessaria per prendere parte al concorso, e dunque abilitarsi, l'acquisizione di 60 CFU in ambito pedagogico di cui 24 conseguiti tramite tirocinio.
Questo nuovo percorso dovrebbe garantire ai futuri docenti un adeguato equilibrio tra formazione teorica ed un primo assaggio pratico di quello che sarà realmente il mestiere dell'insegnante.

Educazione fisica alla primaria. Cosa cambia

Come da legge di Bilancio, i nuovi requisiti per insegnare educazione fisica alla primaria saranno i seguenti:

  • laurea magistrale LM-67 Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative»;
  • laurea magistrale classe LM-68 «Scienze e tecniche dello sport;
  • laurea magistrale nella classe di concorso LM-47 Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie;
  • titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali ai sensi del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 9 luglio 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 ottobre 2009, n. 233;
  • laurea 53/S Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie;
  • 75/S Scienze e tecnica dello sport;
  • 76/S Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative.

A quest'elenco vanno aggiunti i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e in metodologia didattica, gli stessi che stanno venendo eliminati. Il concorso sarà inoltre abilitante.

Le proteste dei maestri e dei sindacati

Cambiamenti che come detto non convincono il personale docente della scuola primaria che contesta il fatto che i nuovi abilitati per l'insegnamento di educazione fisica alla primaria non dovranno possedere gli stessi requisiti pedagogici dei colleghi che insegneranno alla scuola secondaria. Polemica anche riguardo il fatto che i nuovi docenti di educazione fisica non saranno dei maestri, in quanto non saranno laureati in scienze della formazione primaria, requisito fondamentale (attualmente) per insegnare alla fascia di età che va dai 3 agli 11 anni.

Un cambiamento dunque che di fatto trasforma gli esperti in maestri, ma che al contempo continua a limitare i maestri alla loro classe di concorso attuale senza dargli altre possibilità di abilitazione.
Un'opinione che diventa posizione ufficiale: il Coordinamento Nazionale di Scienze della Formazione Primaria ribadisce infatti che la laurea a ciclo unico in scienze della formazione primaria rimane l'unico modello percorribile per abilitare docenti per la fascia di età 3-11 anni, in virtù delle esclusive competenze pedagogiche fornite .

Dello stesso parere anche il sindacato Flc Cgil che non solo concorda sulle motivazioni pedagogiche già riportate ma adduce anche una ragione supplementare legata alla natura delle nuove assunzioni. Il provvedimento riguardante l'insegnamento dell'educazione motoria da parte di personale docente specializzato verrebbe infatti effettuato nell'ambito del pensionamento dei maestri, andando quindi a danneggiare le future assunzioni.

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