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Cambiamenti in vista per le scuole superiori italiane. Dal 2024/25 arriva il liceo del Made in Italy. Nuovi Its di sei anni in stile campus universitario. it-IT Editoriale 2023-05-29T11:51:01+02:00
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Nuova offerta formativa: liceo made in Italy, nuovi Its 4+2 e riforma materie STEM. Tutte le novità

Cambiamenti in vista per le scuole superiori italiane. Dal 2024/25 arriva il liceo del Made in Italy. Nuovi Its di sei anni in stile campus universitario.

Redazione Universo Scuola
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La scuola italiana è pronta al cambiamento. La nuova offerta formativa fortemente voluta dal ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara promette di migliorare l'istruzione, per fare emergere i talenti di tutti i ragazzi, combattere la dispersione scolastica e migliorare il passaggio dal mondo della scuola a quello del lavoro.

La grande novità dell'offerta formativa sarà il liceo del Made in Italy ma non solo. Spazio anche a una riforma nella didattica delle materie STEM e all'istituzione di nuovi Its 4+2 per rendere più appetibile ai giovani alcuni settori dell'industria e dell'artigianato.

Liceo Made in Italy: come sarà il nuovo indirizzo voluto dal Governo Meloni

Dietro un nome altisonante e fortemente politicizzato, il liceo del Made in Italy (ufficialmente proposto da Adolfo Urso, attuale Ministro delle Imprese) è di fatto una variante del già esistente liceo delle Scienze Umane con indirizzo economico-sociale, del quale dovrebbe prendere il posto.

Focus della proposta didattica è l'approfondimento delle scienze economico-giuridiche, di due lingue straniere nonché l'apprendimento di competenze trasversali e la frequenza attività di apprendistato. Mentre il triennio avrà un'impostazione tutto sommato classica, il biennio finale introdurrà materie innovative come ad esempio:

  • Economia e gestione delle imprese del Made in Italy;
  • Modelli di business relativi a industrie nei settori della moda, dell'arte e dell'alimentare;
  • Made in Italy e mercati internazionali.

Nuova offerta formativa: riforma istituzione tecnica e professionale con professionisti aziendali nelle scuole e Its 4+2

Contestualmente all'istituzione del liceo del Made in Italy il ministro Valditara è al lavoro su una riforma dell'istruzione tecnica e professionale, già vecchio pallino dell'ex ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. L'obiettivo finale è quello di proporre agli studenti italiani un'offerta più ricca e completa, in stretta collaborazione con le aziende e basata sulle esigenze effettive dei territori. Il risultato dovrebbe dunque essere quello di migliorare la continuità tra mondo della scuola e mondo del lavoro. Ad oggi infatti ci sono molti settori che faticano a trovare professionisti preparati e competente.

Valditara vuole dunque rendere più appetibile l'istruzione tecnica. Per migliorare l'offerta formativa una delle idee è quella di sperimentare l'assunzione di professionisti e tecnici aziendali per perfezionare l'insegnamento di determinate materie. Prevista anche la creazione di filiere di istruzione e formazione professionali collegata alle imprese locali e ai territori.

La nuova formazione tecnico-professionale passerebbe attraverso un nuovo modello sperimentale di Its. L'idea è quella di un campus stile universitario 4+2, con il primo quadriennio di formazione professionale e il bienno di Its con accesso diretto. Questa nuova filiera formativa piace a Valditara e agli addetti ai lavori della scuola che vedono con favore l'uscita dalle superiori dopo 4 anni di scuola. Apprezzamento condiviso dalle industrie che finanziano direttamente gli Its per favorire la specializzazione di nuova forza lavoro.

Il successo della riforma dipenderà molto dalla sinergia tra imprenditori, Stato e scuole. Se tutto andrà come deve l'Italia avrà a disposizione giovani formati attraverso percorsi di studio più appetibili, specie per coloro i quali non sono attratti da facoltà universitarie tradizionali che offrono lauree meno spendibili sul mercato.

Riforme STEM e valorizzazione dei talenti

Proprio il ministro Valditara ha recentemente lasciato delle dichiarazioni riguardo la riforma dell'offerta formativa della scuola italiana. Oltre a quanto già detto, il ministro ha menzionato l'intenzione di rivoluzionare l'insegnamento delle materie STEM, per dare maggiore concretezza a discipline come la fisica o la matematica, il cui insegnamento è a volte troppo teorico. Questa iniziativa sarà supportata da un investimento di 600 milioni di euro, derivati a un fondo Pnrr destinato alla formazione docenti anche per attività extracurriculari.

Giuseppe Valditara torna anche sul tema dell'orientamento, fondamentale per valorizzare le scelte dei giovani e i loro talenti. In questo senso è altrettanto importante personalizzare sempre di più la formazione, così da dare a ogni ragazzo la possibilità di spiccare in base alle sue propensioni personali. Il docente orientatore giocherà in questo un ruolo fondamentale. Questo obiettivo sarà perseguito anche ricercando il supporto delle famiglie. Sarà presto pronta una piattaforma che darà tutte le informazioni necessarie e che aiuterà i genitori e gli studenti a prendere consapevolezza di queste importanti novità.

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