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Il mancato rinnovo del Piano Estate è per l’ex ministro Bianchi una sottovalutazione delle potenzialità della scuola. Ma l’ultimo anno è stato un flop. it-IT Editoriale 2023-07-20T11:52:20+02:00
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Piano estate: progetto annullato dopo il flop dell’ultimo anno. L’opinione dell’ex ministro Bianchi.  

Il mancato rinnovo del Piano Estate è per l’ex ministro Bianchi una sottovalutazione delle potenzialità della scuola. Ma l’ultimo anno è stato un flop.

Simone Esposito
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Il Piano Estate, progetto fortemente voluto da Patrizio Bianchi comprendente attività scolastiche svolte durante il periodo estivo, non è stato rinnovato. L’ex ministro dell’Istruzione, intervenuto a riguardo, ha sottolineato come secondo lui la decisione del nuovo esecutivo sia stata un errore.

Tuttavia i numeri sembrano essere dalla parte del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Nel 2022 infatti, statistiche alla mano, il Piano Estate fu un flop.

L’ex ministro Bianchi sul Piano Estate: “Sottovalutata l’importanza del progetto”

Il Piano Estate fu ai tempi progettato e approvato per supportare i ragazzi nel superamento del trauma della pandemia, con attività e laboratori da svolgere dopo la chiusura dell’anno scolastico. Facile immaginare dunque che il pensiero del nuovo governo sia stato quello di considerare ormai poco utile un’iniziativa del genere.

Eppure secondo Bianchi questo approccio rappresenta una sottovalutazione del problema: la fase post-pandemica non sarebbe infatti ancora conclusa. La scuola dovrebbe inoltre continuare il suo tentativo di adeguarsi ai bisogni dell’epoca contemporanea.

Bianchi ricorda come il Piano Estate sia stato un esempio di sperimentazione, nel tentativo di portare la scuola in una nuova dimensione di socialità e condivisione per rafforzare il senso di comunità e dare all’istituzione una nuova funzione. Un qualcosa di già sperimentato da Bianchi nel 2012, quando da assessore a Scuola, università e lavoro, tenne gli istituti aperti in Emilia-Romagna dopo il terremoto.

Per l’ex ministro progetti come il Piano Estate sono dunque iniziative concrete per rendere la scuola più inclusiva e aperta, combattendo al contempo la dispersione, agendo da forza trainante per quei ragazzi più fragili. Le attività estive permetterebbero inoltre di provare nuove tecniche didattiche e lavorare su altri spunti in vista dell’anno scolastico effettivo.

I numeri del Piano Estate. Flop 2022

L’ex ministro Bianchi ha anche puntualizzato che in ogni caso la sua vuole essere solo una riflessione e che non è sua intenzione entrare nel merito dell’operato del governo Meloni. Tuttavia le sue considerazioni ignorano che i numeri del Piano Estate non furono particolarmente esaltanti.

A fronte di numerose risorse stanziate nel 2022, le adesioni scarseggiarono. All’allora Ministero dell’Istruzione giunsero infatti appena 5.512 candidature, con un calo del 6,3% rispetto all’anno precedente. Le attività partirono solo nel 35,8% delle istituzioni scolastiche, per un impegno totale di 162 milioni di euro, con 16 milioni non assegnati.

L’insuccesso del Piano Estate 2022 è da attribuire ad alcuni ritardi nella presentazione dei bandi, ma anche a un minore interesse degli studenti e delle famiglie, dato che con il lockdown alle spalle i ragazzi erano tornati alle loro consuete attività sociali.

Scuola estiva. Ha davvero senso?

Il Piano Estate mostrava dopotutto alcune criticità già a partire dalla sua prima iterazione, quella del 2021. Nonostante in quel caso la partecipazione fu maggiore, e l’organizzazione dei progetti più efficiente, il feedback degli studenti era già solo parzialmente positivo.

In un sondaggio effettuato quell’anno dal portale Skuola.net, su un campione di 1000 alunni era emerso che:

  • Solo una scuola su quattro aveva organizzato dei corsi o dei laboratori;
  • Il 30% dei ragazzi non si era interessato a documentarsi sulle attività del proprio istituto;
  • Meno di uno studente su cinque ha scelto di partecipare all’iniziativa, con il 30% che ha dichiarato di farlo per stare in compagnia e il 16% per non annoiarsi;
  • Il 70% degli studenti ha preferito godersi le vacanze, il 12% ha reputato le iniziative poco interessanti e il 7% ha preferito non partecipare per via di un brutto rapporto con i compagni di classe.

La sensazione è quella che il Piano Estate sia stata dunque stata un’iniziativa dai risultati altalenanti sin dalla sua prima edizione. A fronte di una percentuale di studenti soddisfatta, sono stati tanti i ragazzi che hanno trovato le attività scarsamente interessanti, pesanti e con poco spazio a progetti più leggeri, ludici e stimolanti.


Il Piano Estate è stato in definitiva un esperimento con spunti interessanti e un discreto margine di miglioramento, che però non è riuscito a esprimere a pieno le sue potenzialità, non risultando del tutto appetibile agli studenti che ad oggi, continuano a preferire attività lontane della scuola, almeno durante il periodo estivo.

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