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Il personale ATA assunto a tempo indeterminato deve superare un periodo di prova di durata diversa a seconda dell’area: tutte le informazioni utili, comprese le novità introdotte dal nuovo CCNL scuola. it-IT Editoriale 2023-08-31T12:21:11+02:00
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Polemica caro libri. Prezzi alle stelle e bonus per pochissime famiglie

Il personale ATA assunto a tempo indeterminato deve superare un periodo di prova di durata diversa a seconda dell’area: tutte le informazioni utili, comprese le novità introdotte dal nuovo CCNL scuola.

Simone Esposito
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Negli ultimi tempi, sono state numerose le polemiche sul costo dei libri di testo scolastici e sull'impatto che il loro acquisto avrà sulle finanze delle famiglie italiane.

Il sociologo Marco Albertini, autorevole docente presso l’Università di Bologna, solleva la questione del caro libri per la scuola dell'obbligo e sottolinea che tale onere dovrebbe essere a carico dello Stato.

Il sociologo Albertini sul caro libri: il tweet polemico

In un tweet polemico, Albertini parte dalla sua esperienza personale, mostrando come il costo dei libri di testo per suo figlio, che frequenterà la terza media, ammonta a 320 euro. Una cifra considerevole per molte famiglie, anche benestanti e inaccessibile per quelle con maggiori difficoltà economiche.

Secondo Albertini, i libri di testo dovrebbero essere forniti gratuitamente dallo Stato, così da alleggerire il carico di spesa delle famiglie. Questi costi possono tra l’altro rendere l'istruzione un peso invece di un'opportunità, soprattutto in contesti economicamente svantaggiati, favorendo il fenomeno della dispersione scolastica.

Un bonus statale per le famiglie in difficoltà con l’acquisto dei libri di testo

Albertini ha suggerito l'introduzione di un bonus statale per i libri di testo, in modo da rendere l'accesso all'istruzione e alla cultura più equo. Mentre il governo ha già attuato numerosi bonus per varie spese, come casa, mobili, vacanze, biciclette elettriche e terme, non ha infatti fornito alcun incentivo sistematico per i libri di testo.  

Una situazione paradossale dato che mentre il bonus terme viene erogato a tutti, senza distinzione di reddito, l’unico aiuto per i volumi scolastici è rivolto solo alle famiglie più povere.

Secondo Albertini in questo modo la famiglia di provenienza incide pesantemente sul rendimento scolastico. La situazione di difficoltà economica generalizzata va inoltre a influire sul basso numero dei laureati in Italia e sul calo demografico. Provvedere all’istruzione obbligatoria di un figlio è infatti un onere sempre più difficilmente sostenibile.

I costi della scuola per le famiglie italiane

Come rilevato anche dal quotidiano La Repubblica, mandare un figlio a scuola può costare anche un intero stipendio. Secondo i calcoli fatti da Federconsumatori infatti, i prezzi dei libri di testo sono aumentati del 4%, mentre dispositivi come tablet o pc portatili hanno subito un rincaro ancora più elevato, rispettivamente del +16% e del +12%.

I costi sono ancora maggiori per gli iscritti alle prime classi. All’inizio del ciclo scolastico vanno infatti comprati più libri e dizionari rispetto agli anni successivi, con una spesa che può superare anche i 1000 euro.

Secondo Federconsumatori per uno studente di prima media si spendono 488 euro di manuali e due dizionari (aumento del 10% rispetto al 2022) e 606 euro di corredo scolastico, per un totale di 1095 euro. Ancora peggio al primo anno di liceo, con un ammontare complessivao medio che supera i 1300 euro.

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