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Valditara critica la circolare contro il fascismo di una preside per inappropriata deriva politica della scuola. Dure reazioni di politici e sindacati. it-IT Editoriale 2023-02-24T12:18:36+01:00
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Preside scrive una circolare contro il fascismo dopo pestaggio studenti. Valditara critico: "Fuori la politica dalle scuole". Le reazioni

Valditara critica la circolare contro il fascismo di una preside per inappropriata deriva politica della scuola. Dure reazioni di politici e sindacati.

Redazione Universo Scuola
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Annalisa Savino, preside del Liceo Scientifico Da Vinci di Firenze, scrive una circolare contro il fascismo indirizzata agli studenti della sua scuola. L'accorata lettera viene redatta dopo lo scandaloso pestaggio di matrice fascista avvenuto di fronte il Liceo Classico Michelangiolo.

Una vera e propria lezione di educazione civica e antifascismo che però è stata criticata dal ministro Valditara, che ha parlato di parole inappropriate e politicizzazione delle scuole. La reazione del ministro ha indignato i sindacati e buona parte dell'opposizione.

La lettera contro il fascismo scritta dalla dirigente scolastica

Riportiamo qui di seguito la versione integrale della circolare scritta dalla dirigente scolastica del Liceo Scientifico Da Vinci:
"Cari studenti, in merito a quanto accaduto lo scorso sabato davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze, al dibattito, alle reazioni e alle omesse reazioni, ritengo che ognuno di voi abbia già una sua opinione, riflettuta e immaginata da sé, considerato che l'episodio coinvolge vostri coetanei e si è svolto davanti a una scuola superiore, come lo è la vostra. Non vi tedio dunque, ma mi preme ricordarvi solo due cose.

Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti. ‘Odio gli indifferenti' - diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee.

Inoltre, siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza. Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così".

Valditara contro la politicizzazione della scuola

Il Ministro dell'Istruzione e del Merito ha definito inappropriata la lettera scritta dalla dirigente scolastica, in quanto secondo lui non competerebbe ad una preside lanciare questo tipo di messaggi, il cui contenuto per altro non avrebbe nulla a che vedere con la realtà.

Secondo Valditara non ha senso parlare di deriva autoritaria o di fascismo, in quanto difendere le frontiere non avrebbe alcuna relazione con il regime totalitario. Il ministro ha poi definito la lettera come una iniziativa strumentale, figlia di una politicizzazione delle scuole che non deve avvenire. "Se questo atteggiamento dovesse persistere - ha aggiunto il ministro - valuterò se sarà necessario prendere misure"Valditara si è anche detto amareggiato, ma non preoccupato, delle minacce di morte giuntegli per mezzo social. Il suo auspicio è che i toni della polemica rientrino, lasciando spazio a un nuovo dialogo. Delusione anche per il mancato appoggio dell'opposizione, che invece sottolinea come la reazione del ministro sia stata inadeguata. Numerose invece le manifestazioni di solidarietà verso la preside.

Politici, colleghi e sindacati si schierano con la dirigente scolastica

I colleghi della scuola hanno subito appoggiato la dirigente scolastica, affermando che qualora venissero presi provvedimenti verso la preside, avrebbero tutti richiesto il trasferimento. Anche il comitato "Priorità alla scuola", di cui fanno parte insegnanti e genitori, ha supportato Savino, lanciando anche una petizione online a suo favore, subito accolta da tantissime firme.

L'opposizione si è subito schierata contro il Ministro. Barbara Floridia, capogruppo del M5S ha infatti sottolineato come non si dovrebbe nemmeno parlare di politicizzazione per una lettera sull'antifascismo. Il rifiuto del fascismo e delle sue recrudescenze dovrebbe infatti essere un valore condiviso, dato che è il fondamento della stessa Costituzione.

Sulla stessa lunghezza d'onda Bonaccini del PD e Fratoianni di Sinistra Italiana, che fanno richiamo al ruolo educativo della scuola. Un dirigente scolastico che esalta il valore dell'antifascismo è un dirigente che fa onore al Paese e alla sua professione di educatore. Il valore della scuola deve essere difeso dalla politica e non attaccato.

Ancora più duro Angelo Bonelli di Europa Verde che chiede la sfiducia del ministro in aula per le sue affermazioni definite indecenti. Secondo Bonelli infatti la critica alla lettera antifascista della preside Savino è solo l'ultima di una serie di dichiarazioni inadeguate al ruolo di ministro dell'Istruzione: dall'umiliazione coma valore formativo alla volontà di differenziare gli stipendi su base regionale, le parole di Valditara hanno infatti più volte fatto discutere.

Solidarietà anche da parte dei sindacati. Gianluca Pagliarulo di Anpi critica il silenzio di Valditara di fronte all'aggressione degli studenti e reputa inaccettabile l'accanimento verso la preside che ha invece dato un esempio di sensibilità civile e pedagogia repubblicana.

Uniti anche gli altri sindacati: Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Andi e Anp hanno tutti difeso la dirigente scolastica che avrebbe esercitato la sua libertà di espressione nel pieno rispetto del ruolo che le istituzioni scolastiche devono rappresentare all'interno della società civile. Secondo i sindacati, se il ministro dovesse davvero punire la preside, saremmo di fronte a un fatto ancora più grave del pestaggio da cui è partito tutto.

Anche gli studenti contro il ministro Valditara

Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi non ha dubbi. Quelle di Valditara sono dichiarazioni di inaudita gravità, dato che la lettera della preside non fa altro che sottolineare concetti corretti e condivisibili.

L'accusa mossa dalla Rete degli Studenti è che Valditara faccia riferimento ai valori ideali di una Destra nazionalista e reazionaria. La richiesta di Notarnicola è estrema: dimissioni immediate del Ministro, che con questa ennesima uscita ha dimostrato di essere inadeguato al suo ruolo di rappresentanza della scuola.

Frassinetti, Marti e Sasso difendono il Ministro Valditara

Come era lecito aspettarsi, le forze politiche più vicine al ministro Valditara si sono subito schierate in sua difesa. Paola Frassinetti, Sottosegretario all'Istruzione ed al Merito ha parlato di reazione scomposta dell'opposizione. Secondo Frassinetti la Sinistra vorrebbe infatti solo scaldare il clima e peccherebbe di obiettività, dato che sono mancate le critiche ai collettivi di sinistra che inneggiavano alle Foibe e a Tito.

Secondo Roberto Marti, presidente della commissione Cultura, la lettera della preside è strumentale e distante dalla realtà. Ridicolo parlare di ritorno al fascismo, specie da chi ha un ruolo di responsabilità a scuola.

Durissimo Rossano Sasso, che definisce la preside "Militante del PD". Secondo Sasso gli esponenti di Lega e Fratelli D'Italia subiscono ripetutamente aggressioni per futili motivi politici e nessun dirigente ha scolastico ha mai parlato di deriva comunista leninista. L'accusa è dunque quella di una scuola schierata, quando di fatto non esisterebbe nessun pericolo fascista né tantomeno alcuna deriva autoritaria.

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